Federico Seppi. Frammentazioni

Federico Seppi, Ghiacciaio Due Forni, 2020, poplar wood, ink and silver leaf, 125,6 x 180 cm.
Dal 02 Febbraio 2022 al 19 Marzo 2022
Milano
Luogo: Boccanera Gallery
Indirizzo: Via Ventura 6
Orari: da martedì a venerdì 15-19; sabato 14-19 o su appuntamento
E-Mail info: info@boccaneragallery.com
Sito ufficiale: http://boccaneragallery.com
Federico Seppi (Trento, 1990) indaga, fin dagli esordi della sua ricerca artistica, luoghi e tempi nei quali la natura si trasforma.
A volte sono gli eventi naturali, altre volte è la traccia umana a lasciare il segno.
Nelle sculture e nelle opere bidimensionali Federico Seppi dà visibilità ai fenomeni dell’universo trasformandoli in apparizioni.
L’artista, racconta, fin dai piccoli paesaggi che nascono come minimi appunti di viaggio, l'idea di una natura che appare come visione mistica. Queste note nascono durante i viaggi, durante il suo muoversi in paesi diversi, come scoperta intima dell’ambiente. I disegni sono tracce semplificate, a volte quasi astratte, vedute naturali ridotte ad una complessità segnica, preziosamente racchiusa in cornici realizzate dallo stesso artista su calchi ottocenteschi. Le ombre e le luci si sovrappongono creando, la' dove il segno grafico è più fitto, una presenza quasi palpabile.
Le sculture a parete dedicate al movimento del ghiaccio spezzato, alla goccia che cade, portano con sè la ‘pelle’ degli elementi della montagna. Il ghiacciaio (Ghiacciaio Due Forni) è esso stesso metafora dell’esistenza e della sua metamorfosi. Il legno, nelle sue fibre impreziosite dall’argentatura, traccia la mappa della terra, una trama sottile che sembra erodere la superficie dando origine ad un movimento di onde concentriche (Minimi segni) o di frammentazioni caleidoscopiche (Astrazioni).
Federico Seppi nasce a Trento nel 1990.
Nel 2011 si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Venezia al corso di Pittura. Si diploma nel 2014 a pieni voti con lode in Scultura con Mario Airò discutendo una tesi dal titolo Materia viva, approfondendo la poetica dei materiali nella rappresentazione del binomio Arte ed Ecologia.
Tra il 2015 e il 2016 segue a Cadriff, alla Metropolitan University, il corso Sculpture and Installation.
Nel 2015 partecipa alla mostra collettiva Natura, Arte e Ecologia al MART Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto, Galleria Civica.
Nel 2019 partecipa alla mostra collettiva Materia Prima a Palazzo Aliprandini a Livo (Val di Non). Lo stesso anno il progetto E(U)nglish Lawn è selezionato per la residenza London is Open e presentato presso la Estorick collection of Modern Art di Londra.
Nel 2021 è stato selezionato dalla GNAM, Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma (in occasione della nona edizione di Level 0, il format di ArtVerona, Verona e Artissima, Torino, per la promozione di giovani artisti).
Opening 02.02.2022 ore 14-19
A volte sono gli eventi naturali, altre volte è la traccia umana a lasciare il segno.
Nelle sculture e nelle opere bidimensionali Federico Seppi dà visibilità ai fenomeni dell’universo trasformandoli in apparizioni.
L’artista, racconta, fin dai piccoli paesaggi che nascono come minimi appunti di viaggio, l'idea di una natura che appare come visione mistica. Queste note nascono durante i viaggi, durante il suo muoversi in paesi diversi, come scoperta intima dell’ambiente. I disegni sono tracce semplificate, a volte quasi astratte, vedute naturali ridotte ad una complessità segnica, preziosamente racchiusa in cornici realizzate dallo stesso artista su calchi ottocenteschi. Le ombre e le luci si sovrappongono creando, la' dove il segno grafico è più fitto, una presenza quasi palpabile.
Le sculture a parete dedicate al movimento del ghiaccio spezzato, alla goccia che cade, portano con sè la ‘pelle’ degli elementi della montagna. Il ghiacciaio (Ghiacciaio Due Forni) è esso stesso metafora dell’esistenza e della sua metamorfosi. Il legno, nelle sue fibre impreziosite dall’argentatura, traccia la mappa della terra, una trama sottile che sembra erodere la superficie dando origine ad un movimento di onde concentriche (Minimi segni) o di frammentazioni caleidoscopiche (Astrazioni).
Federico Seppi nasce a Trento nel 1990.
Nel 2011 si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Venezia al corso di Pittura. Si diploma nel 2014 a pieni voti con lode in Scultura con Mario Airò discutendo una tesi dal titolo Materia viva, approfondendo la poetica dei materiali nella rappresentazione del binomio Arte ed Ecologia.
Tra il 2015 e il 2016 segue a Cadriff, alla Metropolitan University, il corso Sculpture and Installation.
Nel 2015 partecipa alla mostra collettiva Natura, Arte e Ecologia al MART Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto, Galleria Civica.
Nel 2019 partecipa alla mostra collettiva Materia Prima a Palazzo Aliprandini a Livo (Val di Non). Lo stesso anno il progetto E(U)nglish Lawn è selezionato per la residenza London is Open e presentato presso la Estorick collection of Modern Art di Londra.
Nel 2021 è stato selezionato dalla GNAM, Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma (in occasione della nona edizione di Level 0, il format di ArtVerona, Verona e Artissima, Torino, per la promozione di giovani artisti).
Opening 02.02.2022 ore 14-19
SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI

-
Dal 15 febbraio 2025 al 29 giugno 2025 Milano | Palazzo Reale
Casorati
-
Dal 14 febbraio 2025 al 14 settembre 2025 Roma | Chiostro del Bramante
FLOWERS. Dal Rinascimento all’intelligenza artificiale
-
Dal 14 febbraio 2025 al 06 aprile 2025 Torino | CAMERA - Centro Italiano per la Fotografia
Henri Cartier-Bresson e l’Italia / Riccardo Moncalvo. Fotografie 1932-1990
-
Dal 11 febbraio 2025 al 18 maggio 2025 Roma | Musei Capitolini
I Farnese nella Roma del Cinquecento. Origini e fortuna di una collezione
-
Dal 04 febbraio 2025 al 23 aprile 2025 Roma | Parco archeologico del Colosseo - Curia Iulia
Da Sharjah a Roma lungo la via delle spezie
-
Dal 05 febbraio 2025 al 07 settembre 2025 Bologna | MAMbo - Museo di Arte Moderna di Bologna
Facile ironia. L’ironia nell’arte italiana tra XX e XXI secolo