Fondazione Prada. Strategia digitale

© Ph. Bas Princen | Fondazione Prada, Milano

 

Dal 17 Marzo 2020 al 30 Aprile 2020

Milano

Luogo: Sito web e canali social Fondazione Prada / YouTube

Indirizzo: online

Sito ufficiale: http://fondazioneprada.org



Fondazione Prada intensifica e ripensa la propria presenza digitale in risposta alla chiusura temporanea degli spazi espositivi, a causa dell’attuale emergenza sanitaria.

Cercando di trasformare un periodo di crisi in un’opportunità di studio e approfondimento, sperimentiamo nuovi modi di operare e comunicare. L’interrogativo che ci muove – A cosa serve un’istituzione culturale? – diventa una nuova sfida, in un contesto in cui la cultura non è solo utile e necessaria, ma deve essere vissuta come qualcosa di coinvolgente e attrattivo per dei visitatori “remoti”. In assenza di un pubblico fisico, è indispensabile inventare nuovi linguaggi per non restare muti.

Il sito web (fondazioneprada.org) e i canali social della fondazione (Instagram, Facebook, Twitter, Vimeo e Youtube) diventano un laboratorio di idee, una piattaforma agile in cui testare nuovi formati e codici che possono trovare un ulteriore sviluppo in futuro, oltre l’attuale emergenza.

Con “Glossary” Fondazione Prada esplora criticamente il proprio archivio. Attraverso l’elenco di alcuni concetti chiave si costituisce un possibile “glossario” della fondazione per analizzarne la storia e l’identità. Ogni voce riunisce più progetti realizzati dal 1993 a oggi nei diversi ambiti d’azione: arte, cinema, danza, musica, architettura e filosofia. Con la pubblicazione di immagini e video di archivio, testi inediti, estratti dai cataloghi e commenti della stampa, si creano percorsi tematici e dialoghi ideali tra le varie attività. “Inner Views” sostituisce la visita fisica delle tre mostre aperte recentemente, “The Porcelain Room”, “Storytelling” e “K”, con un’esperienza virtuale di apprendimento e conoscenza. Interviste, immagini, video inediti e focus sulle opere esposte avvicinano il pubblico ai contenuti dei tre progetti da una prospettiva interna, intima e coinvolgente. Con “Outer Views” la fondazione allarga la propria visione a ciò che avviene al di fuori delle proprie sedi. In particolare documenta il contributo scientifico ed espositivo fornito da importanti opere della Collezione Prada in prestito a istituzioni e musei internazionali, in occasione di mostre collettive e personali, come le recenti retrospettive di Donald Judd, Richard Artschwager e Bruce Nauman.

Durante la chiusura provvisoria degli spazi, i progetti del Cinema, dell’Accademia dei bambini e le attività editoriali ricorrono a nuove modalità di fruizione e di partecipazione del nostro pubblico.

La rassegna “Perfect Failures”, concepita da Fondazione Prada e MUBI, sarà disponibile dal 5 aprile sulla piattaforma di streaming online di film d’autore. Il progetto sarà accompagnato da una nuova sezione del sito della fondazione dove saranno pubblicati materiali inediti, native content che rifletteranno sull’esperienza dello streaming, informazioni sui film selezionati e curiosità sui registi, da Billy Wilder a Kelly Reichardt.

“Accademia aperta” è un progetto video con cui l’Accademia dei bambini ripercorre i laboratori concepiti dai “maestri” (architetti, pedagoghi, artisti, scienziati, registi e musicisti) negli ultimi 5 anni. La pubblicazione di materiali, in parte inediti e sistematizzati secondo percorsi tematici, diventa l’occasione per riscoprire la natura sperimentale e originale dell’Accademia dei bambini, lo spazio della fondazione dedicato all’infanzia ideato nel 2015 dalla neuropediatra Giannetta Ottilia Latis, oggi curato dal pediatra neonatologo Gabriele Ferraris.

“Readings” è una nuova iniziativa editoriale che prevede la realizzazione di podcast scaricabili da una piattaforma collegata al sito web della fondazione. Il pubblico italiano potrà ascoltare gratuitamente la lettura di testi estratti dai libri pubblicati dalla fondazione dal 2012 ad oggi. “Readings” è una vasta antologia sonora, destinata a crescere, che comprende più di 50 saggi critici e testi di narrativa di autori come Nicolas Bourriaud, Benjamin H.D. Buchloh, Massimo Cacciari, Simon Castets, Germano Celant, Christoph Cox, Charles Esche, Emilio Gentile, Alison Gingeras, Jonathan Griffin, Boris Groys, Udo Kittelmann, Rachel Kuschner, Roxana Marcoci, Glenn Phillips, Salvatore Settis, Ali Smith e molti altri.

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