Franco Maruotti. Texturae / Decostruzione del paesaggio
Dal 22 Gennaio 2020 al 31 Gennaio 2020
Milano
Luogo: Vi.P. Gallery di Milano
Indirizzo: Alzaia Naviglio Grande 4
E-Mail info: galleria.zamenhof@gmail.com
Sito ufficiale: http://www.zamenhofart.it
Si inaugura mercoledì 22 gennaio 2020, dalle ore 18,00 alla Vi.P. Gallery di Milano, in Alzaia Naviglio Grande, 4, la mostra personale di Franco Maruotti intitolata “Texturae / Decostruzione del paesaggio”, che presenta una trentina di lavori recenti e recentissimi dell’artista pugliese che affronta con questa esposizione la rappresentazione del paesaggio in chiave al tempo stesso classica e contemporanea, con una pittura corsiva agile ed essenziale, memore della lezione di Cezanne, composta da larghe pennellate che scompongono la trama visiva degli scorci garganici di paesi e paesaggi in una “texture” che riduce ai minimi termini i particolari non necessari fino al limite dell’astrazione, fondendo in chiave squillante e giocosa il retaggio dei Macchiaioli italiani con quello dei Puntinisti francesi
Franco Maruotti, Texturae
“Nella pittura di Franco Maruotti i quadri si squadernano allo sguardo del visitatore come appunti di viaggio […] Ogni roccia della montagna, ogni scoglio sul mare, ogni trabucco nella tempesta o scorcio di paese pugliese racconta dell’uomo e del suo rapporto con le sue origini. Dello schizzo questi quadri hanno la rapidità del segno: l’affastellarsi delle spatolate di colore […] non indugia sul particolare, ma cerca di cogliere l’essenza di quello che si guarda […] fino al limite dell’astrazione: le impressioni visive vengono così trasfigurate e gli schizzi di viaggio diventano appunti di un diario tutto intimo e personale. E la visione si fa introspezione, racconto di sé, del turbinare delle proprie emozioni.”
(Virgilio Patarini, Cross Over, Editoriale Giorgio Mondadori, 2017).
Franco Maruotti, pittore ed incisore, insegnante di Lettere presso il Liceo Psico-pedagogico “Poerio” di Foggia e docente di pittura all ‘UNITRE (Università delle Tre Età) di Foggia, già responsabile del settore Arte del Centro culturale Logos e referente degli eventi culturali degli Amici del Museo di Foggia, svolge attività artistica dal 1967. La tecnica prevalentemente utilizzata è quella della spatola su tavola o su tela di juta. Hanno recensito le sue opere quotidiani e riviste quali Roma, La Gazzetta del Mezzogiorno, il Gazzettino, il Giornale di Sicilia, La Nuova Venezia, Il Corriere del sud, Viveur, Foggia & Foggia Il Provinciale, Il Controverso, La Capitanata, Il Pungolo verde, L’Arpi ’74; inoltre si sono occupate televisioni quali RAI TRE, Telenorba, Teleradioerre, Telefoggia. Le sue opere sono inserite nei seguenti cataloghi: L’Elite, Art Leader, Rassegna dell’Arte contemporanea pugliese 1943- 1993; Antologia di artisti italiani 1994; Catalogo regionale d’Arte moderna e contemporanea in Puglia edito da Art Leader; Top Art 1997- 1999; Presenze artistiche nel Mediterraneo 1999, Promotions& News Milano, Boè, Avanguardie Artistiche, Catalogo Alba, ACCA:in Arte Roma 2000 e 2009, Koinè 2013, Koinè 2014- Milano, Ferrara Art Festival 2014.
Nel 2017 il suo lavoro viene approfondito dall’Editoriale Giorgio Mondadori, all’interno del catalogo “CROSS OVER-Attraversamenti e sconfinamenti nell’arte italiana contemporanea. Un viaggio tra figurazione e astrazione”, a cura di Virgilio Patarini. Della sua pittura si sono interessati i critici d’arte Paolo Levi, Enzo Contillo, Raffaele Nigro, Gaetano Cristino, Davide Leccese, Leonardo de Luca, Rosario Brescia, Eugenio Gargiulo, Vito Cracas, Vito Locurcio, Salvatore Perdicaro, Elisa Nas, Francesca Mezzatesta, Giuseppe Paoletta, Gaetano Saracino, Salvatore Sebastiano, Angelo Crapanzano, Carmelo Cipriani, Virgilio Patarini.
Tra le molte mostre personali, ricordiamo, tra le più recenti e significative: alla Galleria De’ Marchi a Bologna, nel 2000; al Palazzo del Turismo a Riccione nel 2003 e sempre nello stesso anno alla Galleria Spazio 25 a Rodi Garganico (FG), “Opere 1990-2003” al Palazzetto dell’Arte, Foggia; “Il respiro della memoria”, Castello Imperiale, Sant’Agata di Puglia (FG), 2004; alla Galleria Bonan a Venezia, nel 2007; al Museo civico di Accadia (FG), nel 2008; “Luci e colori della Daunia” a Palazzo Dogana, Foggia, 2008; “Luci e colori della Daunia” alla Galleria Nuovo Cenacolo a Palermo, nel 2009; “Itinerari e Trasfigurazioni”; all’Atelier Chagall a Milano, 2013; “I Paesaggi Urbani di Franco Maruotti” alla Sala Diomede del Museo Civico di Foggia, 2013; “Itinerari 2015”, Galleria Spazio E di Milano, 2015; “Paesaggi del Gargano”, Galleria MUEF di Roma, nel 2016; “Aspettando la Biennale/Franco Maruotti”, Galleria ItinerArte, Venezia, 2017.
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