Fuorisalone 2014

Fuorisalone 2014, Via Sbodio, Milano

 

Dal 08 Aprile 2014 al 13 Aprile 2014

Milano

Luogo: Via Sbodio

Indirizzo: via Gaetano Sbodio 34

Telefono per informazioni: +39 328 4740301

E-Mail info: galleriamamo@gmail.com

Sito ufficiale: http://fuorisalone.it/2014/


La MaMo galleria presenta al Fuorisalone 2014, numerosi artisti innovativi, tre fashion designer e arte contemporanea che raccontano il mondo incantato dell'arte che si lega magicamente al mondo del design.

Thenny Bal è nata il 29 Novembre 1984 nella capitale dell'Impero Bizantino, Costantinopoli-Istanbul, di origine Armena. si laurea in Ingegneria Industriale a Istanbul, successivamente studia Masters of Strategic Management Desing al Politecnico di Milano. Ha iniziato a fondere la sua conoscenza ingegneristica con l'anima dell'artigiano che portava nei suoi geni. Dal 2010 crea collezioni di accessori in argento / oro che di ogni pezzo ha un messaggio per l'utente sulla vita. La sua scopo è quello di trasmutare la sua esistenza in una meravigliosa esperienza come un essere umano."

Serra Eraslan è una fashion designer turca, italiana d'adozione, artista eclettica e .Dopo di aver finito il liceo italiano e un anno di corso fashion design al IMA(Istanbul Moda Academy) a Istanbul é venuta a Milano.Ha una laurea di BA in fashion design dal NABA(Nuova Accademia di Belle Arti.)dopo ha continuato il suo percorso formativo presso l’Istituto Marangoni,nella specialità di “Master in Fashion Design in Womenwear. Ha creato il suo marchio nel 2013 ; MISS PINEAPPLE by Serra Eraslan.La sua prima collezione del suo marchio ispirandosi alla fiaba della sua vita, alla fiaba di tutti noi, alle fantasie di bambini che cerchiamo di portarci dentro anche da adulti, le figure immaginarie di personaggi idealizzati fin da piccoli. Una capsula di collection di 25 pezzi unici , 25 favole, 25 storie metropolitane rivisitate , 25 mantelle, tutte diverse tra loro!

Hazal izci è una fashion designer di origine turca, di istanbul. Dopo aver finito il liceo a Istanbul, é venuta in Italia per studiare all’ università a milano.Ha studiato BA al NABA ( Nuova Accademia di Belle Arti ) dopo ha continuato il suo percorso formativo presso l’Istituto Marangoni, nella specialita’ di “ Master in Fashion Design in Womenswear “ . Ha creato ilsuo marchio B.C. Byzas Milano,è una linea per la donna con sede a Milano.....Il logo del brand prende dalla faccia di Byzas.La donna a cui s'ispira Hazal, è appariscente, sensuale cui giovane spirito contemporaneo, fa da padrona, ama la qualità rappresentata da un brand d’eccelenza made in italy.

Roberta Barbieri nasce a Milano nel 1963, si laurea presso l'Accademia di belle Arti di Brera (Milano),l'artista lavora essenzialmente sulla figura femminile dipinta su supporti riciclati. Grandi lavori dedicati al corpo delle donne che si muovono liberamente in uno spazio dai forti contorni, creati con un cromatismo caldo, appassionato catturando pensieri, gioie e dolori.Aurelio Josef Heger, vive e opera a Milano, da circa 40 anni vive con la macchina fotografica attaccata all'occhio,ha una grande passione per la sua città, insegna fotografia, da diversi anni lavora per la documentazione e la catalogazione del patrimonio artistico mondiale.Le sue foto sono pellicole in B/N stampate su carta baritata con tecnica tradizionale, le stampe sono state eseguite dall'autore.

Fred Charap nasce a Brooklyn, New York City, nel 1940 da una famiglia di immigranti russi ebrei. Il giovane Charap s'iscrive alla New York University e alla Yale University, dove si laurea con un Masters in Public Administration e un altro Masters in Urban Studies. Il suo lavoro è stato definito in vari modi: "lirismo astratto", "astrattismo lirico". C'è chi ha paragonato te sue superfici materiche e incise a mano a modeni graffiti. Mi piace la parola "graffiti", per Fred, perché rimanda a presenze ataviche, a radici antiche. Un "antico" su cui s'è innestato il moderno, anzi il dramma del moderno. Charap in America, prima di scapparsene per venire a vivere nella Maremma toscana, ha vissuto e operato tra San Francisco e New York. La sedia da oggetto-culto del progettista a strumento della vita quotidiana ha seguito un'evoluzione storico-culturale nel corso dei secoli assumendo caratteristiche sempre diverse, adeguandosi alle necessità della contemporaneità.

Gli artisti Lamberto Caravita, Carmela Corsitto,Benedetta Jandolo e Angela Marchionni, sono stati invitati a presentare, attraverso la fotografia, un propria concetto di sedia da presentare in una sorta d'installazione site-specific, al Fuorisalone di Milano.A guardar bene, gli otto lavori esposti, foto digitali in bianco/nero e a colori, suggeriscono dinamicità, irrequietezza, a volte persino un senso labirintico di destabilizzazione. Riproducono sedie appese, impilate, sedie allineate, trasparenti in plexiglas e metallo, di plastica o in legno pirografato, sedie dipinte e assemblate, sedie riciclate, sedie non-sedie.Il mezzo fotografico ci mostra le loro opere: uno spaccato di "Assediarte" installazione collettiva presentata nei mesi scorsi a Bologna, in cui sedie d'artista sono state pensate, progettate, realizzate per poi essere fotografate e rielaborate nuovamente.

Nino Ucchino,la MaMo gallery,presenta un grande artista che opera nel panorama nazionale ed internazionale dal 1960 fino ai nostri giorni. Nel 1974 diventa allievo del pittore Luca Crippa a Milano. Dopo numerose mostre in Italia e all'estero approda al Fuorisalone con una serie di sculture in lamina d'acciaio e legno. Giochi sottili creano trame e merletti legati al mondo dellapura astrazione. Le opere fanno parte della serie "REFLEXA". Entrambi regalano una nuova forma e una nuova storia. "Accostare acciaio e legno mi è sembrato un modo di evocare un senso plastico della virtù greca..Alessio Belfiore nasce a Bronte vive e opera a Bologna lavora molto sul riciclaggio della carta, grandi tele realizzate con minuzia ci raccontano la storia dei volti femminili trattati con una sintesi geometrica che somiglia alla tecnica musiva, un giovane artista con un grande entusiasmo che si avvicina al mondo dell'arte con tanta passione.

Alessandro Facchin, nasce a Venezia, vive e opera a Milano, la laurea in architettura Ha esposto in molte mostre collettive a Venezia e nel Veneto. Il confronto giornaliero con la sua città di nascita lo porta verso una ricerca di una poetica dell’immagine, circondato da un’estetica raffinata ma mutevole come lo scorrè come l'acqua della laguna. l'artista, cerca di liberare il colore dagli oggetti immergendoli in un'atmosfera surreale. mettendo in comunicazione la mente e il corpo del fruitore con l'opera stessa.Ilsuo lavoro non ha un vigore e una forza dirompente, ma le sue sono come armi sottili, che pungono alcuni angoli della nostra anima, li dove si raccolgono le nostre domande e le finte certezze. Il dubbio, l’insicurezza della mancanza di un limite reale nella vita è manifesto, è frutto di una ricerca e dello stesso percorso che l’uomo compie ogni giorno passo dopo passo. 

Isa Locatelli artista milanese che lavora sul tema del riciclaggio sperimenta vari stili che oggi la portano a lavorare con diversi materiali che vengono manipolati e organizzati sulla superficie in un armonioso equilibrio tra pieni e vuoti dando vita a interessanti collages. 

Alessandro BologniniI, un giovane artista che lavora anche sul riciclaggio.I soggetti di Bolognini, sono creature maligne, paesaggi onirici, misteri e magie. Tutti creati da materiali di recupero assemblati che finiscono per comporre sculture e tele di un immaginario artistico distruttiva o rigenerativo.L’artista già sparge tracce originali nell’immaginario umano. Lo spettatore diventa colui che affacciato a un palcoscenico aperto si può calare nelle visioni dell’artista. 

Giovanna Beneduce vive e opera a Milano,un'artista che per molti anni ha lavorato sulla tematica del ritratto in chiave pop,oltre a i suoi quadri, all'interno di questa iniziativa presenta dei piccoli oggetti realizzati con diversi material.Il suo percorso può essere definito un’alternanza fra la scoperta di nuove realtà e potenzialità, e momenti di raccoglimento ed elaborazione, tanto nella vita artistica come in quella itinerante.

Cristiano Mancini Il suo lavoro è il frutto di una stesura libera di colore che va a riempire il bianco della tela. Queste macchie cromatiche, sovrapponendosi di strato in strato, danno vita a particolarissimi personaggi in stile patchwork che non lasciano quasi spazi vuoti tra di loro, o ad animali che si staccano nettamente da un fondo uniforme. Qualche piccolo particolare aggiunto alla fine del lavoro, come un occhio o una bocca, ci suggerisce che il processo creativo è terminato e il soggetto ha finalmente ha preso vita.

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