G.T. Pellizzi. Illuminations
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G.T. Pellizzi. Illuminations, RIBOT arte contemporanea, Milano
Dal 25 Novembre 2021 al 29 Gennaio 2022
Milano
Luogo: RIBOT arte contemporanea
Indirizzo: Via Enrico Nöe 23
Orari: da lunedì a venerdì dalle 15 alle 19.30; sabato su appuntamento
Costo del biglietto: from Monday to Friday / from 3 p.m. to 7.30 p.m. Saturday by appointment only
Telefono per informazioni: +39 347 050 93 23
E-Mail info: info@ribotgallery.com
RIBOT è lieta di presentare ILLUMINATIONS, la prima personale in Italia dell’artista messicano G.T. Pellizzi (Morelos, 1978. Vive e lavora tra New York e il Messico); una selezione di sculture luminose realizzate in occasione della mostra.
Create con materiali semplici, queste articolate costellazioni luminose sono realizzate con tubi metallici simili a quelli impiegati per le impalcature da cantiere e lampadine alogene rosse, gialle e blu, ovvero i tre colori primari. Siano essi utilizzati per creare sculture a parete o composizioni poste sul pavimento, questi elementi sono densi di riferimenti che hanno a che fare con diverse discipline e che rimandano a quell’atmosfera industriale che è la cifra caratteristica dei loft newyorkesi non ancora investiti da importanti lavori di riqualificazione.
I livelli di lettura delle opere sono molteplici e variano a seconda che ci si focalizzi sul colore, sulla forma o sulla peculiare dinamica della loro relazione. Attraverso queste sculture Pellizzi non intende proporre delle verità o dei postulati, piuttosto generare domande, evocare situazioni e innescare discussioni.
“Opere aperte” dove coabitano dimensione terrena e celeste, che sono al contempo un omaggio al costruttivismo latino-americano, a Julio Le Parc, a Mondrian e al minimalismo, e una riflessione sui temi legati alla trasformazione del paesaggio urbano e alla gentrificazione. Strutturazioni organizzate seguendo linee rette di tubi il cui andamento potrebbe essere sovrapponibile sia a grafici atti ad analizzare sistemi finanziari, che a definire costellazioni, come del resto il loro titolo suggerisce. Si tratta insomma di dispositivi vitali, che traggono la loro energia dalla costante tensione formale e ideale che si genera osservandole.
Con i materiali utilizzati per le Constellation esposte, l’artista ha inoltre realizzato uno special project in 8 esemplari + 2 prove d’artista. Una scultura luminosa verticale che rimanda all’elemento primigenio, il modulo costruttivo che ripetendosi compone i suoi lavori più complessi.
G.T. PELLIZZI (Morelos, 1978) vive e lavora tra New York e il Messico. Ha studiato alla Channin School of Architecture di New York e al St. Johns College di Santa Fe. Sue opere sono state esposte in mostre personali e collettive presso: Museo Jumex, Città del Messico, 2021; Museo Amparo, Puebla, 2016; Watermill Center for the Arts, Water Mill, 2016; Sala de Arte Publico Siqueiros, Città del Messico, 2016; The Watermill Center for the Arts, Water Mill, 2015; Revolver Galeria, Lima, 2015; Harmony Murphy Gallery, Los Angeles, 2015; Museo Morelense de Arte Popular, Cuernavaca, 2015; Kunsthalle Wien, Vienna, 2015; Beaux-Arts de Paris, Parigi, 2015; Galerie Loevenbruck, Parigi, 2014; Mary Boone Gallery, New York, 2014; Paul Kasmin Gallery, New York, 2014; El Museo del Barrio, New York, 2013; Jeu de Paume, Parigi, 2013; Y Gallery, New York, 2013, 2012, 2011; Johannes Vogt Gallery, New York, 2012; Peveto Gallery, Houston, 2012; Abrons Art Center, New York, 2012; West Street Gallery, New York, 2011; Instituto Cultural del Estado de Morelos, Morelos, 2011, Bruno Bischofberger Galerie, Zurigo, 2010; Centre Pompidou, Parigi, 2010; P.S.1 Contemporary Art Center, New York, 2010, 2009; The Whitney Museum of American Art, New York, 2010; Fundacion Jumex, Cine Morelos, Cuernavaca, 2008; Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino, 2008; The Bruce High Quality Foundation, New York, 2007.
Opening giovedì 25 novembre dalle 14 alle 21
Create con materiali semplici, queste articolate costellazioni luminose sono realizzate con tubi metallici simili a quelli impiegati per le impalcature da cantiere e lampadine alogene rosse, gialle e blu, ovvero i tre colori primari. Siano essi utilizzati per creare sculture a parete o composizioni poste sul pavimento, questi elementi sono densi di riferimenti che hanno a che fare con diverse discipline e che rimandano a quell’atmosfera industriale che è la cifra caratteristica dei loft newyorkesi non ancora investiti da importanti lavori di riqualificazione.
I livelli di lettura delle opere sono molteplici e variano a seconda che ci si focalizzi sul colore, sulla forma o sulla peculiare dinamica della loro relazione. Attraverso queste sculture Pellizzi non intende proporre delle verità o dei postulati, piuttosto generare domande, evocare situazioni e innescare discussioni.
“Opere aperte” dove coabitano dimensione terrena e celeste, che sono al contempo un omaggio al costruttivismo latino-americano, a Julio Le Parc, a Mondrian e al minimalismo, e una riflessione sui temi legati alla trasformazione del paesaggio urbano e alla gentrificazione. Strutturazioni organizzate seguendo linee rette di tubi il cui andamento potrebbe essere sovrapponibile sia a grafici atti ad analizzare sistemi finanziari, che a definire costellazioni, come del resto il loro titolo suggerisce. Si tratta insomma di dispositivi vitali, che traggono la loro energia dalla costante tensione formale e ideale che si genera osservandole.
Con i materiali utilizzati per le Constellation esposte, l’artista ha inoltre realizzato uno special project in 8 esemplari + 2 prove d’artista. Una scultura luminosa verticale che rimanda all’elemento primigenio, il modulo costruttivo che ripetendosi compone i suoi lavori più complessi.
G.T. PELLIZZI (Morelos, 1978) vive e lavora tra New York e il Messico. Ha studiato alla Channin School of Architecture di New York e al St. Johns College di Santa Fe. Sue opere sono state esposte in mostre personali e collettive presso: Museo Jumex, Città del Messico, 2021; Museo Amparo, Puebla, 2016; Watermill Center for the Arts, Water Mill, 2016; Sala de Arte Publico Siqueiros, Città del Messico, 2016; The Watermill Center for the Arts, Water Mill, 2015; Revolver Galeria, Lima, 2015; Harmony Murphy Gallery, Los Angeles, 2015; Museo Morelense de Arte Popular, Cuernavaca, 2015; Kunsthalle Wien, Vienna, 2015; Beaux-Arts de Paris, Parigi, 2015; Galerie Loevenbruck, Parigi, 2014; Mary Boone Gallery, New York, 2014; Paul Kasmin Gallery, New York, 2014; El Museo del Barrio, New York, 2013; Jeu de Paume, Parigi, 2013; Y Gallery, New York, 2013, 2012, 2011; Johannes Vogt Gallery, New York, 2012; Peveto Gallery, Houston, 2012; Abrons Art Center, New York, 2012; West Street Gallery, New York, 2011; Instituto Cultural del Estado de Morelos, Morelos, 2011, Bruno Bischofberger Galerie, Zurigo, 2010; Centre Pompidou, Parigi, 2010; P.S.1 Contemporary Art Center, New York, 2010, 2009; The Whitney Museum of American Art, New York, 2010; Fundacion Jumex, Cine Morelos, Cuernavaca, 2008; Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino, 2008; The Bruce High Quality Foundation, New York, 2007.
Opening giovedì 25 novembre dalle 14 alle 21
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