IDENTIKIT - La potenza dell'Identità
Dal 21 Marzo 2024 al 07 Aprile 2024
Milano
Luogo: MUDEC - Museo delle Culture
Indirizzo: Via Tortona 56
Curatori: Denis Curti
Enti promotori:
- 24 ORE Cultura
- Associazione Genitori e Persone con Sindrome di Down (AGPD)
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 02 54917
E-Mail info: info@mudec.it
Sito ufficiale: http://www.mudec.it
In occasione della Giornata mondiale sulla sindrome di Down – giovedì 21 marzo – 24 ORE Cultura, l’Associazione Genitori e Persone con sindrome di Down (AGPD) e il Museo delle Culturepresentano “IDENTIKIT – La potenza dell’identità”, un progetto educativo-fotografico che vuole essere anche un momento di riflessione su temi sempre più emergenti della società contemporanea.
Esposti all’interno delle vetrine dell’Agorà, 34 scatti di sei grandi fotografi – Marco Craig, Maurizio Galimberti, Fabrizio Spucches, Tarin, Sofia Uslenghi e Vito Margiotta – raccontano le storie personali di 24 giovani e adulti dell’Associazione AGPD che hanno preso parte al laboratorio fotografico.
Gli scatti scelgono di illustrare un ampio ventaglio di esperienze: dal mosaico intimista (Maurizio Galimberti) alla messa in scena di un ritratto sognante e celebrativo (Marco Craig), dallo storytelling di un reportage sociale (Fabrizio Spucches) a fotogrammi poeticamente intimi(Tarin), dalla manipolazione condivisa dell’opera (Sofia Uslenghi) ai frame della ritualità lavorativa quotidiana (Vito Margiotta).
Un incontro intimo tra parole e immagini che educano lo sguardo del pubblico, creando un’iconografia in grado di sfidare gli stereotipi e allenare alla comprensione.
Il progetto si è svolto in due fasi: un primo momento all’interno del Mudec Lab, fatto di dialogo e confronto – dalla cura delle parole ai temi dell’accessibilità – tra i partecipanti e gli artisti, per imparare insieme a relazionarsi con la sindrome di Down.
La seconda fase, più intima, ha permesso ai fotografi di entrare negli spazi della quotidianità dei partecipanti, dal loro luogo di lavoro alla casa, fino alle memorie personali.
Questo percorso di reciproco avvicinamento rispetto a mondi apparentemente lontani ha prodotto un racconto per immagini di grande intensità e delicatezza, che permette ai visitatori di poter entrare in relazione con altre vite e altre identità. Da qui il titolo “IDENTIKIT – La potenza dell’identità”, quelle stesse identità che attraverso le luci del set fotografico sono riuscite a raccontarsi in un progetto artistico.
I partecipanti coinvolti nell’iniziativa non sono dunque solamente i protagonisti di queste poliedriche narrazioni per immagini, ma ne sono anche gli artefici, perché raccontano la loro vita attraverso i loro occhi, in modo diretto e sincero.
Esposti all’interno delle vetrine dell’Agorà, 34 scatti di sei grandi fotografi – Marco Craig, Maurizio Galimberti, Fabrizio Spucches, Tarin, Sofia Uslenghi e Vito Margiotta – raccontano le storie personali di 24 giovani e adulti dell’Associazione AGPD che hanno preso parte al laboratorio fotografico.
Gli scatti scelgono di illustrare un ampio ventaglio di esperienze: dal mosaico intimista (Maurizio Galimberti) alla messa in scena di un ritratto sognante e celebrativo (Marco Craig), dallo storytelling di un reportage sociale (Fabrizio Spucches) a fotogrammi poeticamente intimi(Tarin), dalla manipolazione condivisa dell’opera (Sofia Uslenghi) ai frame della ritualità lavorativa quotidiana (Vito Margiotta).
Un incontro intimo tra parole e immagini che educano lo sguardo del pubblico, creando un’iconografia in grado di sfidare gli stereotipi e allenare alla comprensione.
Il progetto si è svolto in due fasi: un primo momento all’interno del Mudec Lab, fatto di dialogo e confronto – dalla cura delle parole ai temi dell’accessibilità – tra i partecipanti e gli artisti, per imparare insieme a relazionarsi con la sindrome di Down.
La seconda fase, più intima, ha permesso ai fotografi di entrare negli spazi della quotidianità dei partecipanti, dal loro luogo di lavoro alla casa, fino alle memorie personali.
Questo percorso di reciproco avvicinamento rispetto a mondi apparentemente lontani ha prodotto un racconto per immagini di grande intensità e delicatezza, che permette ai visitatori di poter entrare in relazione con altre vite e altre identità. Da qui il titolo “IDENTIKIT – La potenza dell’identità”, quelle stesse identità che attraverso le luci del set fotografico sono riuscite a raccontarsi in un progetto artistico.
I partecipanti coinvolti nell’iniziativa non sono dunque solamente i protagonisti di queste poliedriche narrazioni per immagini, ma ne sono anche gli artefici, perché raccontano la loro vita attraverso i loro occhi, in modo diretto e sincero.
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