Juxtapoz Italiano. Quattro artisti che sfidano la convenzione
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Nicola Verlato, Car Crash 13, 2012-2013, olio su tela, 90x120cm
Dal 20 Novembre 2014 al 10 Gennaio 2015
Milano
Luogo: Galleria Giovanni Bonelli
Indirizzo: via Luigi Porro Lambertenghi 6
Orari: da martedì a sabato 11-19
Curatori: Matteo Sapio, Nicola Verlato
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 02 87246945
E-Mail info: info@galleriagiovannibonelli.it
Sito ufficiale: http://www.galleriagiovannibonelli.it
JUXTAPOZ ITALIANO riunisce i lavori di quattro rappresentanti della corrente pop surrealista italiana: Agostino Arrivabene, Fulvio Di Piazza, Marco Mazzoni, Nicola Verlato.
Dopo la tappa americana di Los Angeles, la galleria Giovanni Bonelli è lieta di ospitare a Milano un progetto ambizioso che mira ad inquadrare un fenomeno già estremamente diffuso: la creazione del consenso intorno ad alcuni artisti anche grazie ai canali dei nuovi media come Facebook, Pinterest e Twitter.
Così come la radio, e più in generale l'industria discografica, hanno rivoluzionato il mondo musicale rendendo la musica accessibile e consumabile alla quasi totalità delle persone, i social media stanno decretando una nuova ascesa dell'arte figurativa e, nello specifico, della pittura nel mondo dell'arte.
Osservatore e, al contempo, promotore di questo fenomeno è il main partner della mostra: la rivista americana Juxtapoz della cui fondazione quest'anno ricorre il ventennale.
Fin dall'inizio della sua pubblicazione nel 1994, la rivista si è posta come riferimento entro cui fenomeni artistici spontanei e underground, inizialmente solo americani e poi internazionali, venivano ratificati attraverso la loro nuova proposizione al pubblico, tramite articoli e approfondimenti.
Non sembra un caso quindi che gli artisti in questa mostra siano tutti interpreti e innovatori di una tradizione italiana dell'arte: quella figurativa basata sul disegno, sulla linea che demarca i contorni e che definisce le forme. Da qui la speciale declinazione del titolo: JUXTAPOZ ITALIANO che vede insieme per la prima volta i lavori dei quattro autori italiani.
Agostino Arrivabene può vantare una tecnica pittorica degna dei grandi maestri quattro-cinquecenteschi. I suoi olii su tela hanno reminescenze leonardesche intrise di visioni alla Hieronymus Bosch. Nel 2014 sarà protagonista della sezione dedicata a “Leonardo Contemporaneo” nella mostra sul grande maestro fiorentino che si terrà a Palazzo Reale in occasione dell'Expo di Milano.
Fulvio Di Piazza è riconosciuto come uno degli esponenti di punta della “scuola siciliana” di pittura figurativa contemporanea. Il suo lavoro è stato recentemente esposto in una personale presso la GAM di Palermo. I suoi personaggi a metà tra l'animale e il vegetale lo rendono un protagonista indiscusso della corrente pop-surrealista.
Marco Mazzoni pur vivendo ancora in Italia collabora ed espone principalmente con importanti gallerie americane (Jonathan Levine Gallery New York) e del nord Europa. I suoi volti umani, raffigurati con semplici matite colorate su carta, creano visioni oniriche di possibili simbiosi con animali e vegetali.
Nicola Verlato, presente in mostra nella doppia veste di curatore e autore, è un artista eclettico e dalle mille risorse (diplomato al conservatorio, oltre a dipingere compone pezzi strumentali). I suoi ultimi lavori sono esposti da ottobre 2014 al Long Beach Museum (California) in una importante mostra sulla pittura figurativa contemporanea.
Dopo la tappa americana di Los Angeles, la galleria Giovanni Bonelli è lieta di ospitare a Milano un progetto ambizioso che mira ad inquadrare un fenomeno già estremamente diffuso: la creazione del consenso intorno ad alcuni artisti anche grazie ai canali dei nuovi media come Facebook, Pinterest e Twitter.
Così come la radio, e più in generale l'industria discografica, hanno rivoluzionato il mondo musicale rendendo la musica accessibile e consumabile alla quasi totalità delle persone, i social media stanno decretando una nuova ascesa dell'arte figurativa e, nello specifico, della pittura nel mondo dell'arte.
Osservatore e, al contempo, promotore di questo fenomeno è il main partner della mostra: la rivista americana Juxtapoz della cui fondazione quest'anno ricorre il ventennale.
Fin dall'inizio della sua pubblicazione nel 1994, la rivista si è posta come riferimento entro cui fenomeni artistici spontanei e underground, inizialmente solo americani e poi internazionali, venivano ratificati attraverso la loro nuova proposizione al pubblico, tramite articoli e approfondimenti.
Non sembra un caso quindi che gli artisti in questa mostra siano tutti interpreti e innovatori di una tradizione italiana dell'arte: quella figurativa basata sul disegno, sulla linea che demarca i contorni e che definisce le forme. Da qui la speciale declinazione del titolo: JUXTAPOZ ITALIANO che vede insieme per la prima volta i lavori dei quattro autori italiani.
Agostino Arrivabene può vantare una tecnica pittorica degna dei grandi maestri quattro-cinquecenteschi. I suoi olii su tela hanno reminescenze leonardesche intrise di visioni alla Hieronymus Bosch. Nel 2014 sarà protagonista della sezione dedicata a “Leonardo Contemporaneo” nella mostra sul grande maestro fiorentino che si terrà a Palazzo Reale in occasione dell'Expo di Milano.
Fulvio Di Piazza è riconosciuto come uno degli esponenti di punta della “scuola siciliana” di pittura figurativa contemporanea. Il suo lavoro è stato recentemente esposto in una personale presso la GAM di Palermo. I suoi personaggi a metà tra l'animale e il vegetale lo rendono un protagonista indiscusso della corrente pop-surrealista.
Marco Mazzoni pur vivendo ancora in Italia collabora ed espone principalmente con importanti gallerie americane (Jonathan Levine Gallery New York) e del nord Europa. I suoi volti umani, raffigurati con semplici matite colorate su carta, creano visioni oniriche di possibili simbiosi con animali e vegetali.
Nicola Verlato, presente in mostra nella doppia veste di curatore e autore, è un artista eclettico e dalle mille risorse (diplomato al conservatorio, oltre a dipingere compone pezzi strumentali). I suoi ultimi lavori sono esposti da ottobre 2014 al Long Beach Museum (California) in una importante mostra sulla pittura figurativa contemporanea.
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