Lecture di Dan Graham

© Ph. Fondazione Zegna / Delfino Sisto Legnani | Dan Graham, Two Way Mirror / Hedge Arabesque, 2014
Dal 29 May 2014 al 29 May 2014
Milano
Luogo: Triennale di Milano
Indirizzo: viale Alemagna 6
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 02 724341
E-Mail info: info@triennale.org
Sito ufficiale: http://www.triennale.org
Primavera italiana per Dan Graham, protagonista della sesta edizione del progetto di arte pubblica ALL’APERTO della Fondazione Zegna.
L’Oasi Zegna a Trivero (BI) accoglie una sua nuova opera permanente: Two Way Mirror / Hedge Arabesque (2014), che sarà inaugurata il 31 maggio 2014 alla presenza dell’artista.
Graham illustrerà il lavoro, ripercorrendo i temi della propria ricerca cinquantennale, nel corso di una Lecture introdotta dai curatori di ALL’APERTO Andrea Zegna e Barbara Casavecchia, in conversazione con Joseph Grima.
Two Way Mirror / Hedge Arabesque è uno dei caratteristici padiglioni di Graham, in acciaio e vetro, qui sezionato da un’alta siepe (Hedge ) in tasso. Il Two Way Mirror (vetro a riflessione differenziata, utilizzato di norma per le facciate dei grattacieli direzionali), ha una proprietà unica: da un lato è trasparente, dall’altro riflette la luce, come uno specchio. Adottando il profilo curvilineo degli arabeschi (Arabesque , nel titolo, è lo stile decorativo caratteristico dell’arte islamica, composto da motivi vegetali e floreali intrecciati), Graham ne assembla le lastre in modo da moltiplicare gli angoli di rifrazione e il sovrapporsi delle immagini: a seconda del movimento dei visitatori nello spazio, delle condizioni naturali della luce e delle mutazioni del paesaggio circostante, chi entra viene catturato da un gioco di specchi ogni volta diverso.
“Il mio lavoro è sempre dedicato a come gli spettatori vedono loro stessi”, dice Graham. L’analisi della relazione tra arte, architettura, natura e intrattenimento è uno dei fulcri della ricerca di Graham. Da qui, la scelta d’inserire Two Way Mirror / Hedge Arabesque nello scenario della Conca dei Rododendri, una delle zone più frequentate dell’Oasi Zegna, grazie alla sua spettacolare fioritura primaverile. Per l’occasione, l’area è stata ridisegnata dall’architetto di paesaggio Paolo Pejrone, per meglio accogliere l’opera e i suoi visitatori.
I padiglioni di Graham, congegnati come luoghi d’incontro, svago, conversazione o raccoglimento, sono opere aperte a tutti. I primi, come Two Adiacent Pavilions (Documenta VII, Kassel, 1982), nascono proprio dalla riflessione dell’artista sull’architettura di paesaggio e sui giardini storici. Il suo Octagon for Münster (1987), di forma ottagonale, ricrea i volumi di un antico gazebo, riflettendo lo scenario idilliaco del parco cittadino. Nel saggio “Garden as Theater as Museum” (1988), Graham interpreta i giardini rinascimentali come primi musei della storia occidentale. Con opere come Two-Way Mirror Punched Steel Hedge Labyrinth (1994-6, Walker Art Center, Minneapolis), l’artista cita i labirinti di siepi barocchi, così come l’utilizzo della siepe quale dispositivo per delimitare lo spazio domestico e privato nell’ambito dell’architettura residenziale dei suburbs, altro tema fondamentale della ricerca di Graham. Fino al 2 novembre, Graham espone un nuovo padiglione (Hedge Two- Way Mirror Walkabout, 2014) sul tetto del Metropolitan Museum di New York , realizzato in collaborazione con l’architetto di paesaggio svizzero Günther Vogt per la Roof Garden Commission di quest’anno.
L’Oasi Zegna a Trivero (BI) accoglie una sua nuova opera permanente: Two Way Mirror / Hedge Arabesque (2014), che sarà inaugurata il 31 maggio 2014 alla presenza dell’artista.
Graham illustrerà il lavoro, ripercorrendo i temi della propria ricerca cinquantennale, nel corso di una Lecture introdotta dai curatori di ALL’APERTO Andrea Zegna e Barbara Casavecchia, in conversazione con Joseph Grima.
Two Way Mirror / Hedge Arabesque è uno dei caratteristici padiglioni di Graham, in acciaio e vetro, qui sezionato da un’alta siepe (Hedge ) in tasso. Il Two Way Mirror (vetro a riflessione differenziata, utilizzato di norma per le facciate dei grattacieli direzionali), ha una proprietà unica: da un lato è trasparente, dall’altro riflette la luce, come uno specchio. Adottando il profilo curvilineo degli arabeschi (Arabesque , nel titolo, è lo stile decorativo caratteristico dell’arte islamica, composto da motivi vegetali e floreali intrecciati), Graham ne assembla le lastre in modo da moltiplicare gli angoli di rifrazione e il sovrapporsi delle immagini: a seconda del movimento dei visitatori nello spazio, delle condizioni naturali della luce e delle mutazioni del paesaggio circostante, chi entra viene catturato da un gioco di specchi ogni volta diverso.
“Il mio lavoro è sempre dedicato a come gli spettatori vedono loro stessi”, dice Graham. L’analisi della relazione tra arte, architettura, natura e intrattenimento è uno dei fulcri della ricerca di Graham. Da qui, la scelta d’inserire Two Way Mirror / Hedge Arabesque nello scenario della Conca dei Rododendri, una delle zone più frequentate dell’Oasi Zegna, grazie alla sua spettacolare fioritura primaverile. Per l’occasione, l’area è stata ridisegnata dall’architetto di paesaggio Paolo Pejrone, per meglio accogliere l’opera e i suoi visitatori.
I padiglioni di Graham, congegnati come luoghi d’incontro, svago, conversazione o raccoglimento, sono opere aperte a tutti. I primi, come Two Adiacent Pavilions (Documenta VII, Kassel, 1982), nascono proprio dalla riflessione dell’artista sull’architettura di paesaggio e sui giardini storici. Il suo Octagon for Münster (1987), di forma ottagonale, ricrea i volumi di un antico gazebo, riflettendo lo scenario idilliaco del parco cittadino. Nel saggio “Garden as Theater as Museum” (1988), Graham interpreta i giardini rinascimentali come primi musei della storia occidentale. Con opere come Two-Way Mirror Punched Steel Hedge Labyrinth (1994-6, Walker Art Center, Minneapolis), l’artista cita i labirinti di siepi barocchi, così come l’utilizzo della siepe quale dispositivo per delimitare lo spazio domestico e privato nell’ambito dell’architettura residenziale dei suburbs, altro tema fondamentale della ricerca di Graham. Fino al 2 novembre, Graham espone un nuovo padiglione (Hedge Two- Way Mirror Walkabout, 2014) sul tetto del Metropolitan Museum di New York , realizzato in collaborazione con l’architetto di paesaggio svizzero Günther Vogt per la Roof Garden Commission di quest’anno.
SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI

-
Dal 12 July 2025 al 24 November 2025 Venezia | Museo del Vetro
Storie di fabbriche. Storie di famiglie. FRATELLI TOSO
-
Dal 11 July 2025 al 21 September 2025 Roma | Loggia dei Vini - Villa Borghese
LAVINIA third flavor: mango and black sesame - Jimmie Durham and Monika Sosnowska
-
Dal 10 July 2025 al 10 August 2025 Roma | Palazzo Esposizioni Roma
Sergio Strizzi: lo sguardo oltre il set
-
Dal 10 July 2025 al 3 November 2025 Casale Marittimo | Bolgheri, Castagneto Carducci, Casale Marittimo
Arte diffusa sulla costa toscana. Le sculture di Giuseppe Bergomi, tra Bolgheri, Castagneto Carducci e Casale Marittimo
-
Dal 4 July 2025 al 21 September 2025 Roma | Palazzo Bonaparte
Carole A. Feuerman. La voce del corpo
-
Dal 28 June 2025 al 21 September 2025 Roma | Palazzo Bonaparte
Elliott Erwitt. Icons