LUMINARIA. Heroes of light and dark

Fondazione Maimeri presenta
 
LUMINARIA
HEROES OF LIGHT AND DARK
Eroi contemporanei nella tradizione siciliana

12 DICEMBRE 2019

The Space Cinema Odeon - Sala Lounge
ORE 18 INCONTRO CON L'ARTISTA
Il futuro remoto del mito nelle installazioni di Domenico Pellegrino

ORE 19 INAUGURAZIONE
Accensione installazione immersiva site specific

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Non c’è eroe della contemporaneità, che non affondi il proprio carattere, il proprio destino, nel mito. Perché alla base di tutta la narrazione che contraddistingue la civiltà occidentale fin dagli albori, almeno da Omero in poi, c’è la nostalgia per un luogo irrimediabilmente scomparso, il paradiso, e ci restano gli echi di una precedente civiltà di giganti dai poteri ultraumani e di virtù divine, un’età dell’oro in cui esseri mitologici combattevano per la supremazia dell’Universo.

Così possiamo leggere e capire il successo della saga di Star Wars il cui aspetto più interessante, oltre alla potenza espressiva, è la capacità mitografica, cioè affondando nel mito e negli archetipi continuare a scrivere il mito, rinnovandolo, perché esso risorge sempre in forme nuove. E allo stesso modo ci sembra piena di senso la ricerca di Domenico Pellegrino che, tra le altre cose, in questi anni si è interessato al tema, proponendo spesso gli eroi della nostra quotidiana e domestica mitologia, tra cinema e fumetto, reinterpretati con i colori e le forme della tradizione pittorica popolare siciliana, fin nelle forme più anticamente pop, quelle per esempio dei carretti o delle scenografie del teatro dei pupi, in una commistione geniale di genere ed epoche e tecniche davvero deliziosa.

Ed anche questo intervento di celebrazione degli eroi di Star Wars avviene mediante una sorta di détournement, scegliendo come materiale la luminaria delle celebrazioni religiose tipiche delle feste popolari del Sud Italia. I protagonisti di Star Wars, iconizzati in medaglioni luminosi, diventano i patroni di un archeo futuro in cui affideremo a loro la salvezza della nostra anima.

Angelo Crespi, curatore

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