Marco Zanuso Jr. Bonsai
Dal 07 Maggio 2014 al 30 Maggio 2014
Milano
Luogo: Antonia Jannone. Disegni di Architettura
Indirizzo: corso Garibaldi 125
Orari: Martedì-Sabato 15.30-19.30
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 02 29002930
E-Mail info: info@antoniajannone.it
Sito ufficiale: http://www.antoniajannone.it
Zanuso Jr. non è nuovo al progetto di tavolini, ma questi in smalto a grande fuoco fatti con Gabriella Gabrini li ha chiamati Bonsai. Sono infatti tavoli in miniatura, tavolinetti addirittura dai piani decomposti per sembrare più piccoli. Come fossero dei petali di fiori cubisti per essere poi riuniti in gruppi, preziosi come delicate tavolozze, curiosi come piccoli templi laici, oppure presenze ermetiche disponibili all’estetica dei nostri giochi combinatori.
La mostra da Antonia Jannone è un esempio esplicito e approfondito dell’attitudine di Marco Zanuso Jr., filologica e metodologica assieme. E qui, a rendermi particolarmente belli questi nuovi tavolinetti, interviene il mio interesse per l’artista Paolo De Poli, che tanto genialmente collaborò con Gio Ponti, e che io fino da studente ammirai sulle pagine di Domus e in qualche ricca casa degli anni ’50. Un gioco fra Gio Ponti e Paolo De Poli ripreso da Zanuso Jr. con la Gabrini, colei che di De Poli fu la bravissima giovane allieva e che ne ha ereditato la testimonianza tecnica, i segreti dei colori e la freschezza. Ora è lei la grande maestra veneta artigiana dello smalto a grande fuoco.
(Alessandro Mendini)
Si rinnova per questa nuova mostra presso lo spazio di Antonia Jannone, la collaborazione tra Marco Zanuso Jr. e Gabriella Gabrini artista-artigiana, allieva di De Poli «il maestro dello smalto» per anni a fianco di Gio Ponti su numerosi progetti di mobili, maniglie e pannelli decorativi.
Semplice e ironico il titolo: Bonsai he nasce dalle dimensioni minime delle opere tanto piccoli che non so più se sono tavoli o se finiscono per diventare altro, forse degli oggetti decorativi e o delle piccole sculture. (M. Zanuso Jr.). Combinati in piccoli gruppi diventano un’altra cosa, un’entità a se stante, forse come un tavolo decostruito con piani mobili combinabili fra loro ad altezze diverse.
Zanuso Jr. ha frammentato i piani in tanti piccoli pezzi che si incastrano come puzzle, ottenendo effetti di luce. Proseguendo poi nella scomposizione il piano si trasforma in una specie di tavolozza del pittore, con elementi mobili magnetizzati che si possono spostare e combinare.Marco Zanuso Jr. è nato a Milano, dove vive e lavora, e si è laureato in architettura a Firenze dove è entrato in contatto con l’architettura radicale e i suoi riferimenti: Superstudio, Michele De Lucchi, Andrea Branzi, Ufo, Alessandro Mendini ed Ettore Sottsass.
Trascorre lunghi periodi in Francia, Spagna e soprattutto negli Stati Uniti scoprendo e facendosi coinvolgere nelle architetture di Arcosanti, la Land Art, Berkeley e le prime sperimentazioni sull’energia solare. A Vienna con artisti e architetti fonda Rastlos, un gruppo che svolge consulenze e ricerche sui temi della progettazione urbana, organizzando mostre e seminari. Dopo il periodo universitario comincia la collaborazione con lo studio di Marco Zanuso Senior su progetti di design (Lavazza, Brionvega, Poltrona Frau, Zanotta) e architettura (Piccolo Teatro, Teatro Fossati, gli uffici IBM di Roma, Hotel Continental a Milano) e contemporaneamente collabora presso il Politecnico di Milano con Enzo Mari e Achille Castiglioni. Nel 1991 ha aperto lo studio di Milano con Daniele Nava, che si occupa di consulenze e progettazione di edifici residenziali, uffici, abitazioni private e allestimenti di mostre. Tra i clienti Carrefour, Abet laminati, Mondadori, Nava e Triennale di Milano.
Come designer ha collaborato con Memphis, Fontana Arte, Bonacina, Cappellini, De Padova, Design Gallery, Driade e con la Gallerie Italienne di Parigi. Ha sviluppato progetti e sperimentazioni anche con piccoli produttori ed artigiani.
La mostra da Antonia Jannone è un esempio esplicito e approfondito dell’attitudine di Marco Zanuso Jr., filologica e metodologica assieme. E qui, a rendermi particolarmente belli questi nuovi tavolinetti, interviene il mio interesse per l’artista Paolo De Poli, che tanto genialmente collaborò con Gio Ponti, e che io fino da studente ammirai sulle pagine di Domus e in qualche ricca casa degli anni ’50. Un gioco fra Gio Ponti e Paolo De Poli ripreso da Zanuso Jr. con la Gabrini, colei che di De Poli fu la bravissima giovane allieva e che ne ha ereditato la testimonianza tecnica, i segreti dei colori e la freschezza. Ora è lei la grande maestra veneta artigiana dello smalto a grande fuoco.
(Alessandro Mendini)
Si rinnova per questa nuova mostra presso lo spazio di Antonia Jannone, la collaborazione tra Marco Zanuso Jr. e Gabriella Gabrini artista-artigiana, allieva di De Poli «il maestro dello smalto» per anni a fianco di Gio Ponti su numerosi progetti di mobili, maniglie e pannelli decorativi.
Semplice e ironico il titolo: Bonsai he nasce dalle dimensioni minime delle opere tanto piccoli che non so più se sono tavoli o se finiscono per diventare altro, forse degli oggetti decorativi e o delle piccole sculture. (M. Zanuso Jr.). Combinati in piccoli gruppi diventano un’altra cosa, un’entità a se stante, forse come un tavolo decostruito con piani mobili combinabili fra loro ad altezze diverse.
Zanuso Jr. ha frammentato i piani in tanti piccoli pezzi che si incastrano come puzzle, ottenendo effetti di luce. Proseguendo poi nella scomposizione il piano si trasforma in una specie di tavolozza del pittore, con elementi mobili magnetizzati che si possono spostare e combinare.Marco Zanuso Jr. è nato a Milano, dove vive e lavora, e si è laureato in architettura a Firenze dove è entrato in contatto con l’architettura radicale e i suoi riferimenti: Superstudio, Michele De Lucchi, Andrea Branzi, Ufo, Alessandro Mendini ed Ettore Sottsass.
Trascorre lunghi periodi in Francia, Spagna e soprattutto negli Stati Uniti scoprendo e facendosi coinvolgere nelle architetture di Arcosanti, la Land Art, Berkeley e le prime sperimentazioni sull’energia solare. A Vienna con artisti e architetti fonda Rastlos, un gruppo che svolge consulenze e ricerche sui temi della progettazione urbana, organizzando mostre e seminari. Dopo il periodo universitario comincia la collaborazione con lo studio di Marco Zanuso Senior su progetti di design (Lavazza, Brionvega, Poltrona Frau, Zanotta) e architettura (Piccolo Teatro, Teatro Fossati, gli uffici IBM di Roma, Hotel Continental a Milano) e contemporaneamente collabora presso il Politecnico di Milano con Enzo Mari e Achille Castiglioni. Nel 1991 ha aperto lo studio di Milano con Daniele Nava, che si occupa di consulenze e progettazione di edifici residenziali, uffici, abitazioni private e allestimenti di mostre. Tra i clienti Carrefour, Abet laminati, Mondadori, Nava e Triennale di Milano.
Come designer ha collaborato con Memphis, Fontana Arte, Bonacina, Cappellini, De Padova, Design Gallery, Driade e con la Gallerie Italienne di Parigi. Ha sviluppato progetti e sperimentazioni anche con piccoli produttori ed artigiani.
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