Matias Sanchez. Caóticos
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Matias Sanchez, Rue-Ravignan, 1900-2012, olio su tela cm 250x200
Dal 21 Marzo 2013 al 04 Maggio 2013
Milano
Luogo: Costantini Art Gallery
Indirizzo: via Crema 8
Orari: 10-12.30/ 15.30-19.30; chiuso lunedì mattina e festivi
Telefono per informazioni: +39 02 87391434
E-Mail info: costantiniartgallery@gmail.com
Sito ufficiale: http://www.costantiniartgallery.com
Parafrasando David Hockney è iniziata l’era post-fotografica dopo anni in cui il nostro sguardo, lungamente condizionato dall’inquadratura della macchina fotografica, aveva ristretto il campo visivo, rendendoci interassati solo a ciò che rientrava nell’inquadratura e non a quello che stava al di fuori.
Matias Sanchez sembra aver condiviso questa riflessione, infatti, nell’ultima serie di quadri in esposizione presso la nostra galleria, i personaggi rappresentati sono dei reietti umani che ci aiutano, simbolicamente, a spostare lo sguardo ai lati dell’inquadratura: il contesto sociale in cui vivono e la ruralità di alcune scene, che fanno parte di uno stile di vita molto lontano dalla nostre metropoli; oppure nell’ironia dei suoi ritratti che rasentano la realtà.
Per la rappresentazione dei personaggi e delle scene, prende spunto da uno stile di vita tipicamente bohemienne, fatto di attori, cantanti, ballerini, picnic all’aperto e feste campestri. Le figure sono rappresentate singolarmente o in scene corali, in cui, nella confusione della raffigurazione, si percepisce sempre la ricerca di un’impostazione scenica classica, quasi rinascimentale. Le opere sono olii su tela, dove la matericità della pittura invade tutta la superficie avvicinandole all’astrazione, ma non c’è solo questo, citando Ivan Quaroni dal testo all’interno del catalogo, Matias Sanchez “… ha metabolizzato il linguaggio della street art e della pittura muralista, così come si è appropiato di elementi di sintesi tipici dell’illustrazione e del graphic design, compendiandoli con frequenti riferimenti al linguggio espressionista… “.
In un perfetto melting pot culturale, l’artsita spagnolo unisce temi d’annata a espressioni artistiche contemporanee, lasciando lo spettatore ammaliato o confuso dal caos ipermaterico della sua pittura.
Matias Sanchez sembra aver condiviso questa riflessione, infatti, nell’ultima serie di quadri in esposizione presso la nostra galleria, i personaggi rappresentati sono dei reietti umani che ci aiutano, simbolicamente, a spostare lo sguardo ai lati dell’inquadratura: il contesto sociale in cui vivono e la ruralità di alcune scene, che fanno parte di uno stile di vita molto lontano dalla nostre metropoli; oppure nell’ironia dei suoi ritratti che rasentano la realtà.
Per la rappresentazione dei personaggi e delle scene, prende spunto da uno stile di vita tipicamente bohemienne, fatto di attori, cantanti, ballerini, picnic all’aperto e feste campestri. Le figure sono rappresentate singolarmente o in scene corali, in cui, nella confusione della raffigurazione, si percepisce sempre la ricerca di un’impostazione scenica classica, quasi rinascimentale. Le opere sono olii su tela, dove la matericità della pittura invade tutta la superficie avvicinandole all’astrazione, ma non c’è solo questo, citando Ivan Quaroni dal testo all’interno del catalogo, Matias Sanchez “… ha metabolizzato il linguaggio della street art e della pittura muralista, così come si è appropiato di elementi di sintesi tipici dell’illustrazione e del graphic design, compendiandoli con frequenti riferimenti al linguggio espressionista… “.
In un perfetto melting pot culturale, l’artsita spagnolo unisce temi d’annata a espressioni artistiche contemporanee, lasciando lo spettatore ammaliato o confuso dal caos ipermaterico della sua pittura.
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