Nazgol Ansarinia – Pools and Voids / Jitka Hanzlová – Architectures of Life
![Nazgol Ansarinia – Pools and Voids, installation view at Galleria Raffaella Cortese, Milan, 2021 I Ph. Lorenzo Palmieri Nazgol Ansarinia – Pools and Voids, installation view at Galleria Raffaella Cortese, Milan, 2021 I Ph. Lorenzo Palmieri](http://www.arte.it/foto/600x450/55/114201-unnamed-11.jpg)
Nazgol Ansarinia – Pools and Voids, installation view at Galleria Raffaella Cortese, Milan, 2021 I Ph. Lorenzo Palmieri
Dal 04 Febbraio 2021 al 24 Aprile 2021
Milano
Luogo: Galleria Raffaella Cortese
Indirizzo: Via A. Stradella 1–4
Telefono per informazioni: +39 02 204 3555
E-Mail info: galleria@raffaellacortese.com
Sito ufficiale: http://raffaellacortese.com
Il 4 febbraio 2021 aprono presso la Galleria Raffaella Cortese le mostre personali Pools and Voids di Nazgol Ansarinia e Architectures of Life di Jitka Hanzlová.
Le due artiste, di diversa generazione e provenienza, s'incontrano nell'attenzione alle sfumature dell’architettura. L'indagine di Nazgol Ansarinia si concentra sulle memorie, i desideri e gli aspetti peculiari che permangono per decenni nel costruito della città di Teheran, mentre lo sguardo di Jitka Hanzlová coglie e imprime le architetture, organiche e inorganiche, sottese alla vita.
Le opere scultoree e video che compongono Pools and Voids nascono dalla recente osservazione che Nazgol Ansarinia (Teheran, 1979) ha dedicato alle numerose piscine private costruite nella capitale iraniana durante gli anni ’60 e poi lasciate inutilizzate come conseguenza della Rivoluzione Iraniana dal 1979. Questo nuovo nucleo di lavori definisce una sorta di inversione rispetto ai temi su cui, negli ultimi anni, l’artista ha spesso ragionato. L’analisi si sposta dal rapido cambiamento del costruito, e quindi del demolito, a ciò che rimane: la memoria di ciò che è ancora presente, sebbene abbandonato, è capace di suscitare concetti legati al desiderio collettivo di un tempo che fu e che, in realtà, è rimasto cristallizzato.
Jitka Hanzlová (Náchod, 1958) per oltre 30 anni ha ritratto, immagine dopo immagine, un mondo i cui soggetti coesistono in una composizione non gerarchica: persone, natura, animali, architettura costituiscono un'unità di senso e, allo stesso tempo, affiorano in tutta la loro specificità e contraddizioni. L’artista ha da sempre concepito e presentato il suo lavoro in serie fotografiche: con Architectures of Life ne presenta per la prima volta una lettura trasversale, alla ricerca dell'essenza del suo sguardo. Oltre a serie storiche come Rokytník (1990 — 1994), Jitka Hanzlová presenta WATER (2013 — 2019), ancora in evoluzione.
Vi invitiamo a visitare la nostra viewing room, dove presentiamo Focus On: Luisa Lambri, in occasione della mostra dell'artista al PAC Padiglione d'Arte Contemporanea, Milano, e un'espansione digitale di Architectures of Life, personale di Jitka Hanzlová in galleria, con una conversazione tra l'artista e Urs Stahel, curatore del MAST – Manifattura di Arti, Sperimentazione e Tecnologia a Bologna, avvenuta appositamente per la mostra.
Le due artiste, di diversa generazione e provenienza, s'incontrano nell'attenzione alle sfumature dell’architettura. L'indagine di Nazgol Ansarinia si concentra sulle memorie, i desideri e gli aspetti peculiari che permangono per decenni nel costruito della città di Teheran, mentre lo sguardo di Jitka Hanzlová coglie e imprime le architetture, organiche e inorganiche, sottese alla vita.
Le opere scultoree e video che compongono Pools and Voids nascono dalla recente osservazione che Nazgol Ansarinia (Teheran, 1979) ha dedicato alle numerose piscine private costruite nella capitale iraniana durante gli anni ’60 e poi lasciate inutilizzate come conseguenza della Rivoluzione Iraniana dal 1979. Questo nuovo nucleo di lavori definisce una sorta di inversione rispetto ai temi su cui, negli ultimi anni, l’artista ha spesso ragionato. L’analisi si sposta dal rapido cambiamento del costruito, e quindi del demolito, a ciò che rimane: la memoria di ciò che è ancora presente, sebbene abbandonato, è capace di suscitare concetti legati al desiderio collettivo di un tempo che fu e che, in realtà, è rimasto cristallizzato.
Jitka Hanzlová (Náchod, 1958) per oltre 30 anni ha ritratto, immagine dopo immagine, un mondo i cui soggetti coesistono in una composizione non gerarchica: persone, natura, animali, architettura costituiscono un'unità di senso e, allo stesso tempo, affiorano in tutta la loro specificità e contraddizioni. L’artista ha da sempre concepito e presentato il suo lavoro in serie fotografiche: con Architectures of Life ne presenta per la prima volta una lettura trasversale, alla ricerca dell'essenza del suo sguardo. Oltre a serie storiche come Rokytník (1990 — 1994), Jitka Hanzlová presenta WATER (2013 — 2019), ancora in evoluzione.
Vi invitiamo a visitare la nostra viewing room, dove presentiamo Focus On: Luisa Lambri, in occasione della mostra dell'artista al PAC Padiglione d'Arte Contemporanea, Milano, e un'espansione digitale di Architectures of Life, personale di Jitka Hanzlová in galleria, con una conversazione tra l'artista e Urs Stahel, curatore del MAST – Manifattura di Arti, Sperimentazione e Tecnologia a Bologna, avvenuta appositamente per la mostra.
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