Nino Migliori. SEVENTIES
![Nino Migliori, <em>Sesso kitsch #5</em>, 1974 Nino Migliori, <em>Sesso kitsch #5</em>, 1974](http://www.arte.it/foto/600x450/6b/149925-INVITO_Nino_Migliori_SETTANTA_Opening_17_giugno.jpg)
© Fondazione Nino Migliori | Nino Migliori, Sesso kitsch #5, 1974
Dal 18 Giugno 2024 al 21 Settembre 2024
Milano
Luogo: M77 Gallery
Indirizzo: Via Mecenate 77
Orari: dal martedì al sabato dalle 11 alle 19
Sito ufficiale: http://www.m77gallery.com
Dal 18 giugno apre al pubblico “SETTANTA”, un emozionante progetto espositivo monografico che M77 Gallery dedica all’eterogenea produzione fotografica degli anni '70 del celebre fotografo bolognese Nino Migliori, realizzato in collaborazione con la Fondazione Nino Migliori, che la galleria rappresenta a livello internazionale dal 2017.
"SETTANTA" non solo evoca la decade in cui tutte le opere sono state realizzate, ma rende anche omaggio agli oltre settant'anni di straordinaria produzione artistica di Nino Migliori. Il progetto espositivo offre uno sguardo approfondito sul periodo che ha visto l’artista immerso in riflessioni fondamentali sulla fotografia come mezzo espressivo. Ponendo l’accento sulla sua natura profondamente sperimentale, l'esposizione offre una panoramica trasversale della vasta produzione di uno dei maestri più influenti della fotografia europea del XX secolo, presentando decine di scatti, molti dei quali vintage inediti.
Le opere fotografiche in mostra, seppur molto diverse tra loro per soggetto e tematica, rimangono profondamente coese nella visione artistica più ampia.
Il percorso espositivo si apre con suggestive riflessioni sulla Natura ("Herbarium") e sulla vita urbana("Muri", "Manifesti Strappati"), temi che attraverso l'occhio sensibile di Migliori, diventano potenti testimoni della mutevolezza del tempo e della transitorietà dell'esperienza umana. Si prosegue con una riflessione sulla materia fotografica stessa - elemento fondante della produzione di Migliori fin dagli esordi negli anni '40 - che viene esplorata attraverso studi sulla luce ("Lucigrafie", "Polarigrammi") e attraverso esperimenti sulla percezione e la materialità, spesso interpretate come tracce del cambiamento sociale ("Natura Morta", "Sesso Kitsch", "Sequenze TV"). Infine, il percorso espositivo si conclude con opere caratterizzate da un approccio più espressamente e formalmente ‘concettuale’ (“In immagin abile”, “Segnificazione”) e, a tratti, performativo (“SuPerDaCon”).
Inequivocabilmente irriverente ma mai indiscreto, osservatore attento e analitico e al contempo dalla spiccata sensibilità percettiva, SETTANTA propone un Nino Migliori oltre il suo celebre Neorealismo. Per Migliori la fotografia è – e continua ad essere - oggetto di profonda fascinazione e, attraverso il suo sguardo, ne riscopriamo le infinite potenzialità e sfaccettature.
La Mostra è accompagnata da un catalogo edito da M77 con un testo introduttivo a cura dello storico e critico d'arte Ascanio Kurkumelis.
"SETTANTA" non solo evoca la decade in cui tutte le opere sono state realizzate, ma rende anche omaggio agli oltre settant'anni di straordinaria produzione artistica di Nino Migliori. Il progetto espositivo offre uno sguardo approfondito sul periodo che ha visto l’artista immerso in riflessioni fondamentali sulla fotografia come mezzo espressivo. Ponendo l’accento sulla sua natura profondamente sperimentale, l'esposizione offre una panoramica trasversale della vasta produzione di uno dei maestri più influenti della fotografia europea del XX secolo, presentando decine di scatti, molti dei quali vintage inediti.
Le opere fotografiche in mostra, seppur molto diverse tra loro per soggetto e tematica, rimangono profondamente coese nella visione artistica più ampia.
Il percorso espositivo si apre con suggestive riflessioni sulla Natura ("Herbarium") e sulla vita urbana("Muri", "Manifesti Strappati"), temi che attraverso l'occhio sensibile di Migliori, diventano potenti testimoni della mutevolezza del tempo e della transitorietà dell'esperienza umana. Si prosegue con una riflessione sulla materia fotografica stessa - elemento fondante della produzione di Migliori fin dagli esordi negli anni '40 - che viene esplorata attraverso studi sulla luce ("Lucigrafie", "Polarigrammi") e attraverso esperimenti sulla percezione e la materialità, spesso interpretate come tracce del cambiamento sociale ("Natura Morta", "Sesso Kitsch", "Sequenze TV"). Infine, il percorso espositivo si conclude con opere caratterizzate da un approccio più espressamente e formalmente ‘concettuale’ (“In immagin abile”, “Segnificazione”) e, a tratti, performativo (“SuPerDaCon”).
Inequivocabilmente irriverente ma mai indiscreto, osservatore attento e analitico e al contempo dalla spiccata sensibilità percettiva, SETTANTA propone un Nino Migliori oltre il suo celebre Neorealismo. Per Migliori la fotografia è – e continua ad essere - oggetto di profonda fascinazione e, attraverso il suo sguardo, ne riscopriamo le infinite potenzialità e sfaccettature.
La Mostra è accompagnata da un catalogo edito da M77 con un testo introduttivo a cura dello storico e critico d'arte Ascanio Kurkumelis.
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Leonardo Meoni. Gli altri colori purtroppo, sono tutti caduti