Noi, giraffe nude. Sculture, illustrazioni e dipinti di Sandro Gorra
Dal 05 Ottobre 2018 al 10 Novembre 2018
Milano
Luogo: Palazzo del Senato
Indirizzo: via Senato 10
Orari: dal lunedì al sabato dalle 10 alle 18
Curatori: Antonio D’Amico
E-Mail info: info@sandrogorra.com
Dal 5 ottobre 2018 presso il Palazzo del Senato di Milano, va in scena la mostra NOI, GIRAFFE NUDE a cura di Antonio D’Amico, la prima sorprendente esposizione del pubblicitario Sandro Gorra che, attraverso un ciclo di sculture, dipinti e illustrazioni racconta il suo complesso e fantasmagorico mondo, per svelarci come un uomo che per tutta la sua vita ha creato pubblicità si è lasciato coinvolgere dalla passione per l’arte, usando con maestria gli espedienti dell’ironia e del paradosso e attingendo a piene mani dalla poesia del quotidiano.
Sandro Gorra, uno dei più noti creativi nel mondo dell’advertising internazionale, ideatore di campagne per i più grandi brand mondiali, ha sempre voluto “giocare” con la creatività, dimostrando che fare il pubblicitario non significa piegare l’arte al commercio, bensì spingerla ai limiti della sua forza. Tante le pubblicità iconiche entrate nell’immaginario collettivo che portano la sua firma, come quella di “Star è sempre con me” o del profumo “Égoiste”per Chanel o “Io guardo il risultato” per Collistar o ancora “Piano piano, buono buono” per il panettone Maina.
“Il percorso espositivo - come ricorda Antonio D’Amico - conduce il visitatore nel mondo intimo, costellato di ironia e sarcasmo di Sandro Gorra che non si limita a fotografare i suoi modelli presi dalla realtà, bensì se ne prende gioco, solleticando le loro aridità, i loro drammi esistenziali, i loro vizi sopraffini, dal caffè al cibo, dal denaro alla sigaretta, dalla bulimia alla leggerezza dell’anima … semmai qualcuno dei lor signori l’abbia! Emerge così un mondo in cui è possibile affrontare le proprie “nudità” senza aver paura divivere fino in fondo. L’arte di Gorra è un invito, ad aver più fiducia in sé stessi”.
Nella splendida cornice del Palazzo del Senato dunque si potranno ammirare sculture grandi e piccole, realizzate con differenti materiali, corredate dai loro bozzetti, ma anche dipinti e illustrazioni che costituiscono un corpus a sé stante, sorprendente. Si tratta di una mostra che mette in evidenza un particolare modo di intendere l’arte e la vita, ossia la Daily-Art, come la definisce l’artista, che prende spunto dalle emozioni che l’uomo manifesta quotidianamente amando, invidiando o addirittura detestando, ma sempre con quel tocco di ironia di chi per attitudine e per esperienza sa guardare le cose da una prospettiva ludica e al tempo stesso concreta nella sua essenza. Un lavoro leggero e complesso, che non ha paura di comprendere e poi sfidare i pregiudizi e dove ogni scultura e immagine sarà affiancata da un pensiero che la riguarda e che diviene parte integrante dell’opera.
Il punto di partenza del progetto è il segno che caratterizza la giraffa, l’animale più segnante e decorativo del pianeta, scelto come simbolo dell’uomo nella società contemporanea. Le macchie equivalgono alle caratteristiche dell’uomo, perderle significa rimanere nudo, rischiare di smarrire la propria identità.
La mostra riflette sulla sottile distinzione dell’essere uno dall’essere tutti, che oggi più che mai riguarda intimamente la vita di ognuno, e Gorra causticamente e senza pudori, ci dà la sua soluzione: “Non lavare la tua anima sporca” - afferma - “quella non è una macchia, è il tuo segno”.
Ed è così che una teoria di personaggi felliniani prendono vita, componendo una variopinta umanità a tratti coraggiosa, ma anche ignara della sua condizione o addirittura corrotta. C’è Narciso, un dandy esibizionista, Cinderella, la ragazza di periferia, Scala Mobile, l’arrampicatore sociale, Moka Ridens, dal falso sorriso smagliante, La dieta di Lucia, giovane donna sopraffatta dai canoni imposti dalla società, La Mozzicona, bella (forse un tempo) fuori, ma marcia dentro, The Trumpet dal “velato” rimando Oltreoceano, e ancora Pino, Il Venditore di Ombrelli, Il Sogno della Zanzara che si prende beffa di noi, la business woman Lady Stone e tanti altri.
NOI, GIRAFFE NUDE è una mostra sul linguaggio dell’ironia, un’arte che Sandro Gorra conserva e cura come un bene prezioso perché racconta la verità e lo fa con poesia. Nell’ansia costante che ha l’essere umano di conquistare il proprio “segno” e nella paura poi di perderlo, l’ironia aiuta Gorra a mostrare drammatiche verità, ma anche a svelare la grande bellezza.
SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI
-
Dal 19 marzo 2024 al 30 giugno 2024
Milano | Palazzo Reale
Cézanne | Renoir. Capolavori dal Musée de L’Orangerie e dal Musée D’Orsay
-
Dal 15 marzo 2024 al 30 giugno 2024
Lecco | Palazzo delle Paure
INFORMALE. La pittura italiana degli anni Cinquanta
-
Dal 15 marzo 2024 al 08 settembre 2024
Roma | Museo Napoleonico
Giuseppe Primoli e il fascino dell'Oriente
-
Dal 15 marzo 2024 al 09 giugno 2024
Firenze | Museo Novecento
Jannis Kounellis. La stanza vede. Disegni 1973–1990
-
Dal 14 marzo 2024 al 15 luglio 2024
Massa Marittima | Museo di San Pietro all’Orto
Il Sassetta e il suo tempo. Uno sguardo all'arte senese del primo Quattrocento
-
Dal 10 marzo 2024 al 09 giugno 2024
Perugia | Galleria Nazionale dell’Umbria
L’enigma del Maestro di San Francesco. Lo stil novo del Duecento umbro