Omaggio a Rodolfo Aricò
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Rodolfo Aricò, Senza titolo, anni novanta, 151x300cm, tecnica mista su compensato
Dal 03 Dicembre 2014 al 13 Febbraio 2015
Milano
Luogo: Accademia di Belle Arti di Brera
Indirizzo: via Brera 28
Curatori: Roberto Casiraghi, Claudio Cerritelli, Marco Meneguzzo, Commissione Cultura dell’Accademia
Telefono per informazioni: +39 02 869551
E-Mail info: comunicazione@accademiadibrera.milano.it -
Sito ufficiale: http://www.accademiadibrera.milano.it
Si inaugura martedì 2 dicembre alle 17.30, nel prestigioso spazio neoclassico del Salone Napoleonico del palazzo di Brera, la mostra omaggio a Rodolfo Aricò che, oltre ad essere uno dei maggiori pittori italiani del secondo dopoguerra, è stato titolare della cattedra di Scenografia dal 1979 al 2000. Il doveroso e sentito omaggio, dunque, va all’artista e al docente, che in Accademia ha costituito un punto d’incontro e di confronto tra studenti, docenti e mondo della cultura non solo artistica, ma anche letteraria e teatrale: famosi sono rimasti gli incontri e i workshop con i maggiori commediografi e scrittori del tardo Novecento, personalmente conosciuti e invitati dall’artista a tenere piccoli corsi accademici.
La mostra presenta, con soli otto grandi e selezionati lavori, il percorso ideale dell’artista dal momento della maturità stilistica – attorno alla metà degli anni Sessanta – all’ultimissima opera del 2002. L’invenzione della tela sagomata, il riferimento alla grande pittura rinascimentale, l’indagine sulla sensibilità della pittura, si possono leggere in trasparenza nelle opere esposte che, per quanto numericamente esigue, “coprono” tutto l’arco della sua attività, con due lavori degli anni Sessanta, due dei Settanta, due degli Ottanta e due, infine dell’ultimo periodo. La cornice del Salone Napoleonico, che non nasconde in questo caso i gessi del Partenone voluti da Antonio Canova, fa da degno e concettuale contorno alla sua duplice attività, come si è detto, di artista e di docente.
La mostra, realizzata in collaborazione con l’Archivio Rodolfo Aricò, è curata da Roberto Casiraghi, Claudio Cerritelli e Marco Meneguzzo, e dalla Commissione Cultura dell’Accademia, di cui i tre docenti fanno parte.
Nel corso della rassegna, verrà pubblicato un volumetto che raccoglie – così come era stato formulato dallo stesso Aricò – le registrazioni degli incontri più significativi tra artisti, commediografi, scrittori, avvenuti durante gli anni della sua docenza in Accademia.
La mostra presenta, con soli otto grandi e selezionati lavori, il percorso ideale dell’artista dal momento della maturità stilistica – attorno alla metà degli anni Sessanta – all’ultimissima opera del 2002. L’invenzione della tela sagomata, il riferimento alla grande pittura rinascimentale, l’indagine sulla sensibilità della pittura, si possono leggere in trasparenza nelle opere esposte che, per quanto numericamente esigue, “coprono” tutto l’arco della sua attività, con due lavori degli anni Sessanta, due dei Settanta, due degli Ottanta e due, infine dell’ultimo periodo. La cornice del Salone Napoleonico, che non nasconde in questo caso i gessi del Partenone voluti da Antonio Canova, fa da degno e concettuale contorno alla sua duplice attività, come si è detto, di artista e di docente.
La mostra, realizzata in collaborazione con l’Archivio Rodolfo Aricò, è curata da Roberto Casiraghi, Claudio Cerritelli e Marco Meneguzzo, e dalla Commissione Cultura dell’Accademia, di cui i tre docenti fanno parte.
Nel corso della rassegna, verrà pubblicato un volumetto che raccoglie – così come era stato formulato dallo stesso Aricò – le registrazioni degli incontri più significativi tra artisti, commediografi, scrittori, avvenuti durante gli anni della sua docenza in Accademia.
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