REBIRTH REBUILT 1/100
Dal 18 Giugno 2024 al 18 Giugno 2024
Milano
Luogo: DedoArt
Indirizzo: Via Perin del Vaga 16
Orari: 18.30 - 22.30
Curatori: Jennifer Modigliani e Clelia Patella
Enti promotori:
- Fondazione per la ricerca scientifica Amedeo Modiglianimedeo Modigliani
Dallo spazio al capolavoro: ritrovare l’arte nella dimensione dell’abitare.
Arte, riqualificazione immobiliare e qualità della vita: luoghi che si fanno progetto per intendere altri modi dell’abitare e suscitare nuove riflessioni sulla sinergia tra spazio, cultura e vita quotidiana.
Milano, martedì 18 giugno 2024 - DedoArt by Jennifer Modigliani inaugura Rebirth Rebuilt 1/100, il nuovo format che ha per protagonista il dialogo tra arte e mercato immobiliare. Un evento, a cura di Jennifer Modigliani e Clelia Patella, che reintroduce il concetto di artful living nella città meneghina e lo fa scegliendo come location il quartiere Certosa, icona contemporanea di trasformazione urbana e nuove opportunità. L’evento prende forma in un’esposizione d’arte collettiva dove artisti selezionati per l’occasione espongono le proprie opere creando dialoghi tra linguaggi visivi differenti all’interno di un cantiere, un teatro non convenzionale per sottolineare l’importanza della fase di costruzione come momento attivo e dinamico.
Rebirth nasce da un’idea di rinascita che Jennifer Modigliani si è posta come obbiettivo per il quartiere Certosa. Il suo è un progetto di rigenerazione attraverso innovazione ed evoluzione, creatività e sostenibilità. Si tratta del desiderio di fare parte di un cambiamento che da qualche anno sta vedendo protagonista la sua città, Milano. La sua personale iniziativa s’interseca perfettamente in questo processo rigenerativo che punta alla valorizzazione del patrimonio urbano inteso nella sua accezione più completa. Rebuilt è la vision imprenditoriale che mette al centro la qualità della vita attraverso il real estate, per promuovere la creazione di spazi che arricchiscono la vita quotidiana, integrando arte, cultura e design per creare ambienti stimolanti e sostenibili. Infine, la cifra 1/100 nel titolo è un numero convenzionale che richiama la tiratura limitata di opere d’arte, numerando, simbolicamente, ogni evento di questo format, dal primo al numero 100, quali appuntamenti irripetibili, poiché vedranno il coinvolgimento sempre diverso di artisti e curatori, oltre che di location d’eccezione.
L’esposizione vanta la partecipazione di artisti contemporanei d’eccezione, ognuno con il proprio stile e prospettiva sulla vita e sull’arte, che creano una sinestesia tra pittura, scultura, architettura ed arte digitale:
- QUIK (Lin Felton), pioniere del graffitismo newyorkese noto per i suoi lavori colorati e dinamici che raccontano lo spirito dell'arte urbana degli anni '80.
- Kenny Scharf, famoso per le sue opere che combinano surrealismo e cultura pop. Scharf crea mondi fantastici popolati da personaggi bislacchi, trasformando ogni superficie in un'avventura visiva.
- Priest (Christian Guémy), street artist francese noto per i suoi intensi stencil che spesso ritraggono volti e figure umane in maniera realistica.
- CRASH (John Matos), street artist del Bronx neworkese che balza dalle strade alle gallerie, consolidando il suo status di figura chiave dell’arte di strada col suo lavoro e le numerose collaborazioni con brand come Absolut Vodka e Fender Guitars.
- Waro, artista italiano contemporaneo che ritrova la propria armonia nel caos attraverso uno stile audace e cartoonesco.
- Salma Ouaja, artista emergente le cui opere esplorano l'identità, la memoria e la famiglia attraverso dipinti e sculture 3d originali ed evocative con materiali inusuali.
- Simone D’Auria, designer e artista italiano conosciuto per le sue installazioni pubbliche che spesso giocano con la percezione e l'interazione dello spettatore.
- Francesco De Molfetta (DEMO), artista italiano che usa l'ironia e la satira nelle sue sculture, spesso utilizzando materiali inusuali per le sue installazioni.
- Andrea Crespi, artista italiano fisico e digitale il cui lavoro si sviluppa nella continua indagine di diversi media e temi, tra cui l'illusione ottica, la trasformazione sociale e la rivoluzione digitale.
La location è un building di recente costruzione dentro cui scopriremo numerosi appartamenti di pregio già in vendita e, alcuni di questi, già venduti. I lavori si sono appena conclusi, ma il luogo conserva ancora un carattere grezzo, genuino, underground offrendo così una prospettiva sagace ed ambivalente dello stesso: da una parte ci sarà il racconto di queste nuove abitazioni, visitabili, per le quali sarà disponibile un percorso virtuale per regalare suggestioni a tutti gli invitati. E poi, presso i locali del semi-interrato, in uno spazio di oltre 800 mq calpestabili si svolgerà l’evento attraverso un light design curato ad hoc e la musica dal vivo.
L'artful living o art intregrated homes è una tendenza consolidata negli Stati Uniti, dove appartamenti e abitazioni, di pregio e non, vengono venduti con opere d'arte integrate nell'ambiente domestico. Questo approccio intende l’abitare quale spazio immersivo e ispirato, dove l'arte e l'architettura si fondono non limitandosi solo ad una superficiale estetica, bensì promuovendo un vero e proprio stile di vita dove creatività, benessere ed arte sono connessi con la quotidianità. Esempi celebri ed iconici di artful living includono la casa di Gerhard Richter a Colonia, in Germania dove il pittore tedesco ha creato uno spazio in cui ogni stanza è una tela bianca per le sue opere; allo stesso modo, la dimora di Peggy Guggenheim a Venezia; altresì The Getty Museum in California, dove l’arte si fonde con l’architettura moderna, oppure l’Hotel 21c Museum Hotel, una catena di boutique hotel che integra musei d'arte contemporanea negli spazi abitativi e pubblici.
In Italia, il concetto è stato abbracciato da diversi progetti che ritroviamo anche qui a Milano, come la casa-museo Boschi Di Stefano che ospita una vasta collezione di opere d'arte del Novecento ed il più rinomato Galleria Vik Hotel situato all’interno della Galleria Vittorio Emanuele, presso cui ogni angolo celebra l’arte con un allestimento unico, immersivo e totalizzante.
DedoArt ha ideato e promosso il progetto insieme a Dedo Re, entrambe le agenzie nate dalla passione per arte, architettura e design di Jennifer Modigliani, curatrice d’arte, real estate broker con esperienza decennale nel settore, membro del comitato etico culturale della Fondazione per la ricerca scientifica Amedeo Modigliani e nonché discendente diretta dello stesso celebre artista. Dal 2014, Dedo Re si distingue nel mercato immobiliare di pregio, con una particolare attenzione ai trend emergenti e alla qualità della vita all’interno di centri urbani importanti, come Milano. DedoArt, sister company di Dedo Re, si dedica a promuovere forme artistiche e culturali attraverso mostre, eventi e progetti trasformando spazi abitativi in luoghi di sperimentazione artistica.
“Sono entusiasta di poter firmare questo progetto che apre il mio immaginario e abbraccia il concetto di trasformazione. Milano è stata la mia musa: quotidianamente posso respirare arte e design in questa città dove le linee architettoniche s’intrecciano creando disegni tracciando una metamorfosi ancora in corso dove, la ricerca di nuovi tipi di spazi, diventa una necessità di vivere ispirati oltre l’aspetto funzionale delle cose. Questa mostra è un invito a riflettere sul tema dell’abitare: vivere circondati di bellezza non è un lusso, ma uno stile di vita. Il quartiere Certosa, scelto come palcoscenico è sinonimo di opportunità e sostenibilità; qui si tracciano linee che sono in divenire, pronte a definire i contorni di un nuovo dettaglio urbano in uno scenario dove s’incontrano innovazione e tradizione. Allestire la mostra in un cantiere non è solo una scelta estetica, ma una metafora, un’affermazione di fiducia in questo cambiamento che racconta come le idee prendono forma ed ogni elemento trova il suo posto. Il concetto di artful living significa vivere circondati da arte: stimolare la nostra creatività migliora il nostro benessere e ci connette alla cultura in modo profondo. Immaginate di tornare a casa e trovare ispirazione in ogni angolo, in ogni dettaglio. Questa è la visione che vogliamo condividere: tracciare una nuova mappa di spazi e momenti che vibrino con le nostre vite.”
JENNIFER MODIGLIANI
“L’incontro con Jennifer Modigliani è stato subito empatico, dato che condividiamo entrambe radici artistiche e immobiliari. La storia della sua famiglia è ben nota e la sua professionalità nel campo immobiliare rispecchia la storia della mia famiglia. Oggi io mi occupo di arte, ma la mia tradizione familiare è legata al real estate, perché mio padre era costruttore e anche pittore. Le mostre che curo sono soprattutto legate agli artisti digitali, e ho voluto portare il mio contributo in questo senso. Il coinvolgimento di Andrea Crespi è avvenuto in modo naturale. Considerato uno dei giovani artisti più influenti del nostro tempo, Crespi è capace di riflette pienamente la contemporaneità sia nella scelta dei mezzi, che nell’espressione e rappresentazione attenta e precisa della vita quotidiana. La sua capacità di combinare il fisico e il digitale attraverso una firma stilistica unica lo rende perfetto in questo contesto. Abbiamo dedicato a Crespi uno spazio nell’esposizione che include tre installazioni, creando un percorso che va dal fisico al digitale, dalla materia al non materiale ed esplora le diverse dimensioni della sua opera. Oltre a due tele e un’opera digitale inedita, presenterà una scultura, un nuovo medium che utilizza per la prima volta.”
CLELIA PATELLA
Il progetto è realizzato con il patrocinio dalla Fondazione per la ricerca scientifica Amedeo Modigliani e vede il featuring con Clelia Patella, scrittrice, curatrice e giornalista, scrive di arte contemporanea e arte digitale. Ha curato e condotto su Radio24 Lo Stato dell'Arte, programma radiofonico di approfondimento sulle nuove tecnologie applicate all'arte. Da anni è figura di riferimento tra gli influencer culturali.
Collaborano al progetto Nemo Emanuele Cappelletti e Francesca Martire per l’organizzazione e la direzione artistica, Flavia Vago per la comunicazione e la stampa e Simone De Kunovich che firma il sound design con un dj set d’autore. Hanno, inoltre, collaborato Galleria Ef Arte, exhibition partner; Arco di Donno Milano, venue partner; Slide design srl, special partner; Gothacom, digital partner; Più Cinque, Pasqua Vigneti e Cantine, Saraja Winery e Fever-Tree Italia come drink&beverage partner.
Arte, riqualificazione immobiliare e qualità della vita: luoghi che si fanno progetto per intendere altri modi dell’abitare e suscitare nuove riflessioni sulla sinergia tra spazio, cultura e vita quotidiana.
Milano, martedì 18 giugno 2024 - DedoArt by Jennifer Modigliani inaugura Rebirth Rebuilt 1/100, il nuovo format che ha per protagonista il dialogo tra arte e mercato immobiliare. Un evento, a cura di Jennifer Modigliani e Clelia Patella, che reintroduce il concetto di artful living nella città meneghina e lo fa scegliendo come location il quartiere Certosa, icona contemporanea di trasformazione urbana e nuove opportunità. L’evento prende forma in un’esposizione d’arte collettiva dove artisti selezionati per l’occasione espongono le proprie opere creando dialoghi tra linguaggi visivi differenti all’interno di un cantiere, un teatro non convenzionale per sottolineare l’importanza della fase di costruzione come momento attivo e dinamico.
Rebirth nasce da un’idea di rinascita che Jennifer Modigliani si è posta come obbiettivo per il quartiere Certosa. Il suo è un progetto di rigenerazione attraverso innovazione ed evoluzione, creatività e sostenibilità. Si tratta del desiderio di fare parte di un cambiamento che da qualche anno sta vedendo protagonista la sua città, Milano. La sua personale iniziativa s’interseca perfettamente in questo processo rigenerativo che punta alla valorizzazione del patrimonio urbano inteso nella sua accezione più completa. Rebuilt è la vision imprenditoriale che mette al centro la qualità della vita attraverso il real estate, per promuovere la creazione di spazi che arricchiscono la vita quotidiana, integrando arte, cultura e design per creare ambienti stimolanti e sostenibili. Infine, la cifra 1/100 nel titolo è un numero convenzionale che richiama la tiratura limitata di opere d’arte, numerando, simbolicamente, ogni evento di questo format, dal primo al numero 100, quali appuntamenti irripetibili, poiché vedranno il coinvolgimento sempre diverso di artisti e curatori, oltre che di location d’eccezione.
L’esposizione vanta la partecipazione di artisti contemporanei d’eccezione, ognuno con il proprio stile e prospettiva sulla vita e sull’arte, che creano una sinestesia tra pittura, scultura, architettura ed arte digitale:
- QUIK (Lin Felton), pioniere del graffitismo newyorkese noto per i suoi lavori colorati e dinamici che raccontano lo spirito dell'arte urbana degli anni '80.
- Kenny Scharf, famoso per le sue opere che combinano surrealismo e cultura pop. Scharf crea mondi fantastici popolati da personaggi bislacchi, trasformando ogni superficie in un'avventura visiva.
- Priest (Christian Guémy), street artist francese noto per i suoi intensi stencil che spesso ritraggono volti e figure umane in maniera realistica.
- CRASH (John Matos), street artist del Bronx neworkese che balza dalle strade alle gallerie, consolidando il suo status di figura chiave dell’arte di strada col suo lavoro e le numerose collaborazioni con brand come Absolut Vodka e Fender Guitars.
- Waro, artista italiano contemporaneo che ritrova la propria armonia nel caos attraverso uno stile audace e cartoonesco.
- Salma Ouaja, artista emergente le cui opere esplorano l'identità, la memoria e la famiglia attraverso dipinti e sculture 3d originali ed evocative con materiali inusuali.
- Simone D’Auria, designer e artista italiano conosciuto per le sue installazioni pubbliche che spesso giocano con la percezione e l'interazione dello spettatore.
- Francesco De Molfetta (DEMO), artista italiano che usa l'ironia e la satira nelle sue sculture, spesso utilizzando materiali inusuali per le sue installazioni.
- Andrea Crespi, artista italiano fisico e digitale il cui lavoro si sviluppa nella continua indagine di diversi media e temi, tra cui l'illusione ottica, la trasformazione sociale e la rivoluzione digitale.
La location è un building di recente costruzione dentro cui scopriremo numerosi appartamenti di pregio già in vendita e, alcuni di questi, già venduti. I lavori si sono appena conclusi, ma il luogo conserva ancora un carattere grezzo, genuino, underground offrendo così una prospettiva sagace ed ambivalente dello stesso: da una parte ci sarà il racconto di queste nuove abitazioni, visitabili, per le quali sarà disponibile un percorso virtuale per regalare suggestioni a tutti gli invitati. E poi, presso i locali del semi-interrato, in uno spazio di oltre 800 mq calpestabili si svolgerà l’evento attraverso un light design curato ad hoc e la musica dal vivo.
L'artful living o art intregrated homes è una tendenza consolidata negli Stati Uniti, dove appartamenti e abitazioni, di pregio e non, vengono venduti con opere d'arte integrate nell'ambiente domestico. Questo approccio intende l’abitare quale spazio immersivo e ispirato, dove l'arte e l'architettura si fondono non limitandosi solo ad una superficiale estetica, bensì promuovendo un vero e proprio stile di vita dove creatività, benessere ed arte sono connessi con la quotidianità. Esempi celebri ed iconici di artful living includono la casa di Gerhard Richter a Colonia, in Germania dove il pittore tedesco ha creato uno spazio in cui ogni stanza è una tela bianca per le sue opere; allo stesso modo, la dimora di Peggy Guggenheim a Venezia; altresì The Getty Museum in California, dove l’arte si fonde con l’architettura moderna, oppure l’Hotel 21c Museum Hotel, una catena di boutique hotel che integra musei d'arte contemporanea negli spazi abitativi e pubblici.
In Italia, il concetto è stato abbracciato da diversi progetti che ritroviamo anche qui a Milano, come la casa-museo Boschi Di Stefano che ospita una vasta collezione di opere d'arte del Novecento ed il più rinomato Galleria Vik Hotel situato all’interno della Galleria Vittorio Emanuele, presso cui ogni angolo celebra l’arte con un allestimento unico, immersivo e totalizzante.
DedoArt ha ideato e promosso il progetto insieme a Dedo Re, entrambe le agenzie nate dalla passione per arte, architettura e design di Jennifer Modigliani, curatrice d’arte, real estate broker con esperienza decennale nel settore, membro del comitato etico culturale della Fondazione per la ricerca scientifica Amedeo Modigliani e nonché discendente diretta dello stesso celebre artista. Dal 2014, Dedo Re si distingue nel mercato immobiliare di pregio, con una particolare attenzione ai trend emergenti e alla qualità della vita all’interno di centri urbani importanti, come Milano. DedoArt, sister company di Dedo Re, si dedica a promuovere forme artistiche e culturali attraverso mostre, eventi e progetti trasformando spazi abitativi in luoghi di sperimentazione artistica.
“Sono entusiasta di poter firmare questo progetto che apre il mio immaginario e abbraccia il concetto di trasformazione. Milano è stata la mia musa: quotidianamente posso respirare arte e design in questa città dove le linee architettoniche s’intrecciano creando disegni tracciando una metamorfosi ancora in corso dove, la ricerca di nuovi tipi di spazi, diventa una necessità di vivere ispirati oltre l’aspetto funzionale delle cose. Questa mostra è un invito a riflettere sul tema dell’abitare: vivere circondati di bellezza non è un lusso, ma uno stile di vita. Il quartiere Certosa, scelto come palcoscenico è sinonimo di opportunità e sostenibilità; qui si tracciano linee che sono in divenire, pronte a definire i contorni di un nuovo dettaglio urbano in uno scenario dove s’incontrano innovazione e tradizione. Allestire la mostra in un cantiere non è solo una scelta estetica, ma una metafora, un’affermazione di fiducia in questo cambiamento che racconta come le idee prendono forma ed ogni elemento trova il suo posto. Il concetto di artful living significa vivere circondati da arte: stimolare la nostra creatività migliora il nostro benessere e ci connette alla cultura in modo profondo. Immaginate di tornare a casa e trovare ispirazione in ogni angolo, in ogni dettaglio. Questa è la visione che vogliamo condividere: tracciare una nuova mappa di spazi e momenti che vibrino con le nostre vite.”
JENNIFER MODIGLIANI
“L’incontro con Jennifer Modigliani è stato subito empatico, dato che condividiamo entrambe radici artistiche e immobiliari. La storia della sua famiglia è ben nota e la sua professionalità nel campo immobiliare rispecchia la storia della mia famiglia. Oggi io mi occupo di arte, ma la mia tradizione familiare è legata al real estate, perché mio padre era costruttore e anche pittore. Le mostre che curo sono soprattutto legate agli artisti digitali, e ho voluto portare il mio contributo in questo senso. Il coinvolgimento di Andrea Crespi è avvenuto in modo naturale. Considerato uno dei giovani artisti più influenti del nostro tempo, Crespi è capace di riflette pienamente la contemporaneità sia nella scelta dei mezzi, che nell’espressione e rappresentazione attenta e precisa della vita quotidiana. La sua capacità di combinare il fisico e il digitale attraverso una firma stilistica unica lo rende perfetto in questo contesto. Abbiamo dedicato a Crespi uno spazio nell’esposizione che include tre installazioni, creando un percorso che va dal fisico al digitale, dalla materia al non materiale ed esplora le diverse dimensioni della sua opera. Oltre a due tele e un’opera digitale inedita, presenterà una scultura, un nuovo medium che utilizza per la prima volta.”
CLELIA PATELLA
Il progetto è realizzato con il patrocinio dalla Fondazione per la ricerca scientifica Amedeo Modigliani e vede il featuring con Clelia Patella, scrittrice, curatrice e giornalista, scrive di arte contemporanea e arte digitale. Ha curato e condotto su Radio24 Lo Stato dell'Arte, programma radiofonico di approfondimento sulle nuove tecnologie applicate all'arte. Da anni è figura di riferimento tra gli influencer culturali.
Collaborano al progetto Nemo Emanuele Cappelletti e Francesca Martire per l’organizzazione e la direzione artistica, Flavia Vago per la comunicazione e la stampa e Simone De Kunovich che firma il sound design con un dj set d’autore. Hanno, inoltre, collaborato Galleria Ef Arte, exhibition partner; Arco di Donno Milano, venue partner; Slide design srl, special partner; Gothacom, digital partner; Più Cinque, Pasqua Vigneti e Cantine, Saraja Winery e Fever-Tree Italia come drink&beverage partner.
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