REDAELLI - B CODE. OPERE DI M&G REDAELLI
Dal 04 Maggio 2021 al 30 Maggio 2021
Milano
Luogo: Art Studio 38
Indirizzo: Via Luigi Canonica 38
Orari: da lunedì a domenica: 10.00 - 20.00
Curatori: Francesca Bianucci e Chiara Cinelli
Telefono per informazioni: +39 02 3314751
E-Mail info: info@artstudio38.com
Sito ufficiale: http://www.artstudio38.com
Dal 4 al 30 maggio 2021, lo spazio espositivo Art Studio 38 ospita la mostra “REDAELLI - B CODE”, che sarà inaugurata martedì 4 maggio dalle 17.00 alle 20.00. In esposizione una selezione di opere nate dal confronto tra l’artista Giordano Redaelli, già noto per la sua Packaging Art, e il figlio Michele, ingegnere di formazione che si accosta al mondo dell’arte sin da piccolo, grazie alla passione del padre. Dall’incontro tra le loro idee ed esperienze, prende forma l’elaborazione di un linguaggio artistico che traspone, nel lessico proprio dell’arte, il codice binario, ovvero il sistema numerico che fonda il linguaggio informatico e la cui invenzione è da considerarsi fra le più importanti rivoluzioni dell’era contemporanea.
Costituito da due soli simboli – 0 e 1 – il codice binario rappresenta l’alfabeto matematico alla base dei moderni computer e, più in generale, dell’informazione digitale. Stimolati dal confronto con una materia tanto ricca, Giordano e Michele Redaelli hanno scelto di portare tale complessità di contenuti sul piano dell’essenzialità visiva, facendo del rigore strutturale e formale un tratto caratteristico della loro poetica.
“In queste opere – osservano le curatrici Francesca Bianucci e Chiara Cinelli - il codice binario si traduce nell’alternarsi ritmico di due simboli numerici su tele monocrome che si caratterizzano per una radicale purezza formale esaltata dall’uso di colore. Su un piano estetico, la polarità insita nel codice binario si esprime in una serie di opposte tensioni che dettano il ritmo dell’opera, infondendo dinamismo al rigore della composizione: semplicità e complessità, luce e ombra, pieno e vuoto, ripetizione e variazione, esattezza e ambiguità, positivo e negativo… In questo orizzonte linguistico, il colore diventa segno fra i segni, fattore di armonizzazione mai in contrasto con la purezza grafica della struttura. La monocromia delle tele associata alla ripetizione seriale dei numeri 0 e 1, disposti in sequenze regolari ma variabili, crea un clima percettivo di pura astrazione visiva che invita a fare un passo più in là, oltre i confini dell’opera stessa”.
Il percorso espositivo offre un’ulteriore possibilità di lettura, che rimanda al valore metalinguistico delle opere. L’organizzazione delle sequenze di 0 e 1 all’interno dell’opera non è, infatti, casuale ma corrisponde a un significato letterale che si nasconde dietro i segni numerici. Tale messaggio resta volutamente implicito, nella consapevolezza che rivelarlo non aggiungerebbe nulla di più all’opera ma che, allo stesso tempo, la sua celata presenza ha la forza di stimolare un’ulteriore riflessione sulla comunicazione artistica, di cui il codice binario diventa metafora.
Partendo dalla ricerca intorno al codice binario, Giordano Redaelliamplia il suo perimetro di indagine artistica, esplorando le potenzialità insite nell’incontro tra il lessico dell’arte e il codice Braille. Nascono così i lavori multisensoriali e tattili della serie “Braille Code” che l’artista presenta al pubblico, per la prima volta, in questa occasione espositiva. Codice Binario e Codice Braille diventano due facce della stessa medaglia, due aspetti complementari di un unico percorso di ricerca sulla comunicazione artistica come insieme di codici simbolici.
Michele Redaelli è nato a Lecco nel 1985; oggi vive e lavora a Berlino. Ha compiuto gli studi in ambito scientifico laureandosi a Vienna e nel settore economico a Londra, intervallati da un’attività professionale a Maribor in Slovenia. Si è avvicinato al mondo dell’arte fin da piccolo grazie alla passione del padre. Dal confronto con quest’ultimo elabora un linguaggio artistico che celebra il computer, da lui considerata una delle tecnologie più significative nella storia dell’umanità.
Giordano Redaelli vive a Molteno (Lecco) e alterna la propria attività tra la Brianza e Milano. Si è formato a Milano presso la Scuola Grafica Salesiana e la Scuola Superiore d’Arte del Castello dove si è diplomato in grafica pubblicitaria e arti visive. Ha lavorato come impaginatore grafico e successivamente come Art Director della rivista settimanale TV Sorrisi e Canzoni. A Milano ha fondato lo studio grafico Giordano Redaelli e a Giussano una società di comunicazione, Methodus, che opera principalmente nell’ambito dell’arredamento. Dal 1998, l’esperienza acquisita nel settore della grafica e del packaging getta le fondamenta per un’inedita esplorazione nell’arte contemporanea, grazie all’utilizzo delle confezioni di diversi prodotti di consumo. Dal 2009 espone in importanti città in Italia e all’estero. Con il figlio Michele, dal 2016, sviluppa la visualizzazione artistica del codice binario.
Costituito da due soli simboli – 0 e 1 – il codice binario rappresenta l’alfabeto matematico alla base dei moderni computer e, più in generale, dell’informazione digitale. Stimolati dal confronto con una materia tanto ricca, Giordano e Michele Redaelli hanno scelto di portare tale complessità di contenuti sul piano dell’essenzialità visiva, facendo del rigore strutturale e formale un tratto caratteristico della loro poetica.
“In queste opere – osservano le curatrici Francesca Bianucci e Chiara Cinelli - il codice binario si traduce nell’alternarsi ritmico di due simboli numerici su tele monocrome che si caratterizzano per una radicale purezza formale esaltata dall’uso di colore. Su un piano estetico, la polarità insita nel codice binario si esprime in una serie di opposte tensioni che dettano il ritmo dell’opera, infondendo dinamismo al rigore della composizione: semplicità e complessità, luce e ombra, pieno e vuoto, ripetizione e variazione, esattezza e ambiguità, positivo e negativo… In questo orizzonte linguistico, il colore diventa segno fra i segni, fattore di armonizzazione mai in contrasto con la purezza grafica della struttura. La monocromia delle tele associata alla ripetizione seriale dei numeri 0 e 1, disposti in sequenze regolari ma variabili, crea un clima percettivo di pura astrazione visiva che invita a fare un passo più in là, oltre i confini dell’opera stessa”.
Il percorso espositivo offre un’ulteriore possibilità di lettura, che rimanda al valore metalinguistico delle opere. L’organizzazione delle sequenze di 0 e 1 all’interno dell’opera non è, infatti, casuale ma corrisponde a un significato letterale che si nasconde dietro i segni numerici. Tale messaggio resta volutamente implicito, nella consapevolezza che rivelarlo non aggiungerebbe nulla di più all’opera ma che, allo stesso tempo, la sua celata presenza ha la forza di stimolare un’ulteriore riflessione sulla comunicazione artistica, di cui il codice binario diventa metafora.
Partendo dalla ricerca intorno al codice binario, Giordano Redaelliamplia il suo perimetro di indagine artistica, esplorando le potenzialità insite nell’incontro tra il lessico dell’arte e il codice Braille. Nascono così i lavori multisensoriali e tattili della serie “Braille Code” che l’artista presenta al pubblico, per la prima volta, in questa occasione espositiva. Codice Binario e Codice Braille diventano due facce della stessa medaglia, due aspetti complementari di un unico percorso di ricerca sulla comunicazione artistica come insieme di codici simbolici.
Michele Redaelli è nato a Lecco nel 1985; oggi vive e lavora a Berlino. Ha compiuto gli studi in ambito scientifico laureandosi a Vienna e nel settore economico a Londra, intervallati da un’attività professionale a Maribor in Slovenia. Si è avvicinato al mondo dell’arte fin da piccolo grazie alla passione del padre. Dal confronto con quest’ultimo elabora un linguaggio artistico che celebra il computer, da lui considerata una delle tecnologie più significative nella storia dell’umanità.
Giordano Redaelli vive a Molteno (Lecco) e alterna la propria attività tra la Brianza e Milano. Si è formato a Milano presso la Scuola Grafica Salesiana e la Scuola Superiore d’Arte del Castello dove si è diplomato in grafica pubblicitaria e arti visive. Ha lavorato come impaginatore grafico e successivamente come Art Director della rivista settimanale TV Sorrisi e Canzoni. A Milano ha fondato lo studio grafico Giordano Redaelli e a Giussano una società di comunicazione, Methodus, che opera principalmente nell’ambito dell’arredamento. Dal 1998, l’esperienza acquisita nel settore della grafica e del packaging getta le fondamenta per un’inedita esplorazione nell’arte contemporanea, grazie all’utilizzo delle confezioni di diversi prodotti di consumo. Dal 2009 espone in importanti città in Italia e all’estero. Con il figlio Michele, dal 2016, sviluppa la visualizzazione artistica del codice binario.
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