Sophie Tottie. Material marks (as far as I can reach)
Dal 15 Maggio 2014 al 13 Settembre 2014
Milano
Luogo: Giacomo Guidi Arte Contemporanea
Indirizzo: via Antonio Stoppani 15/c
Orari: da martedì a sabato 11-13.30 / 15-19.30
Telefono per informazioni: +39 02 91477463
E-Mail info: info@giacomoguidi.it
Sito ufficiale: http://www.giacomoguidi.it/
Giovedì 15 maggio inaugura nello spazio milanese di Giacomo Guidi la prima personale italiana dell’artista svedese Sophie Tottie.
Partendo da un interesse per l’astrazione, il disegno e la pittura, dunque per lo spazio della rappresentazione tradizionalmente inteso, l’artista indaga il continuo slittamento delle categorie definitorie dei medium quali pittura, disegno e oggetto, utilizzando un vocabolario fatto di segni, linee incise, dipinte, o disegnate su supporti che variano appunto dalla carta, al metallo, al vetro acrilico, sino all’installazione. I riferimenti al linguaggio astratto e minimale delle avanguardie e delle neoavanguardie, vengono ricontestualizzati dall’artista, mantenendone solo in apparenza la valenza mistica del gesto, il rigore e il pragmatismo spaziale. Nel caso di Tottie lo spazio della rappresentazione diventa una misura fatta di ripetizione dell’esperienza, gesto performativo che esplora il limite e le possibilità del segno, quale dispositivo attraverso il quale si mette in relazione spazio fisico e spazio mentale, la misura ed estensione del proprio corpo con la delimitazione fisica dell’opera.
Ne risultano delle superfici fatte di reiterazione di segni, linee continue o interrotte, spesso simili a tracciati sismografici che raccontano di continue oscillazioni, sedimenti geologici nel processo di perpetuo assestamento del proprio stesso farsi.
La mostra presenta un’ampia selezione del lavoro di Sophie Tottie offrendo la possibilità di esplorare alcune delle direzioni in cui si sviluppa e si articola la ricerca dell’artista. Written language (line drawings), è una serie di grandi disegni in cui il segno fatto di inchiostro India - a volte sottile, a volte spesso - riempie l’intera superficie, portando con sé i fallimenti, le deviazioni e gli errori che diventano essi stessi unico veicolo di rappresentazione. Nelle serie White lines (steel drawings) delle lastre di acciaio inossidabile di varie dimensioni, sono incise e disegnate con linee e forme geometriche che ne forzano i bordi perimetrali. White lines (wubg.tds) è una serie di pitture a olio su carta da disegno, di piccole dimensioni, dove la mescolanza e la variazione dei colori definisce un campo di azione potenziale di infinite variazioni.
Infine White lines (wubg.tds) serie 1, è una serie di dipinti su grandi pannelli di vetro acrilico, in cui il gesto pittorico si unisce alla fisicità scultorea del supporto. Sophie Tottie (Stoccolma - Svezia, 1964), vive e lavora a Berlino e Stoccolma. Dal 1994 ad oggi è stata vincitrice di molti premi e residenze tra i quali I.S.P. – International Studio program, NY; The Elisabeth Foundation, NY; I.A.S.P.I.S., Stoccolma; Berliner Künstlerprogramm des DAAD, Berlino. Il suo lavoro è stato esposto internazionalmente in luoghi quali: MOMA e The Drawing Center, New York; Kiasma, Helsinki; Moderna Museet; Malmö konstmuseum; Gothenburg Art Museum; Vancouver Art Gallery; Museum of Contemporary Art Chicago, Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris, Biennale di Venezia; Castello di Rivoli. E’ presente nelle collezioni istituzionali di MOMA New York, Moderna Museet in Stockholm, Malmö konstmuseum, the Schering Stiftung and Kupferstichkabinett in Berlin. Tottie è stata recentemente nominata professore al Royal Institute of Art di Stoccolma. Precedentemente è stata professore al Malmö Art Academy e alla Lund University, nonché docente ospite all’Università di Harvard.
Partendo da un interesse per l’astrazione, il disegno e la pittura, dunque per lo spazio della rappresentazione tradizionalmente inteso, l’artista indaga il continuo slittamento delle categorie definitorie dei medium quali pittura, disegno e oggetto, utilizzando un vocabolario fatto di segni, linee incise, dipinte, o disegnate su supporti che variano appunto dalla carta, al metallo, al vetro acrilico, sino all’installazione. I riferimenti al linguaggio astratto e minimale delle avanguardie e delle neoavanguardie, vengono ricontestualizzati dall’artista, mantenendone solo in apparenza la valenza mistica del gesto, il rigore e il pragmatismo spaziale. Nel caso di Tottie lo spazio della rappresentazione diventa una misura fatta di ripetizione dell’esperienza, gesto performativo che esplora il limite e le possibilità del segno, quale dispositivo attraverso il quale si mette in relazione spazio fisico e spazio mentale, la misura ed estensione del proprio corpo con la delimitazione fisica dell’opera.
Ne risultano delle superfici fatte di reiterazione di segni, linee continue o interrotte, spesso simili a tracciati sismografici che raccontano di continue oscillazioni, sedimenti geologici nel processo di perpetuo assestamento del proprio stesso farsi.
La mostra presenta un’ampia selezione del lavoro di Sophie Tottie offrendo la possibilità di esplorare alcune delle direzioni in cui si sviluppa e si articola la ricerca dell’artista. Written language (line drawings), è una serie di grandi disegni in cui il segno fatto di inchiostro India - a volte sottile, a volte spesso - riempie l’intera superficie, portando con sé i fallimenti, le deviazioni e gli errori che diventano essi stessi unico veicolo di rappresentazione. Nelle serie White lines (steel drawings) delle lastre di acciaio inossidabile di varie dimensioni, sono incise e disegnate con linee e forme geometriche che ne forzano i bordi perimetrali. White lines (wubg.tds) è una serie di pitture a olio su carta da disegno, di piccole dimensioni, dove la mescolanza e la variazione dei colori definisce un campo di azione potenziale di infinite variazioni.
Infine White lines (wubg.tds) serie 1, è una serie di dipinti su grandi pannelli di vetro acrilico, in cui il gesto pittorico si unisce alla fisicità scultorea del supporto. Sophie Tottie (Stoccolma - Svezia, 1964), vive e lavora a Berlino e Stoccolma. Dal 1994 ad oggi è stata vincitrice di molti premi e residenze tra i quali I.S.P. – International Studio program, NY; The Elisabeth Foundation, NY; I.A.S.P.I.S., Stoccolma; Berliner Künstlerprogramm des DAAD, Berlino. Il suo lavoro è stato esposto internazionalmente in luoghi quali: MOMA e The Drawing Center, New York; Kiasma, Helsinki; Moderna Museet; Malmö konstmuseum; Gothenburg Art Museum; Vancouver Art Gallery; Museum of Contemporary Art Chicago, Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris, Biennale di Venezia; Castello di Rivoli. E’ presente nelle collezioni istituzionali di MOMA New York, Moderna Museet in Stockholm, Malmö konstmuseum, the Schering Stiftung and Kupferstichkabinett in Berlin. Tottie è stata recentemente nominata professore al Royal Institute of Art di Stoccolma. Precedentemente è stata professore al Malmö Art Academy e alla Lund University, nonché docente ospite all’Università di Harvard.
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