Una scrittura sconcertante. Arnaldo Pomodoro. Opere 1954-1960
Dal 10 Aprile 2013 al 30 Giugno 2013
Milano
Luogo: Fondazione Arnaldo Pomodoro
Indirizzo: via Vigevano 9
Orari: da mercoledì a venerdì 16-19
Curatori: Flaminio Gualdoni
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 02 89075394
E-Mail info: info@fondazionearnaldopomodoro.it
Sito ufficiale: http://www.fondazionearnaldopomodoro.it
Martedì 9 aprile 2013, la Fondazione Arnaldo Pomodoro inaugurerà la sua nuova sede di Milano, in via Vigevano 9.
Il primo evento ospitato nella struttura, adiacente agli archivi della Fondazione e allo studio dell’artista, sarà la mostra “Una scrittura sconcertante”. Arnaldo Pomodoro. Opere 1954-1960, in programma dal 10 aprile al 30 giugno 2013.
L’esposizione, curata da Flaminio Gualdoni, documenterà la prima stagione creativa di Arnaldo Pomodoro, attraverso ventotto rilievi in piombo, argento, bronzo e alcuni disegni.
Trasferitosi a Milano nel 1954, l’artista inizia a tessere le sue trame segniche in rilievo creando situazioni visive al limite tra bidimensione e tridimensione.
L’influenza intellettuale di Klee, che si definiva “astratto con qualche ricordo”, si avverte nel passo lirico e nella filigrana naturale tipici di Pomodoro di quel tempo, esplicitati da titoli in cui si dice di “orizzonte”, “situazione vegetale”, “estensione vegetale”, “paesaggio”. Questo è il percorso che lo conduce alla consapevolezza del segno astratto come cellula plastica, caratteristico di tutta la sua straordinaria vicenda successiva.
Accompagna la rassegna il primo numero dei Quaderni della Fondazione.
A questa iniziativa seguirà, dopo l’estate, una mostra dedicata a Enrico Baj che ne analizzerà non solo il ruolo primario nel dibattito artistico degli anni ’50 e ’60, che lo vede fondare il Movimento nucleare, concepire riviste come “Il Gesto” e redigere manifesti cruciali come Contro lo stile, ma anche porsi come interlocutore attivo, in particolare tramite i rapporti con Edouard Jaguer e il gruppo “Phases”, della grande avanguardia internazionale, da Marcel Duchamp a Man Ray, da Asger Jorn a Guy Debord.
Collocata nei pressi della Darsena dei Navigli, la Fondazione Arnaldo Pomodoro agirà come vero e proprio centro culturale, proponendo mostre, incontri, conferenze, presentazioni di libri, concerti.
La vicinanza tra gli ambienti configura un polo artistico di grande suggestione, che tra i corti
Il primo evento ospitato nella struttura, adiacente agli archivi della Fondazione e allo studio dell’artista, sarà la mostra “Una scrittura sconcertante”. Arnaldo Pomodoro. Opere 1954-1960, in programma dal 10 aprile al 30 giugno 2013.
L’esposizione, curata da Flaminio Gualdoni, documenterà la prima stagione creativa di Arnaldo Pomodoro, attraverso ventotto rilievi in piombo, argento, bronzo e alcuni disegni.
Trasferitosi a Milano nel 1954, l’artista inizia a tessere le sue trame segniche in rilievo creando situazioni visive al limite tra bidimensione e tridimensione.
L’influenza intellettuale di Klee, che si definiva “astratto con qualche ricordo”, si avverte nel passo lirico e nella filigrana naturale tipici di Pomodoro di quel tempo, esplicitati da titoli in cui si dice di “orizzonte”, “situazione vegetale”, “estensione vegetale”, “paesaggio”. Questo è il percorso che lo conduce alla consapevolezza del segno astratto come cellula plastica, caratteristico di tutta la sua straordinaria vicenda successiva.
Accompagna la rassegna il primo numero dei Quaderni della Fondazione.
A questa iniziativa seguirà, dopo l’estate, una mostra dedicata a Enrico Baj che ne analizzerà non solo il ruolo primario nel dibattito artistico degli anni ’50 e ’60, che lo vede fondare il Movimento nucleare, concepire riviste come “Il Gesto” e redigere manifesti cruciali come Contro lo stile, ma anche porsi come interlocutore attivo, in particolare tramite i rapporti con Edouard Jaguer e il gruppo “Phases”, della grande avanguardia internazionale, da Marcel Duchamp a Man Ray, da Asger Jorn a Guy Debord.
Collocata nei pressi della Darsena dei Navigli, la Fondazione Arnaldo Pomodoro agirà come vero e proprio centro culturale, proponendo mostre, incontri, conferenze, presentazioni di libri, concerti.
La vicinanza tra gli ambienti configura un polo artistico di grande suggestione, che tra i corti
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