Urban Art Renaissance
Dal 12 Agosto 2015 al 23 Settembre 2015
Milano
Luogo: Fabbrica del Vapore
Indirizzo: via Procaccini 4
Orari: da mercoledì a domenica 11- 20
Curatori: Nicolas Ballario
Enti promotori:
- Comune di Milano
Costo del biglietto: intero € 8, ridotto € 5
E-Mail info: sabrina.viotti@mnitalia.com
Sito ufficiale: http://www.facebook.com/UrbanArtRenaissance
Apre a Milano una delle più prestigiose mostre di street art realizzate in Italia: Urban Art Renaissance (#UAR), nell’ambito del calendario di ExpoinCittà e in collaborazione con il Comune di Milano, è un progetto che mira a rimettere l’uomo al centro e vuole far riflettere su un aspetto fondamentale del nostro tempo, ovvero la necessità di un nuovo Rinascimento. L’urban art ha, infatti, dimostrato che l’arte è la più alta forma di comunicazione, e la sua influenza può essere oggi il volano di un messaggio che invita a un nuovo Rinascimento.
Urban Art Renaissance (#UAR) sarà aperta dal 12 agosto fino al 23 settembre, ospitata in Fabbrica del Vapore, centro culturale della promozione e della creatività giovanile, nello spazio ex-locale Cisterne, un spazio su due piani, recente recupero industriale caratterizzato da ampie vetrate e da una balconata interna.
L’esposizione della Fabbrica del Vapore, con un allestimento suggestivo e di grande impatto, vuole offrire un codice per poter identificare l’idioma insito nell’Urban Art, soffermandosi sul comun denominatore tra artisti che provengono da vari luoghi del mondo e hanno scelto forme d’espressione tra le più varie.
"In ognuno di questi artisti si può trovare un invito a rimettere al centro l'essere umano. – dichiara Nicola Ballario, curatore della mostra - Ognuno di loro lo fa attraverso riferimenti tra i più diversi e disparati, a volte addirittura opposti: da C215, francese che propone opere fortemente teatrali che rimandano palesemente a Caravaggio, fino a D-Face, i cui rimandi sono da ricercare nei padri della Pop Art; oppure le critiche sociali di Pixel Pancho attraverso i suoi robot, e quelle di Etnik, che sceglie di edulcorare l'omologazione urbana per denunciarla o Hopnn che "rimprovera" il moderno sistema consumistico; e ancora le linee ondulate di 2501, che sottolineano il nomadismo culturale dell'artista, o quelle geometriche di No Curves; ironici, anche se con linguaggio molto differente, The London Police e Laurina Paperina, iconici i primi e fumettistica la seconda; poi due tra i più importanti e produttivi street artist australini: Reka, che predilige l'emotività con un fare quasi espressionista, e Rone, che ammicca a Todorov e al suo "la bellezza salverà il mondo; particolarmente significativa anche l'opera di Millo, autore che umanizza i contesti urbani".
Dal 3 settembre la mostra si amplierà con le opere create dagli street artist studenti dell’Accademia di Brera.
Un’occasione unica anche per il panorama di artisti coinvolti, scelti per la loro differenza di linguaggio, grazie alla curatela di Nicolas Ballario, all’advisor di StolenSpace Gallery di Londra e al supporto di Fondazione AEM e Gruppo A2A.
“L’arte è la combinazione di intuizione, passione ed energia creativa – commenta il Presidente della Fondazione Aem Alberto Martinelli - valori in cui Fondazione Aem e A2A si riconoscono pienamente, esprimendoli in servizio ai cittadini e in sostegno a iniziative culturali di qualità come questa. Abbiamo quindi aderito con convinzione e partecipazione al progetto Urban Art Renaissance, promosso dall’amministrazione comunale di Milano, perché pensiamo di poter contribuire anche in questo modo al benessere dei milanesi e a valorizzare contemporaneamente i talenti dell’arte urbana”.
I nomi della scena internazionale dell’Urban Art che nel corso degli anni si sono distinti, seppur con approcci molto diversi, per la forza del messaggio contenuto nei loro muri. Ognuno di questi artisti porta con sé un bagaglio di talento e di valori fortissimi: 2501 (Italia), C215 (Francia), D*Face (Gran Bretagna), Etnik (Italia), Hopnn (Italia), Laurina Paperina (Italia), Millo (Italia), No Curves (Italia), Pixel Pancho (Italia), Reka (Germania - Australia), Rone (Australia), The London Police (Olanda).
Urban Art Renaissance sarà anche artefice di una rivalutazione e rivitalizzazione artistica del territorio urbano con una grande mostra a cielo aperto che animerà la città in due momenti di live performance.
Dal 10 al 20 settembre “Energy Box” #energybox2015, iniziativa di A2A e Fondazione Aem, ideata da Atomo Tinelli, dipendente di A2A e urban artist di fama, prevede che 50 artisti selezionati da Atomo stesso e dallo storico e critico d’arte Flavio Caroli eseguano i loro live painting su 150 centraline semaforiche, tele virtuali individuate intorno all’area in cui saranno sviluppate le attività creative di Urban Art Renaissance.
Dal 13 al 23 settembre a grandi nomi riconosciuti a livello internazionale verrà affidato il compito di usare l’arte come strumento d’azione intellettuale, come mezzo per sancire un nuovo umanesimo. Varie discipline al centro della società moderna - Architettura, Moda, Design, Musica, Cinema, Letteratura, Tecnologia, Economia, Filosofia e molte altre - verranno trattate dagli artisti invitati a realizzare un live painting, in diversi luoghi significativi per la città. Alcune importantissime personalità del mondo intellettuale italiano si trasformeranno in curatori e avranno il compito di stendere una traccia che servirà all’artista per la creazione di un muro in Città. Ad inaugurare la serie The London Police a Brera dal 29 al 31 agosto.
L’intero progetto gode di una media partnership d’eccezione: Rolling Stone Italia, magazine sempre attento all’arte, con il quale verranno sviluppati anche eventi e iniziative collaterali.
Urban Art Renaissance (#UAR) sarà aperta dal 12 agosto fino al 23 settembre, ospitata in Fabbrica del Vapore, centro culturale della promozione e della creatività giovanile, nello spazio ex-locale Cisterne, un spazio su due piani, recente recupero industriale caratterizzato da ampie vetrate e da una balconata interna.
L’esposizione della Fabbrica del Vapore, con un allestimento suggestivo e di grande impatto, vuole offrire un codice per poter identificare l’idioma insito nell’Urban Art, soffermandosi sul comun denominatore tra artisti che provengono da vari luoghi del mondo e hanno scelto forme d’espressione tra le più varie.
"In ognuno di questi artisti si può trovare un invito a rimettere al centro l'essere umano. – dichiara Nicola Ballario, curatore della mostra - Ognuno di loro lo fa attraverso riferimenti tra i più diversi e disparati, a volte addirittura opposti: da C215, francese che propone opere fortemente teatrali che rimandano palesemente a Caravaggio, fino a D-Face, i cui rimandi sono da ricercare nei padri della Pop Art; oppure le critiche sociali di Pixel Pancho attraverso i suoi robot, e quelle di Etnik, che sceglie di edulcorare l'omologazione urbana per denunciarla o Hopnn che "rimprovera" il moderno sistema consumistico; e ancora le linee ondulate di 2501, che sottolineano il nomadismo culturale dell'artista, o quelle geometriche di No Curves; ironici, anche se con linguaggio molto differente, The London Police e Laurina Paperina, iconici i primi e fumettistica la seconda; poi due tra i più importanti e produttivi street artist australini: Reka, che predilige l'emotività con un fare quasi espressionista, e Rone, che ammicca a Todorov e al suo "la bellezza salverà il mondo; particolarmente significativa anche l'opera di Millo, autore che umanizza i contesti urbani".
Dal 3 settembre la mostra si amplierà con le opere create dagli street artist studenti dell’Accademia di Brera.
Un’occasione unica anche per il panorama di artisti coinvolti, scelti per la loro differenza di linguaggio, grazie alla curatela di Nicolas Ballario, all’advisor di StolenSpace Gallery di Londra e al supporto di Fondazione AEM e Gruppo A2A.
“L’arte è la combinazione di intuizione, passione ed energia creativa – commenta il Presidente della Fondazione Aem Alberto Martinelli - valori in cui Fondazione Aem e A2A si riconoscono pienamente, esprimendoli in servizio ai cittadini e in sostegno a iniziative culturali di qualità come questa. Abbiamo quindi aderito con convinzione e partecipazione al progetto Urban Art Renaissance, promosso dall’amministrazione comunale di Milano, perché pensiamo di poter contribuire anche in questo modo al benessere dei milanesi e a valorizzare contemporaneamente i talenti dell’arte urbana”.
I nomi della scena internazionale dell’Urban Art che nel corso degli anni si sono distinti, seppur con approcci molto diversi, per la forza del messaggio contenuto nei loro muri. Ognuno di questi artisti porta con sé un bagaglio di talento e di valori fortissimi: 2501 (Italia), C215 (Francia), D*Face (Gran Bretagna), Etnik (Italia), Hopnn (Italia), Laurina Paperina (Italia), Millo (Italia), No Curves (Italia), Pixel Pancho (Italia), Reka (Germania - Australia), Rone (Australia), The London Police (Olanda).
Urban Art Renaissance sarà anche artefice di una rivalutazione e rivitalizzazione artistica del territorio urbano con una grande mostra a cielo aperto che animerà la città in due momenti di live performance.
Dal 10 al 20 settembre “Energy Box” #energybox2015, iniziativa di A2A e Fondazione Aem, ideata da Atomo Tinelli, dipendente di A2A e urban artist di fama, prevede che 50 artisti selezionati da Atomo stesso e dallo storico e critico d’arte Flavio Caroli eseguano i loro live painting su 150 centraline semaforiche, tele virtuali individuate intorno all’area in cui saranno sviluppate le attività creative di Urban Art Renaissance.
Dal 13 al 23 settembre a grandi nomi riconosciuti a livello internazionale verrà affidato il compito di usare l’arte come strumento d’azione intellettuale, come mezzo per sancire un nuovo umanesimo. Varie discipline al centro della società moderna - Architettura, Moda, Design, Musica, Cinema, Letteratura, Tecnologia, Economia, Filosofia e molte altre - verranno trattate dagli artisti invitati a realizzare un live painting, in diversi luoghi significativi per la città. Alcune importantissime personalità del mondo intellettuale italiano si trasformeranno in curatori e avranno il compito di stendere una traccia che servirà all’artista per la creazione di un muro in Città. Ad inaugurare la serie The London Police a Brera dal 29 al 31 agosto.
L’intero progetto gode di una media partnership d’eccezione: Rolling Stone Italia, magazine sempre attento all’arte, con il quale verranno sviluppati anche eventi e iniziative collaterali.
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