You will find me if you want me in the garden
Dal 08 Luglio 2022 al 02 Ottobre 2022
Milano
Luogo: Fabbrica del Vapore
Indirizzo: Via Procaccini 4
Curatori: Marta Bianchi, Laura Marcolini, Maria Paola Zedda
Telefono per informazioni: +39 02 666 69080
E-Mail info: careof@careof.org
Sito ufficiale: http://www.careof.org
Comune di Milano e i Laboratori di Fabbrica del Vapore presentano "You will find me if you want me in the garden” di Ariella Vidach-AiEP, Careof, Fattoria Vittadini, mdi ensemble, Studio Azzurro.
"You will find me if you want me in the garden” è una mostra concepita per gli spazi di Cattedrale, edificio emblematico di Fabbrica del Vapore ripensato per l’occasione come giardino interspecie. Testimone delle forme dell’abitare il presente, il progetto trasforma la Cattedrale in un ambiente dove video, corpi, dispositivi interattivi, installazioni sonore, nuovi media, restituiscono la complessità del mondo attuale, la necessità di immaginare nuove prospettive di coesistenza, nuove soggettività e alleanze, amplificando la riflessione sui temi che riguardano la democrazia, le pratiche di resistenza, e la definizione di spazio e di corpo, oggi alla soglia con il virtuale.
Il titolo prende ispirazione da un brano del gruppo industrial Einsturzende Neubauten che da sempre ha sviluppato una riflessione sul rapporto tra uomo, tecnologie e dimensione poetica. Il giardino diviene in Fabbrica del Vapore metafora della scoperta del lavoro invisibile ma costante che si nasconde nella creazione artistica e invito ad alimentare un percorso multiforme in continua evoluzione.
La mostra è concepita come un formato espanso: non solo un percorso espositivo, ma un habitat transumano, un paesaggio di transizione dove si pratica un incontro permanente e pervadente tra dentro e fuori, tra organico e inorganico, tra corpi e tecnologia. Un luogo attraversabile dalla comunità, da simposi, incontri, performance.
All'interno dello spazio espositivo, i tre grandi paracadute rovesciati de "Il soffio sull’angelo” di Studio Azzurro galleggiano, popolati di figure che reagiscono al soffio dei visitatori. Sotto questo scenario di corpi sensibili elettronici, si muovono nei giorni di inaugurazione i performer del progetto ”10 giardini da non perdere” di Ariella Vidach-AiEP , in dialogo con "XI Giardino” e il "VIDEOGIARDINO Antologico”, selezione di opere di video danza dal 1987 al 2013 a cura di Claudio Prati e Ariella Vidach.
Nella navata centrale sono presentati i video legati alla relazione tra tecnologia, corpi e democrazia proposti da Careof, che, a partire dal proprio Archivio, mostra opere di Francesco Bertocco, Fatima Bianchi, Elisa Caldana, Daniele Costa, Irene Dionisio, Elisabetta Falanga, Roberto Fassone, Giovanni Giaretta, Miriam Gili, Mati Jhurry, Jacopo Miliani, Alessandro Sambini, Elisa Strinna, Natalia Trejbalova, selezionate da Alessandro Nassiri Tabibzadeh. In mostra, nella navata laterale, anche i lavori di Alina Akhaminova, Vanessa Biffi, Francesco Canali, Chiara Fabian, Giovanni Lo Castro, Fiorella Minnucci, Enrico Pozzobon, Raff Villani, Dario Simone Sidoti, Zeyu Wang - studentesse e studenti del Biennio di Net Art della Scuola di Nuove Tecnologie di Accademia di Belle Arti di Brera - frutto del workshop condotto da Francesco D’Abbraccio / Lorem per "Il corpo disseminato”, a cura di Matteo Cremonesi e Claudia D’Alonzo, in collaborazione con Lucrezia Cippitelli.
Completano il progetto i corpi cavi, di creta, dell’installazione sonora di mdi ensemble Omaggio ad Alvin Lucier, grande protagonista della scena sperimentale, recentemente scomparso, e la mostra fotografica FeMale di Fragile Artists proposta da Fattoria Vittadini, che cattura in alcuni scatti il dialogo costante tra i concetti di maschile e femminile, dando vita nei giorni dell’inaugurazione a una installazione-performance in cui i ritratti vengono abitati e animati da corpi.
Durante i giorni dell’inaugurazione sono inoltre previsti due interventi in collaborazione con gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Brera, sotto la supervisione di Ariella Vidach: FALLIMENTOGRANDE - Notte Santa, 2022 e Tactile Eyes di Elena Fontana.
Il percorso, a cura di Marta Bianchi, Laura Marcolini, Maria Paola Zedda, nasce dalla specificità dello spazio e dialoga con il più ampio programma della rassegna "Vapore d’estate”, creando continuità con il Piazzale e facendo di Cattedrale uno spazio poroso e permeabile con quanto si sviluppa all’esterno e nelle sedi dei laboratori. Si innesta, infatti, nel progetto anche il contributo di Viafarini con la performance "Jerusalem Delivered” di Pól McLernon che, a partire dalle idee di Finnegans Wake e John Cage e dalla installazione-happening "Empty Words” che Cage presentò nel 1977 a Milano, mira alla Demilitarizzazione del Linguaggio.
"You will find me if you want me in the garden” è presentata all’interno del palinsesto Milano è Viva e nell’ambito della III edizione di "Vapore d’estate”, programmazione estiva condivisa dalle realtà attualmente residenti in via Procaccini 4, coadiuvate e sostenute nella realizzazione dal Comune di Milano nell’ambito del progetto Spazi al Talento. Sino al 9 ottobre 2022, "Vapore d’estate” abiterà diversi spazi di Fabbrica del Vapore, snodandosi tra concerti, proiezioni, spettacoli e performance, mostre e attività dedicate al pubblico più giovane.
"You will find me if you want me in the garden” è una mostra concepita per gli spazi di Cattedrale, edificio emblematico di Fabbrica del Vapore ripensato per l’occasione come giardino interspecie. Testimone delle forme dell’abitare il presente, il progetto trasforma la Cattedrale in un ambiente dove video, corpi, dispositivi interattivi, installazioni sonore, nuovi media, restituiscono la complessità del mondo attuale, la necessità di immaginare nuove prospettive di coesistenza, nuove soggettività e alleanze, amplificando la riflessione sui temi che riguardano la democrazia, le pratiche di resistenza, e la definizione di spazio e di corpo, oggi alla soglia con il virtuale.
Il titolo prende ispirazione da un brano del gruppo industrial Einsturzende Neubauten che da sempre ha sviluppato una riflessione sul rapporto tra uomo, tecnologie e dimensione poetica. Il giardino diviene in Fabbrica del Vapore metafora della scoperta del lavoro invisibile ma costante che si nasconde nella creazione artistica e invito ad alimentare un percorso multiforme in continua evoluzione.
La mostra è concepita come un formato espanso: non solo un percorso espositivo, ma un habitat transumano, un paesaggio di transizione dove si pratica un incontro permanente e pervadente tra dentro e fuori, tra organico e inorganico, tra corpi e tecnologia. Un luogo attraversabile dalla comunità, da simposi, incontri, performance.
All'interno dello spazio espositivo, i tre grandi paracadute rovesciati de "Il soffio sull’angelo” di Studio Azzurro galleggiano, popolati di figure che reagiscono al soffio dei visitatori. Sotto questo scenario di corpi sensibili elettronici, si muovono nei giorni di inaugurazione i performer del progetto ”10 giardini da non perdere” di Ariella Vidach-AiEP , in dialogo con "XI Giardino” e il "VIDEOGIARDINO Antologico”, selezione di opere di video danza dal 1987 al 2013 a cura di Claudio Prati e Ariella Vidach.
Nella navata centrale sono presentati i video legati alla relazione tra tecnologia, corpi e democrazia proposti da Careof, che, a partire dal proprio Archivio, mostra opere di Francesco Bertocco, Fatima Bianchi, Elisa Caldana, Daniele Costa, Irene Dionisio, Elisabetta Falanga, Roberto Fassone, Giovanni Giaretta, Miriam Gili, Mati Jhurry, Jacopo Miliani, Alessandro Sambini, Elisa Strinna, Natalia Trejbalova, selezionate da Alessandro Nassiri Tabibzadeh. In mostra, nella navata laterale, anche i lavori di Alina Akhaminova, Vanessa Biffi, Francesco Canali, Chiara Fabian, Giovanni Lo Castro, Fiorella Minnucci, Enrico Pozzobon, Raff Villani, Dario Simone Sidoti, Zeyu Wang - studentesse e studenti del Biennio di Net Art della Scuola di Nuove Tecnologie di Accademia di Belle Arti di Brera - frutto del workshop condotto da Francesco D’Abbraccio / Lorem per "Il corpo disseminato”, a cura di Matteo Cremonesi e Claudia D’Alonzo, in collaborazione con Lucrezia Cippitelli.
Completano il progetto i corpi cavi, di creta, dell’installazione sonora di mdi ensemble Omaggio ad Alvin Lucier, grande protagonista della scena sperimentale, recentemente scomparso, e la mostra fotografica FeMale di Fragile Artists proposta da Fattoria Vittadini, che cattura in alcuni scatti il dialogo costante tra i concetti di maschile e femminile, dando vita nei giorni dell’inaugurazione a una installazione-performance in cui i ritratti vengono abitati e animati da corpi.
Durante i giorni dell’inaugurazione sono inoltre previsti due interventi in collaborazione con gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Brera, sotto la supervisione di Ariella Vidach: FALLIMENTOGRANDE - Notte Santa, 2022 e Tactile Eyes di Elena Fontana.
Il percorso, a cura di Marta Bianchi, Laura Marcolini, Maria Paola Zedda, nasce dalla specificità dello spazio e dialoga con il più ampio programma della rassegna "Vapore d’estate”, creando continuità con il Piazzale e facendo di Cattedrale uno spazio poroso e permeabile con quanto si sviluppa all’esterno e nelle sedi dei laboratori. Si innesta, infatti, nel progetto anche il contributo di Viafarini con la performance "Jerusalem Delivered” di Pól McLernon che, a partire dalle idee di Finnegans Wake e John Cage e dalla installazione-happening "Empty Words” che Cage presentò nel 1977 a Milano, mira alla Demilitarizzazione del Linguaggio.
"You will find me if you want me in the garden” è presentata all’interno del palinsesto Milano è Viva e nell’ambito della III edizione di "Vapore d’estate”, programmazione estiva condivisa dalle realtà attualmente residenti in via Procaccini 4, coadiuvate e sostenute nella realizzazione dal Comune di Milano nell’ambito del progetto Spazi al Talento. Sino al 9 ottobre 2022, "Vapore d’estate” abiterà diversi spazi di Fabbrica del Vapore, snodandosi tra concerti, proiezioni, spettacoli e performance, mostre e attività dedicate al pubblico più giovane.
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