Effimera.Relazioni disarmoniche
Dal 03 Aprile 2016 al 22 Maggio 2016
Modena
Luogo: Spazio MATA
Indirizzo: via della Manifattura dei Tabacchi 83
Curatori: Fulvio Chimento, Luca Panaro
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 059 4270657
E-Mail info: mata@comune.modena.it
Sito ufficiale: http://www.mata.modena.it
Dal 2 aprile al 22 maggio 2016 il MATA, nuovo spazio a Modena dedicato alla cultura contemporanea, ospita la mostra EFFIMERA – Relazioni disarmonichea cura di Fulvio Chimento e Luca Panaro, che propone opere di Eva e Franco Mattes (1976), Carlo Zanni (1975) e Diego Zuelli (1979); l’inaugurazione è prevista il 2 aprile alle ore 18 alla presenza degli artisti. La mostra, a ingresso libero, è organizzata in collaborazione con la Galleria civica.
Il momento espositivo si svolge in contemporanea a PLAY, consolidata occasione di incontro dedicata al gioco che si svolge presso la Fiera di Modena (2-3 aprile). Sono previsti momenti di contatto e collaborazione con “Play and The City”, cartellone di appuntamenti che coinvolgono nello specifico il centro storico della città. Al termine dell’inaugurazione, alle 20.30, EFFIMERA diverrà scenografia di un gioco di ruolo legato alla fantascienza.
EFFIMERA è una mostra dal taglio sperimentale che concentra il proprio interesse su artisti italiani nati negli anni Settanta che utilizzano un apparato tecnologico fortemente innovativo, e che negli ultimi anni hanno fatto risuonare l’eco della loro arte anche al fuori dei confini nazionali. L’evento espositivo costituisce un focus sulle nuove tendenze artistiche in relazione ai “Nuovi Media”, ovvero i mezzi di comunicazione di massa che si sono sviluppati in seguito al forte potenziamento dell’informatica. Siamo dunque pienamente nel campo di fenomeni creativi legati al web e alla net art. EFFIMERA si propone come momento di crescita e di aggregazione a livello nazionale intorno a temi di pubblico interesse e di forte attualità in relazione ad aspetti che riguardano principalmente: arte, tecnologia e comunicazione. I lavori degli artisti di ultima generazione, infatti, si caratterizzano sempre più per una spiccata componente effimera legata all’immagine che rispecchia l’epoca nella quale viviamo. Il nome della mostra si ispira anche a quello della specie animale che ha vita più breve sulla terra, l’Ephemera, infatti, è un piccolo insetto acquatico (simile a una libellula) la cui esistenza dura all’incirca un’ora e mezza.
L’arte è specchio e conseguenza di ogni “aggiornamento” del presente, in mostra, dunque, non sono presenti oggetti materiali percepibili come opere in quanto manufatti artistici o artigianali, e al tempo stesso siamo lontani anche da quell’ossessione del ready made che ha dominato l’arte occidentale per oltre cento anni. EFFIMERA ospita opere immateriali, la cui presenza in mostra è solo uno dei modi possibili di fruizione, opere che vivono anche sul web, o che da esso prendono ispirazione, o che si trasformano in tempo reale a seconda delle infinite connessioni e possibilità di scambio offerte dall’interattività; lo spazio del MATA diviene quindi una potenziale appendice della vita virtuale del visitatore.
Il sottotitolo “Relazioni disarmoniche” è riferito al rapporto diretto tra la fruizione dell’opera e lo spettatore. La lettura dell’opera, infatti, non è sempre frutto di un insieme coerente di dati e di sensazioni percettive, ma è spesso una condensazione di significati contraddittori e dissonanti. Per comprendere i lavori degli artisti bisogna rintracciare le relazioni che coinvolgono le singole componenti dell’opera con il suo intero corpo. Bisogna superarsi per “vedere attraverso”, indagare il campo del non detto, della comunicazione invisibile, dei vuoti e delle distanze cognitive.
Tra i principali obiettivi di EFFIMERA vi è quello di fornire degli strumenti per comprendere e codificare dinamiche collettive e voyeuristiche innescate dalla rete. Gli artisti in mostra padroneggiano gli strumenti tecnologici che ogni giorno utilizziamo inconsapevolmente quando usiamo uno smartphone, un tablet, una webcam, o programmi di grafica o montaggio in dotazione su qualsiasi pc.
Incontro con l’artista
Per approfondire i temi proposti da Effimera i curatori Fulvio Chimento e Luca Panaro moderano tre incontri per conoscere da vicino gli artisti in mostra, questi saranno affiancati da critici esperti del settore artistico dei new media. Il MATA diviene lo scenario di un confronto che permette di scoprire la mostra e di partecipare a un dibattito culturale incentrato sui temi: arte, tecnologia e potenzialità del web.
Incontri
Sabato 16 aprile 2016 ore 18
Dalle avanguardie a Youtube
Intervengono Diego Zuelli, artista che lavora con gli strumenti del video e della computergrafica dai primi anni del Duemila, Guido Bartorelli, ricercatore di Storia dell’arte contemporanea all’Università di Padova, e autore del libro Studi sull’immagine in movimento (Cleup edizioni, Padova 2015): undici saggi brevi che analizzano alcuni capolavori dell’arte contemporanea, distanti tra loro ma accomunati dal fatto di conferire movimento all’immagine.
Sabato 30 aprile 2016 ore 18
Arte e New Media, presentazione del catalogo EFFIMERA - Relazioni disarmoniche (APM Edizioni, Carpi, 2016)
Intervengono Carlo Zanni, artista che sperimenta nuove forme di arte contraddistinte dall’utilizzo di dati prelevati in tempo reale dalla rete, dando vita a progetti basati sul passare del tempo e in continua trasformazione, Marco Mancuso, critico e curatore nel campo delle tecnologie digitali, fondatore e direttore della rivista on-line Digicult, insegna “Tecniche dei nuovi media integrati” alla NABA di Milano. Con la Digicult Agency ha curato numerose mostre, tavole rotonde, meeting ed eventi legati ai nuovi media.
Venerdì 13 maggio ore 18
Performance e confini fisici del web
Eva e Franco Mattes (1976) dialogano in video conferenza da New York con Fulvio Chimento, Luca Panaro, e il pubblico del MATA. Il medium di Eva e Franco Mattes consiste in una combinazione di Internet, video e performance. La loro ricerca esplora le questioni etiche e morali che sorgono quando le persone interagiscono a distanza, in particolare attraverso i social media.
Il 21 maggio in occasione della Notte europea dei musei visita guidata dai curatori della mostra con due appuntamenti alle ore 19.30 e alle 21.30.
Eva e Franco Mattes (1976) sono un duo artistico che lavora a New York. Il loro medium è una combinazione di Internet, video e performance. La loro ricerca esplora le questioni etiche e morali che sorgono quando le persone interagiscono a distanza, in particolare attraverso i social media. Tra le mostre personali ricordiamo: Essex Flowers, New York; Postmasters Gallery, New York; Carroll / Fletcher, London; Site, Sheffield; PNCA, Portland; Plugin, Basilea.
Carlo Zanni (1975) dalla fine degli anni Novanta sperimenta nuove forme di arte contemporanea, spesso contraddistinte dall’utilizzo di dati prelevati in tempo reale dalla rete, dando vita a progetti basati sul passare del tempo e in continua trasformazione. Ha esposto in vari musei e gallerie tra cui MoMA/P.S.1 New York; MAXXI Roma; ICA Londra; Marsèlleria Milano; Arts Santa Mònica Barcellona.
Diego Zuelli (1979) lavora con gli strumenti del video e della computergrafica dai primi anni del Duemila. È docente di animazione digitale e di computergrafica 3d per istituzioni private e per l'Accademia di Belle Arti di Brera. I progetti artistici oltre a vari screening in Italia e in Europa dei suoi video, comprendono un progetto speciale del 2015 per Contemporary Locus di Bergamo e la personale del 2013 presso Interno4 a Bologna.
Orari
dal giovedì alla domenica 11-13 / 16-19.30
2 e 3 aprile 11.00-19.30 (Play festival del gioco)
21 maggio 11.00-13.00/16.00-24.00 (Notte europea dei musei)
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