Gabriele Basilico nelle Collezione della Galleria Civica di Modena
![Gabriele Basilico, Dancing in Emilia, 1978 Gabriele Basilico, Dancing in Emilia, 1978](http://www.arte.it/foto/600x450/ee/17855-basilico.jpg)
© Gabriele Basilico | Gabriele Basilico, Dancing in Emilia, 1978
Dal 24 Novembre 2013 al 26 Gennaio 2014
Modena
Luogo: Galleria Civica
Indirizzo: corso Canalgrande 103
Orari: da mercoledì a venerdì 10.30-13/ 15-18; sabato, domenica e festivi 10.30-19
Curatori: Silvia Ferrari
Enti promotori:
- Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 059 2032883
E-Mail info: galcivmo@comune.modena.it
Sito ufficiale: http://www.galleriacivicadimodena.it/
La Galleria civica di Modena inaugura sabato 23 novembre alle 17.30 la mostra "Gabriele Basilico nella collezione della Galleria civica di Modena". Curata da Silvia Ferrari, promossa e organizzata dalla Galleria civica di Modena e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena con il sostegno dell'Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna, la mostra è realizzata in collaborazione con Giovanna Calvenzi.
Fra piste da ballo e periferie urbane, scorci di architetture e aree industriali dismesse, si distende un racconto per immagini – circa una novantina – di luoghi indagati dal celebre fotografo milanese, uno dei più noti interpreti della fotografia di paesaggio del nostro Paese.
Incaricato dal mensile "Modo" nel 1978 di compiere un'indagine fotografica sul mondo delle discoteche in Emilia Romagna, e più compiutamente sul fenomeno delle balere emiliane, Basilico realizzò un reportage di quella che fu poi definita la Nashville italiana esplorando trecento chilometri di dancing, da Reggio Emilia alla Ca' del Liscio di Ravenna, ricavandone un affresco sul divertimento di massa che ritrae "luoghi esuberanti e originali ma con un'atmosfera un po' nostrana, tutta italiana". Fra i locali visitati il Club 501 di Gualtieri, il Marabù di Sant'Ilario d'Enza, il Picchio Rosso di Formigine. Di questa serie che fu esposta a Modena per la prima volta nel 1980 – probabilmente fra quelle meno conosciute, traccia significativa del suo primo approccio alla fotografia, più attento allo sguardo sociale e impegnato – viene presentata oggi una selezione di una ventina di immagini.
La mostra ripercorre inoltre la presenza a Modena di Gabriele Basilico, protagonista di tre storiche campagne di documentazione fotografica:"Gli occhi sulla città", che condusse insieme a Olivo Barbieri e Mimmo Jodice nel 1994 su incarico del Comune di Modena, "L.R. 19/98. La riqualificazione delle aree urbane in Emilia-Romagna" del 2001, promossa dalla Regione Emilia-Romagna e dall'IBC, Istituto Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna, che ha documentato le aree dismesse, quasi sempre ai margini della città storica, ex acciaierie, ex fonderie, ex mercato bestiame, ex vinacce – esemplare ricognizione delle trasformazioni urbane – e infine quella del 2011, scaturita dalla convenzione tra Comune di Modena e IBC, come parte (saggio per immagini) del volume "Città e architetture. Il Novecento a Modena" (Franco Cosimo Panini editore, Modena 2013), curato dall'Ufficio Ricerche e Documentazione sulla Storia Urbana del Comune di Modena in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, come strumento, rivolto ai cittadini, di lettura e comprensione della relazione fra architetture e spazio urbano nel secolo scorso.
Di quest'ultima indagine sul territorio saranno presentate 25 fotografie, oggi esposte per la prima volta.
Il progetto poi si arricchisce grazie alla collaborazione della Fondazione Fotografia, che ha prestato cinque opere di grande formato, vedute urbane di città europee (Bilbao, Porto, Genova, Milano, Dieppe), realizzate tra gli anni '80 e '90, particolarmente significative della cifra stilistica del fotografo, e dell'IBC di Bologna che ha integrato il nucleo dedicato alle aree urbane dell'Emilia Romagna.
Approfondisce la figura dell'autore la proiezione del film documentario "Gabriele Basilico", parte della collana "Fotografia Italiana", realizzato nel 2009 dalla casa di produzione video Giart, in collaborazione con Contrasto, con il patrocinio della Cineteca di Bologna.
La serie "Dancing in Emilia" torna protagonista di un volume con testi di Silvia Ferrari, Gustavo Pietropolli Charmet e con una conversazione del 2007 tra Gabriele Basilico, Massimo Vitali e Giovanna Calvenzi.
Il nuovo libro è pubblicato, ad oltre trent'anni dalla prima edizione, dalla Galleria civica di Modena e da Silvana Editoriale.
Fra piste da ballo e periferie urbane, scorci di architetture e aree industriali dismesse, si distende un racconto per immagini – circa una novantina – di luoghi indagati dal celebre fotografo milanese, uno dei più noti interpreti della fotografia di paesaggio del nostro Paese.
Incaricato dal mensile "Modo" nel 1978 di compiere un'indagine fotografica sul mondo delle discoteche in Emilia Romagna, e più compiutamente sul fenomeno delle balere emiliane, Basilico realizzò un reportage di quella che fu poi definita la Nashville italiana esplorando trecento chilometri di dancing, da Reggio Emilia alla Ca' del Liscio di Ravenna, ricavandone un affresco sul divertimento di massa che ritrae "luoghi esuberanti e originali ma con un'atmosfera un po' nostrana, tutta italiana". Fra i locali visitati il Club 501 di Gualtieri, il Marabù di Sant'Ilario d'Enza, il Picchio Rosso di Formigine. Di questa serie che fu esposta a Modena per la prima volta nel 1980 – probabilmente fra quelle meno conosciute, traccia significativa del suo primo approccio alla fotografia, più attento allo sguardo sociale e impegnato – viene presentata oggi una selezione di una ventina di immagini.
La mostra ripercorre inoltre la presenza a Modena di Gabriele Basilico, protagonista di tre storiche campagne di documentazione fotografica:"Gli occhi sulla città", che condusse insieme a Olivo Barbieri e Mimmo Jodice nel 1994 su incarico del Comune di Modena, "L.R. 19/98. La riqualificazione delle aree urbane in Emilia-Romagna" del 2001, promossa dalla Regione Emilia-Romagna e dall'IBC, Istituto Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna, che ha documentato le aree dismesse, quasi sempre ai margini della città storica, ex acciaierie, ex fonderie, ex mercato bestiame, ex vinacce – esemplare ricognizione delle trasformazioni urbane – e infine quella del 2011, scaturita dalla convenzione tra Comune di Modena e IBC, come parte (saggio per immagini) del volume "Città e architetture. Il Novecento a Modena" (Franco Cosimo Panini editore, Modena 2013), curato dall'Ufficio Ricerche e Documentazione sulla Storia Urbana del Comune di Modena in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, come strumento, rivolto ai cittadini, di lettura e comprensione della relazione fra architetture e spazio urbano nel secolo scorso.
Di quest'ultima indagine sul territorio saranno presentate 25 fotografie, oggi esposte per la prima volta.
Il progetto poi si arricchisce grazie alla collaborazione della Fondazione Fotografia, che ha prestato cinque opere di grande formato, vedute urbane di città europee (Bilbao, Porto, Genova, Milano, Dieppe), realizzate tra gli anni '80 e '90, particolarmente significative della cifra stilistica del fotografo, e dell'IBC di Bologna che ha integrato il nucleo dedicato alle aree urbane dell'Emilia Romagna.
Approfondisce la figura dell'autore la proiezione del film documentario "Gabriele Basilico", parte della collana "Fotografia Italiana", realizzato nel 2009 dalla casa di produzione video Giart, in collaborazione con Contrasto, con il patrocinio della Cineteca di Bologna.
La serie "Dancing in Emilia" torna protagonista di un volume con testi di Silvia Ferrari, Gustavo Pietropolli Charmet e con una conversazione del 2007 tra Gabriele Basilico, Massimo Vitali e Giovanna Calvenzi.
Il nuovo libro è pubblicato, ad oltre trent'anni dalla prima edizione, dalla Galleria civica di Modena e da Silvana Editoriale.
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