Strade. Al Museo si incontrano le strade del mondo

Strade. Al Museo si incontrano le strade del mondo, Museo Civico Archeologico Etnologico, Modena
Dal 15 Dicembre 2013 al 08 Giugno 2014
Modena
Luogo: Museo Civico Archeologico Etnologico
Indirizzo: viale Vittorio Veneto 5
Orari: da martedì a venerdì 9-12; sabato, domenica e festivi 10-13/ 15-18
Enti promotori:
- Comune di Modena - Assessorato alla Cultura Istruzione Politiche sociali Centro Stranieri
- Museo Civico Archeologico Etnologico di Modena
- Associazione Casa delle Culture di Modena
- Università di Modena e Reggio Emilia
- IBC Regione Emilia-Romagna
- Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna
Telefono per informazioni: +39 059 2033100
E-Mail info: museo.archeologico@comune.modena.it
Sito ufficiale: http://www.comune.modena.it
Le STRADE che percorrono la terra, le strade che la modellano, uniscono o separano. Su questo tema hanno lavorato per mesi un gruppo di cittadini modenesi provenienti da quattro continenti.
Il dialogo è partito dalle STRADE rappresentate e suggerite dai materiali esposti nel Museo Civico Archeologico o da antichi luoghi della città e del territorio modenese: dalla strada recentemente scoperta al parco Novi Sad, ai percorsi dei pellegrini etruschi lungo i valichi dell’Appennino, dalla “via dell’ambra” alle rotte percorse dagli esploratori modenesi nell’800 o evocate dai materiali della raccolta del lavoro contadino e artigiano di Villa Sorra.
Da questi incontri sono emerse storie, ricordi e testimonianze di mondi lontani che hanno reso possibile congiungere idealmente le strade di Argentina, Congo, Albania, Marocco, Colombia, Romania, Russia, Turchia, Ucraina, Filippine, Perù, Togo, Camerun, Costa D’Avorio, Bangladesh.
Da questi incontri è nata la mostra “Strade. Al museo di incontrano le strade del mondo”, visitabile fino all’8 giugno 2014
Allestita in una delle nuove sale di recente acquisizione del museo, la Sala Boni, l’esposizione è promossa dal Comune di Modena –Assessorato alla Cultura, Istruzione, Politiche sociali, Centro Stranieri, dal Museo Civico Archeologico Etnologico di Modena, dall’Associazione Casa delle Culture di Modena e dall’Università di Modena e Reggio Emilia in collaborazione con IBC Regione Emilia-Romagna e Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna
Il pubblico viene accolto da un richiamo alle celeberrime “impronte di Laetoli”, le più antiche orme di primati bipedi della storia, che in questo contesto evocano l’inizio di un cammino che non si è mai interrotto.
L’allestimento è scandito dalla successione di sezioni che rappresentano i principali filoni del dialogo partecipato.
- Lungo la strada: dalle strade dei migranti, a quelle dei pellegrini, a quelle delle merci … infiniti percorsi che hanno come protagonisti il viaggiatore e la sua meta
- In strada: la strada come biblioteca di memorie e saperi, come luogo di aggregazione e socializzazione, come amplificatore di cerimonie e rituali che coinvolgono la comunità
- Perdersi e trovarsi: la strada come simbolico rito di passaggio declinato fra codici, segni e linguaggi, dalle favole della tradizione occidentale alle esperienze iniziatiche dei giovani africani
- Le nostre strade: nelle strade si sedimenta la memoria pubblica ma anche quella privata degli individui e i nomi delle strade ne comunicano i significati. Nomi che non appartengono solo alla toponomastica ufficiale ma anche e soprattutto a quella “alternativa” che modenesi e cittadini stranieri attribuiscono al alcuni luoghi della città.
La sinergia fra interviste, slide show, postazioni audio e multimediali, testimonianze originali dei partecipanti, installazioni e oggetti delle raccolte del Museo consente al visitatore di comprendere il senso di un percorso partecipato. I partecipanti al progetto sono al tempo stesso cittadini modenesi e portatori di diverse culture, figure di riferimento nell’ambito della propria comunità di appartenenza che hanno aderito a “Strade” consapevoli delle ricadute positive che un’iniziativa di questo tipo può generare in termini di armonia sociale e sviluppo del dialogo interculturale.
Anche quest’anno è disponibile l’agenda interculturale 2014 (in omaggio il giorno dell’inaugurazione, in vendita nei giorni successivi presso il bookshop del Palazzo dei Musei a 7 euro) che come sempre contiene le festività di tutti i paesi coinvolti e raccoglie testi e immagini della mostra che accompagneranno chi la sfoglia per tutto il 2014.
Come consuetudine verrà dato in omaggio a tutti i visitatori della mostra il calendario 2014 realizzato grazie al contributo degli Amici dei Musei
Il dialogo è partito dalle STRADE rappresentate e suggerite dai materiali esposti nel Museo Civico Archeologico o da antichi luoghi della città e del territorio modenese: dalla strada recentemente scoperta al parco Novi Sad, ai percorsi dei pellegrini etruschi lungo i valichi dell’Appennino, dalla “via dell’ambra” alle rotte percorse dagli esploratori modenesi nell’800 o evocate dai materiali della raccolta del lavoro contadino e artigiano di Villa Sorra.
Da questi incontri sono emerse storie, ricordi e testimonianze di mondi lontani che hanno reso possibile congiungere idealmente le strade di Argentina, Congo, Albania, Marocco, Colombia, Romania, Russia, Turchia, Ucraina, Filippine, Perù, Togo, Camerun, Costa D’Avorio, Bangladesh.
Da questi incontri è nata la mostra “Strade. Al museo di incontrano le strade del mondo”, visitabile fino all’8 giugno 2014
Allestita in una delle nuove sale di recente acquisizione del museo, la Sala Boni, l’esposizione è promossa dal Comune di Modena –Assessorato alla Cultura, Istruzione, Politiche sociali, Centro Stranieri, dal Museo Civico Archeologico Etnologico di Modena, dall’Associazione Casa delle Culture di Modena e dall’Università di Modena e Reggio Emilia in collaborazione con IBC Regione Emilia-Romagna e Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna
Il pubblico viene accolto da un richiamo alle celeberrime “impronte di Laetoli”, le più antiche orme di primati bipedi della storia, che in questo contesto evocano l’inizio di un cammino che non si è mai interrotto.
L’allestimento è scandito dalla successione di sezioni che rappresentano i principali filoni del dialogo partecipato.
- Lungo la strada: dalle strade dei migranti, a quelle dei pellegrini, a quelle delle merci … infiniti percorsi che hanno come protagonisti il viaggiatore e la sua meta
- In strada: la strada come biblioteca di memorie e saperi, come luogo di aggregazione e socializzazione, come amplificatore di cerimonie e rituali che coinvolgono la comunità
- Perdersi e trovarsi: la strada come simbolico rito di passaggio declinato fra codici, segni e linguaggi, dalle favole della tradizione occidentale alle esperienze iniziatiche dei giovani africani
- Le nostre strade: nelle strade si sedimenta la memoria pubblica ma anche quella privata degli individui e i nomi delle strade ne comunicano i significati. Nomi che non appartengono solo alla toponomastica ufficiale ma anche e soprattutto a quella “alternativa” che modenesi e cittadini stranieri attribuiscono al alcuni luoghi della città.
La sinergia fra interviste, slide show, postazioni audio e multimediali, testimonianze originali dei partecipanti, installazioni e oggetti delle raccolte del Museo consente al visitatore di comprendere il senso di un percorso partecipato. I partecipanti al progetto sono al tempo stesso cittadini modenesi e portatori di diverse culture, figure di riferimento nell’ambito della propria comunità di appartenenza che hanno aderito a “Strade” consapevoli delle ricadute positive che un’iniziativa di questo tipo può generare in termini di armonia sociale e sviluppo del dialogo interculturale.
Anche quest’anno è disponibile l’agenda interculturale 2014 (in omaggio il giorno dell’inaugurazione, in vendita nei giorni successivi presso il bookshop del Palazzo dei Musei a 7 euro) che come sempre contiene le festività di tutti i paesi coinvolti e raccoglie testi e immagini della mostra che accompagneranno chi la sfoglia per tutto il 2014.
Come consuetudine verrà dato in omaggio a tutti i visitatori della mostra il calendario 2014 realizzato grazie al contributo degli Amici dei Musei
SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI

-
Dal 26 febbraio 2025 al 05 maggio 2025 Venezia | Museo Fortuny
Sergio Monari. Sincronie
-
Dal 01 marzo 2025 al 29 giugno 2025 Torino | Museo Storico Nazionale d’Artiglieria dell’Esercito – Mastio della Cittadella
PAUL GAUGUIN. IL DIARIO DI NOA NOA E ALTRE AVVENTURE
-
Dal 27 febbraio 2025 al 29 giugno 2025 Milano | Palazzo Reale
Art Déco. Il trionfo della modernità
-
Dal 28 febbraio 2025 al 09 giugno 2025 Roma | Accademia di Francia a Roma – Villa Medici
CHROMOTHERAPIA. La fotografia a colori che rende felici
-
Dal 22 febbraio 2025 al 29 giugno 2025 Forlì | Museo Civico San Domenico
Il Ritratto dell’Artista. Nello specchio di Narciso. Il volto, la maschera, il selfie
-
Dal 21 febbraio 2025 al 29 giugno 2025 Rovigo | Palazzo Roverella
HAMMERSHØI e i pittori del silenzio tra il nord Europa e l’Italia