Treni fra arte, grafica e design
![Giacomo Balla, <em>Forze di paesaggio + cocomero</em>, 1917-18. Tempera su carta intelaiata, cm. 54x76 Giacomo Balla, <em>Forze di paesaggio + cocomero</em>, 1917-18. Tempera su carta intelaiata, cm. 54x76](http://www.arte.it/foto/600x450/bb/121501-9-1.jpg)
Giacomo Balla, Forze di paesaggio + cocomero, 1917-18. Tempera su carta intelaiata, cm. 54x76
Dal 10 Ottobre 2021 al 24 Aprile 2022
Chiasso | Mondo
Luogo: m.a.x. museo
Indirizzo: Via Dante Alighieri 4
Orari: martedì – domenica 10.00–12.00 / 14.00–18.00; lunedì chiuso
Curatori: Oreste Orvitti e Nicoletta Ossanna Cavadini
E-Mail info: info@maxmuseo.ch
Sito ufficiale: http://www.centroculturalechiasso.ch
La mostra al m.a.x. museo Treni fra arte, grafica e design si inserisce nel ciclo pilota di mostre che indagano i mezzi di trasporto attraverso l’arte, la grafica e il design, in collaborazione con le maggiori strutture museali del settore, tramite progetti integrati. Il nuovo evento espositivo fa idealmente seguito all’esposizione Auto, che passione!, allestita a Chiasso fra ottobre 2018 e gennaio 2019 e poi inaugurata al Museo dell’Automobile MAUTO di Torino.
La mostra attuale crea quindi una continuità di indagine e riflessione sul tema dei trasporti, con particolare riferimento alla messa in esercizio della galleria di base del Ceneri e al progetto cantonale “Cultura in movimento”. Chiasso, città di confine, ha conosciuto uno sviluppo urbano e sociale in stretta correlazione con la ferrovia ed è quindi il luogo ideale per ospitare l'esposizione.
E' noto che molti molti artisti – in particolar modo i futuristi – furono affascinati da treni e locomotive. Nella mostra attuale sono esposte opere di Giacomo Balla, Umberto Boccioni, Fortunato Depero, Filippo Tommaso Marinetti. Sono inoltre esposti manifesti storici originali, cartoline, dépliant, orari, menù, calendari, almanacchi, fotografie vintage, oggetti di design creati per il treno.
Una sezione specifica della mostra, che si inserisce nella dodicesima Biennale dell’immagine Bi12, è dedicata a cartoline e fotografie storiche di Chiasso, ai treni e alla ferrovia.
L’esposizione è in collaborazione con FFS Historic di Windisch, il Museum für Gestaltung di Zurigo, il Verkehrshaus di Lucerna, Swiss Railpark di Biasca, il MASI di Lugano, l’Istituto Svizzero di Roma, la Galleria Baumgartner di Mendrisio, e nasce in sinergia e come progetto integrato di mostra con il Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa, Napoli-Portici.
Vanta prestigiosi prestiti da istituzioni pubbliche e da importanti collezionisti privati, fra i quali Alessandro Bellenda (Alassio) e Walter G. Finkbohner (Zurigo). L’esposizione si svolge con il patrocinio del Consolato Generale d’Italia a Lugano.
La mostra attuale crea quindi una continuità di indagine e riflessione sul tema dei trasporti, con particolare riferimento alla messa in esercizio della galleria di base del Ceneri e al progetto cantonale “Cultura in movimento”. Chiasso, città di confine, ha conosciuto uno sviluppo urbano e sociale in stretta correlazione con la ferrovia ed è quindi il luogo ideale per ospitare l'esposizione.
E' noto che molti molti artisti – in particolar modo i futuristi – furono affascinati da treni e locomotive. Nella mostra attuale sono esposte opere di Giacomo Balla, Umberto Boccioni, Fortunato Depero, Filippo Tommaso Marinetti. Sono inoltre esposti manifesti storici originali, cartoline, dépliant, orari, menù, calendari, almanacchi, fotografie vintage, oggetti di design creati per il treno.
Una sezione specifica della mostra, che si inserisce nella dodicesima Biennale dell’immagine Bi12, è dedicata a cartoline e fotografie storiche di Chiasso, ai treni e alla ferrovia.
L’esposizione è in collaborazione con FFS Historic di Windisch, il Museum für Gestaltung di Zurigo, il Verkehrshaus di Lucerna, Swiss Railpark di Biasca, il MASI di Lugano, l’Istituto Svizzero di Roma, la Galleria Baumgartner di Mendrisio, e nasce in sinergia e come progetto integrato di mostra con il Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa, Napoli-Portici.
Vanta prestigiosi prestiti da istituzioni pubbliche e da importanti collezionisti privati, fra i quali Alessandro Bellenda (Alassio) e Walter G. Finkbohner (Zurigo). L’esposizione si svolge con il patrocinio del Consolato Generale d’Italia a Lugano.
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