Arte, Architettura e Paesaggio nel Mediterraneo: l’esempio di Nik Spatari
Dal 22 Ottobre 2015 al 23 Novembre 2015
Napoli
Luogo: Università degli Studi Suor Orsola Benincasa
Indirizzo: via Suor Orsola 10
Orari: da lunedi a venerdì 10 - 17,30
Curatori: MUSABA-Nik Spatari, Hiske Maas
Enti promotori:
- Fondazione Terzo Pilastro - Italia e Mediterraneo
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 081 4976130
E-Mail info: mostranikspatari@civita.it
Sito ufficiale: http://www.fondazioneterzopilastro.it
La mostra è un compendio dell’opera di NIK SPATARI, artista di origini calabresi il quale per molti anni ha vissuto in diversi luoghi sia all’estero che in Italia, e che rappresenta una delle personalità artistiche contemporanee più singolari e poliedriche a livello internazionale.
Sua è l’ideazione del MUSABA Parco Museo Laboratorio Santa Barbara a Mammola in provincia di Reggio Calabria che, attivo sin dal 1969, costituisce un esperimento dinamico e in divenire di ricerca di nuove frontiere della creatività che rappresentano un incontro del senso del futuro e di conoscenza del passato.
La mostra è una iniziativa della Fondazione Terzo Pilastro - Italia e Mediterraneo, presieduta dal Prof. Emmanuele Francesco Maria Emanuele, ospitata dall’Università Suor Orsola Benincasa e realizzata con MUSABA-Fondazione Spatari/Maas. La mostra sottolinea l’impegno della Fondazione Terzo Pilastro - Italia e Mediterraneo per la valorizzazione della cultura meridionale e delle sue espressioni artistiche più alte.
L’esposizione, curata da MUSABA-Nik Spatari e Hiske Maas, è stata allestita al Piano Mostre dell’Università Suor Orsola Benincasa, all’interno del suo polo museale accanto al Museo Storico e al Museo del Giocattolo dell’Ateneo napoletano, impegnato da oltre due anni in collaborazione con la Fondazione Terzo Pilastro - Italia e Mediterraneo a promuovere una serie di attività culturali (mostre, convegni, seminari e iniziative socio-culturali ed economiche) finalizzate ad accrescere il ruolo di Napoli come uno dei centri culturali del Mediterraneo.
Le immagini/video, proiettate lungo il percorso espositivo, e le 8 opere di grande formato (una fra tutte, la monumentale “Il sogno di Giacobbe”, lunga 14 metri, larga 6, alta 9), approfondiscono i diversi momenti e le diverse tematiche dell’universo di Nik Spatari, facendone emergere la singolare personalità di un artista profondamente immerso nella storia e nel mito, proiettato verso il futuro e l’utopia. In questo senso, conoscere la produzione di Nik Spatari, vuol dire viaggiare attraverso l’orizzonte del linguaggio artistico con una prospettiva densa di cultura, mitologia, tragedia: ne sono testimonianza le opere dedicate alla Bibbia (tema sacro) affiancate senza soluzione di continuità alle tavolette che raffigurano i segni zodiacali (“L’Oroscopo”) o al pannello – composto da 8 opere, di 250 x 450 cm. – intitolato “Allegoria di Pompei”.
Spatari ha finalizzato la sua attività internazionale in funzione della promozione della terra di Calabria come crocevia delle arti mediterranee. Ne sono esempio la realizzazione del MUSABA, innovativo e cosmopolita, unica sintesi di parco-museo-scuola-laboratorio che realizza manifestazioni internazionali e dove la Foresteria, nata per favorire il confronto fra giovani artisti e volontari, costituisce un mezzo per lo scambio e la condivisione delle nuove tecniche, strumenti e metodologie anche d’oltre-confine.
Nik Spatari ha compiuto 86 anni ad Aprile e ha sviluppato la sua arte e il suo impegno culturale in Italia e in molti centri europei ed extra europei nell’arco di 70 anni di intensa attività.
L’opera MUSABA è un autentico momento di ricchezza del territorio: un prolungamento del museo storico ambientale della tradizione italiana, che nella regione calabrese ha visto i segni del trauma della modernità cui il percorso di Spatari indica una via d’uscita come risanamento e prospettiva monumentali.
Nik Spatari, intervenendo su un sito suggestivo, di significativo passaggio dell’uomo, altrimenti condannato all’abbandono e al degrado, ha permesso un recupero non banalmente conservativo di monconi architettonici e di crolli, ma un inserimento attivo di essi in un progetto che è della memoria e della vita. La mostra, quindi, costituisce un riconoscimento e un doveroso omaggio a una delle figure più creative e poliedriche del nostro tempo.
«Ho voluto dedicare una mostra a questo artista eccezionale non soltanto per la potente suggestione delle sue opere e per il contributo che egli da quasi mezzo secolo, con il Parco Museo Santa Barbara, sta dando allo scambio e alla contaminazione fra linguaggi artistici contemporanei a livello internazionale, – sottolinea il Presidente della Fondazione Terzo Pilastro-Italia e Mediterraneo, Emmanuele Francesco Maria Emanuele – ma anche e soprattutto per il fecondo connubio che Spatari ha saputo creare tra cultura e territorio, nello specifico quello calabrese. Sono, infatti, da sempre un convinto promotore dell’arte che rompe i confini e si inserisce attivamente nel contesto circostante con valore didattico e di recupero: basti pensare alla street-art che ho portato a Tor Marancia a Roma, facendo di un quartiere popolare un luogo visitato più dei musei, e che con la Fondazione Terzo Pilastro replicherò nel Meridione d’Italia per dare una nuova dignità a luoghi oggi degradati ed in abbandono».
Sua è l’ideazione del MUSABA Parco Museo Laboratorio Santa Barbara a Mammola in provincia di Reggio Calabria che, attivo sin dal 1969, costituisce un esperimento dinamico e in divenire di ricerca di nuove frontiere della creatività che rappresentano un incontro del senso del futuro e di conoscenza del passato.
La mostra è una iniziativa della Fondazione Terzo Pilastro - Italia e Mediterraneo, presieduta dal Prof. Emmanuele Francesco Maria Emanuele, ospitata dall’Università Suor Orsola Benincasa e realizzata con MUSABA-Fondazione Spatari/Maas. La mostra sottolinea l’impegno della Fondazione Terzo Pilastro - Italia e Mediterraneo per la valorizzazione della cultura meridionale e delle sue espressioni artistiche più alte.
L’esposizione, curata da MUSABA-Nik Spatari e Hiske Maas, è stata allestita al Piano Mostre dell’Università Suor Orsola Benincasa, all’interno del suo polo museale accanto al Museo Storico e al Museo del Giocattolo dell’Ateneo napoletano, impegnato da oltre due anni in collaborazione con la Fondazione Terzo Pilastro - Italia e Mediterraneo a promuovere una serie di attività culturali (mostre, convegni, seminari e iniziative socio-culturali ed economiche) finalizzate ad accrescere il ruolo di Napoli come uno dei centri culturali del Mediterraneo.
Le immagini/video, proiettate lungo il percorso espositivo, e le 8 opere di grande formato (una fra tutte, la monumentale “Il sogno di Giacobbe”, lunga 14 metri, larga 6, alta 9), approfondiscono i diversi momenti e le diverse tematiche dell’universo di Nik Spatari, facendone emergere la singolare personalità di un artista profondamente immerso nella storia e nel mito, proiettato verso il futuro e l’utopia. In questo senso, conoscere la produzione di Nik Spatari, vuol dire viaggiare attraverso l’orizzonte del linguaggio artistico con una prospettiva densa di cultura, mitologia, tragedia: ne sono testimonianza le opere dedicate alla Bibbia (tema sacro) affiancate senza soluzione di continuità alle tavolette che raffigurano i segni zodiacali (“L’Oroscopo”) o al pannello – composto da 8 opere, di 250 x 450 cm. – intitolato “Allegoria di Pompei”.
Spatari ha finalizzato la sua attività internazionale in funzione della promozione della terra di Calabria come crocevia delle arti mediterranee. Ne sono esempio la realizzazione del MUSABA, innovativo e cosmopolita, unica sintesi di parco-museo-scuola-laboratorio che realizza manifestazioni internazionali e dove la Foresteria, nata per favorire il confronto fra giovani artisti e volontari, costituisce un mezzo per lo scambio e la condivisione delle nuove tecniche, strumenti e metodologie anche d’oltre-confine.
Nik Spatari ha compiuto 86 anni ad Aprile e ha sviluppato la sua arte e il suo impegno culturale in Italia e in molti centri europei ed extra europei nell’arco di 70 anni di intensa attività.
L’opera MUSABA è un autentico momento di ricchezza del territorio: un prolungamento del museo storico ambientale della tradizione italiana, che nella regione calabrese ha visto i segni del trauma della modernità cui il percorso di Spatari indica una via d’uscita come risanamento e prospettiva monumentali.
Nik Spatari, intervenendo su un sito suggestivo, di significativo passaggio dell’uomo, altrimenti condannato all’abbandono e al degrado, ha permesso un recupero non banalmente conservativo di monconi architettonici e di crolli, ma un inserimento attivo di essi in un progetto che è della memoria e della vita. La mostra, quindi, costituisce un riconoscimento e un doveroso omaggio a una delle figure più creative e poliedriche del nostro tempo.
«Ho voluto dedicare una mostra a questo artista eccezionale non soltanto per la potente suggestione delle sue opere e per il contributo che egli da quasi mezzo secolo, con il Parco Museo Santa Barbara, sta dando allo scambio e alla contaminazione fra linguaggi artistici contemporanei a livello internazionale, – sottolinea il Presidente della Fondazione Terzo Pilastro-Italia e Mediterraneo, Emmanuele Francesco Maria Emanuele – ma anche e soprattutto per il fecondo connubio che Spatari ha saputo creare tra cultura e territorio, nello specifico quello calabrese. Sono, infatti, da sempre un convinto promotore dell’arte che rompe i confini e si inserisce attivamente nel contesto circostante con valore didattico e di recupero: basti pensare alla street-art che ho portato a Tor Marancia a Roma, facendo di un quartiere popolare un luogo visitato più dei musei, e che con la Fondazione Terzo Pilastro replicherò nel Meridione d’Italia per dare una nuova dignità a luoghi oggi degradati ed in abbandono».
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