Festival di Fotografia a Capri 2014. Fotografie di Giovanni Gastel

Certosa di San Giacomo?, Capri

 

Dal 05 Luglio 2014 al 07 Settembre 2014

Capri | Napoli

Luogo: Certosa di San Giacomo?

Indirizzo: via Certosa 1

Orari: 10-14 / 17-20; chiuso lunedì

Curatori: Denis Curti

Enti promotori:

  • Fondazione Capri

Costo del biglietto: € 4, € 2 per i cittadini dell'Unione Europea di età compresa tra 18 e 25 anni, gratuito per i cittadini degli stati membri della CEE con età inferiore a 18 e superiore a 65

Telefono per informazioni: +39 081 8374082 / 338 2113037

E-Mail info: info@fondazionecapri.org

Sito ufficiale: http://www.fondazionecapri.org


Dopo le esperienze espositive di grande successo dedicate al barone Von Gloeden (2009) e Mimmo Jodice (2010), a Herbert List e Maurizio Galimberti (2011), a Irene Kung e Ferdinando Scianna (2012) e Francesco Jodice e Olivo Barbieri (2013) la Fondazione Capri rilancia e prosegue la propria attività culturale e artistica con una nuova proposta sul linguaggio della fotografia contemporanea.
Nel segno della continuità progettuale e culturale, la Fondazione Capri rinnova l’appuntamento con la fotografia annunciando la sesta edizione del festival di fotografia che, nell’edizione del 2014, vede protagonista Giovanni Gastel con una mostra inedita e interamente dedicata ai volti degli abitanti dell’isola.
Con il titolo Ritratto di un’ isola, la Fondazione Capri intende proseguire l’esperienza SITE SPECIFIC (che nel tempo ha già visto protagonisti alcuni tra i più importanti autori italiani della fotografia), chiedendo, questa volta, a Giovanni Gastel di realizzare una serie di immagini agli abitanti e ai protagonisti della vita di Capri e Anacapri.
Giovanni Gastel, fortemente ispirato dalla mitica produzioneUomini del Ventesimo Secolo, realizzato daAugust Sander sul finire degli anni ’30, realizzerà una serie di ritratti con l’intento di costruire un vero e proprio  catalogo di umanità in grado di rappresentare una visione pluralista della contemporaneità, restituendo alle donne e agli uomini dell’isola, assoluta priorità e importanza.  
Gli scatti di Gastel si suddividono in differenti sezioni, a seconda dei diversi ruoli sociali e professionali degli abitanti di Capri. 
Saranno figure umane ritratte in posa, con un vero e proprio studio fotografico costruito a cielo aperto, per giungere all’essenza dei luoghi e in grado di proporre una nuova lettura sul rapporto tra la presenza dell’uomo e il paesaggio. 
Il Festival di Fotografia di Capri intende posizionare la propria attività intorno al fascino e alle suggestioni dell’arte contemporanea, senza per questo dimenticare l’importanza e la centralità della storia.

Giovanni Gastel nasce a Milano il 27 dicembre 1955, da Giuseppe Gastel e da Ida Visconti di Modrone, l’ultimo di sette figli.
Nel 1967, all’età di dodici anni, Gastel inizia a mostrare la sua vocazione artistica, entrando a far parte di compagnie di teatro sperimentale, per le quali recita fino all’età di diciassette anni. Parallelamente, coltiva la passione per la poesia e a sedici anni pubblica, per l’editore Cortina, una raccolta intitolata Casbah.
Negli anni Settanta, avviene il suo primo contatto con la fotografia. Da quel momento, ha inizio un lungo periodo di apprendistato durante il quale fotografa matrimoni, esegue ritratti, piccoli still-life e qualche servizio di moda per bambini, mentre un’occasione importante gli viene offerta nel 1975-76, quando inizia a lavorare per la casa d’aste Christie’s.
La svolta avviene nel 1981 quando incontra Carla Ghiglieri, che diventa il suo agente e lo avvicina al mondo della moda. Dopo la comparsa dei suoi primi still-life sulla rivista Annabella, nel 1982. Inizia a collaborare con Vogue Italia e poi, grazie all’incontro con Flavio Lucchini, direttore di Edimoda, e Gisella Borioli, alle rivisteMondo Uomo e Donna.
Da questo momento, la sua attività professionale s’intensifica e inizia a collaborare con le più prestigiose testate di moda sia in Italia che all’estero, soprattutto a Parigi.
Elabora proprio in questi anni d’intenso impegno professionale il suo stile inconfondibile, caratterizzato da una poetica ironia, mentre la sua passione per l’arte lo porta ad introdurre nelle fotografie il gusto per una composizione equilibrata. I suoi riferimenti sono, per gli still-life, la Pop Art, che ebbe modo di vedere in mostra alla Rotonda della Besana sin dai primi anni Settanta, e l’opera fotografica di Irving Penn. Traendo ispirazione anche dallo studio dell’arte rinascimentale, Gastel si rifà costantemente ad un’ideale di eleganza, che ha respirato sin dall’infanzia, soprattutto grazie alla madre.
Intorno alla metà degli anni Ottanta, fonda la Gastel&Associati con Angelo Annibalini e Uberto Frigerio, con la quale intende promuovere l’inserimento nel mondo professionale di giovani fotografi, sia cresciuti nel suo studio, che incontrati durante numerosi workshop.
Il suo impegno attivo nel mondo della fotografia lo avvicina anche all’Associazione Fotografi Italiani Professionisti, di cui è stato presidente dal 1996 al 1998. Da allora ne è presidente onorario. La consacrazione artistica avviene nel 1997, quando la Triennale di Milano gli dedica una mostra personale, curata dallo storico d’arte contemporanea, Germano Celant, in cui vengono presentate circa 200 fotografie, testimonianza della sua lunga e prolifica carriera. Gastel utilizza le tecniche “old mix”, quelle a incrocio, le rielaborazioni pittoriche, gli sdoppiamenti e le stratificazioni, fino al ritocco digitale.
Il successo professionale si consolida nel decennio successivo, tanto che il suo nome appare nelle riviste specializzate insieme a quello di fotografi italiani quali Oliviero Toscani, Giampaolo Barbieri, Ferdinando Scianna, o affiancato a quello di Helmut Newton, Richard Avendon, Annie Lebowitz, Mario Testino e Jurgen Teller.
Nel 2002, nell’ambito della manifestazione La Kore Oscar della Moda, ha ricevuto l’Oscar per la fotografia.
Presidente onorario dell’Associazione Fotografi Italiani Professionisti e membro permanente del Museo Polaroid di Chicago, svolge la sua attività lavorativa nel suo studio in Via Tortona a Milano, dove continua a coltivare la sua passione per la poesia – l’ultima raccolta ha per titolo Cinquanta – e per la ricerca fotografica al di fuori degli schemi della moda.




SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI