Stefano Cagol. The Body of Energy (of the mind)

Stefano Cagol. The Body of Energy (of the mind)

 

Dal 11 Marzo 2015 al 12 Marzo 2015

Napoli

Luogo: Museo MADRE, Napoli / Università degli Studi di Salerno

Indirizzo: via Settembrini 79

Telefono per informazioni: +39 081 19313016

E-Mail info: info@madrenapoli.it

Sito ufficiale: http://www.thebodyofenergy.com/


Mercoledì 11 marzo 2015, dalle ore 12:00 alle ore 18:00
Università degli Studi di Salerno, Campus di Fisciano

Giovedì 12 marzo 2015, dalle ore 12:00 alle ore 19:30
Museo MADRE, via Settembrini 79, Napoli
Dopo essere stato ospitato in numerosi musei europei, fa tappa in Campania il progetto transnazionale nomade “The Body of Energy (of the mind)” di Stefano Cagol, realizzato con il supporto della Fondazione tedesca RWE Stiftung für Energie und Gesellschaft gGmbH della quale ha vinto il premio VISIT 2014. A ospitarlo in Campania saranno congiuntamente l’Università degli Studi di Salerno (Campus di Fisciano, mercoledì 11 marzo 2015, dalle ore 12:00 alle ore 18:00) e il MADRE di Napoli (spazi vari del museo, giovedì 12 marzo, dalle ore 12:00 alle ore 19:30), nell'ambito della stretta sinergia tra le due istituzioni avviata con il protocollo d'intesa siglato nel 2013, e che già li ha visti collaborare al progetto Madrescenza Seasonal School (“Giornata di studi” dedicata agli artisti portoghesi Gusmao&Paiva lo scorso 11-12 dicembre 2014 ) o la seconda parte della “Giornata di Studi” dedicata a Filiberto Menna che, dopo la prima parte organizzata al MADRE lo scorso 19 dicembre in collaborazione con la Fondazione Filiberto Menna, si terrà nei prossimi mesi. Nella costante collaborazione in settori quali ricerca, didattica, formazione e divulgazione dell'arte contemporanea, il MADREe il DISPAC dell'Università di Salerno si confermano, così piattaforme di scambio creativo, produttori e mediatori di energie culturali sul territorio regionale. E la sinergia si rinnova per accogliere il progetto itinerante, dedicato alle varie forme di energia che percorrono i territori europei, da nord a sud, da est a ovest, di Stefano Cagol. 
Salerno, in particolare, gli studenti saranno coinvolti in un'interazione con l’artista presso la Piazza del Sapere e gli spazi intorno al Chiostro della Pace, opera firmata da Ettore Sottsass e Enzo Cucchi nel Campus di Fisciano. A Napoli, invece, Cagol inviterà il pubblico del MADRE a prendere parte alla sua opera “The Body of Energy (of the mind)”il corpo dell’energia (della mente) imprimendo l’energia delle proprie mani e del proprio corpo su pareti, forme, architettura del museo, mentre una videocamera a infrarossi registrerà simbolicamente lo scambio di calore. Il museo di arte contemporanea di via Settembrini diventerà, così, non solo un luogo da osservare a distanza, ma con il quale entrare in stretto contatto, da toccare… Ne nasceranno immagini caratterizzate da una composizione e un senso di permanenza per ricordare le prime esperienze della fotografia con i dagherrotipi, e una perdita della riconoscibilità individuale che appare immediatamente in contrasto con l’iper-esposizione dei selfie.
Questa azione partecipativa fa parte di un progetto transnazionale itinerante, partito il 3 ottobre 2014 da Kunsthall Bergen Landmark in Norvegia e che si concluderà il 3 aprile 2015 alla Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia, dopo aver toccato vari musei, dal Museum Folkwang di Essen allo ZKM di Karlsruhe, e dopo essersi spinto dal Mare del Nord al Mediterraneo, fino all’estremità dell’Europa a Gibilterra nel nuovo spazio Listen to the Sirens. L’artista ha dato il via a un viaggio della durata di sei mesi attraverso l'Europa “scansionando” nuove energie e fermandosi presso luoghi dove viene prodotta energia in senso tecnico, come le centrali, e luoghi dove viene prodotta “energia culturale”, come i musei riempendo di significato il termine “energia”, già usato da Aristotele in filosofia e da Keplero nel 1619 nell’Harmonice Mundi. L’energia per Cagol, infatti, è un elemento fondamentale della nostra vita, da sempre e sempre più oggi: tanto importante, vitale, presente ogni istante in ogni luogo, quanto invisibile, immateriale, intangibile. E con il suo progetto “The Body of Energy (of the mind)” mostra ciò che non è visibile, dà forma all’energia. Durante il viaggio e nel corso delle azioni partecipative, l’artista raccoglie tracce di energia attraverso l’uso di una videocamera a infrarossi capace di rilevare la temperatura, presa come simbolo di energia. Il mezzo di trasporto, un furgoncino marcato da scritte con lettere cubitali, è al tempo stesso stazione di lavoro e ideale segnaposto/landmark nelle singole fermate. Ogni stop nelle diverse location reitera un metodo, ma innesca sviluppi ogni volta nuovi che saranno documentati da foto e video e che verranno raccolti all’interno di un libro edito da Revolver Publishing di Berlino che verrà presentato durante l’opening della prossima Biennale di Venezia a maggio 2015.
Queste le istituzioni coinvolte (in ordine di apparizione): Bergen Kunsthall Landmark, Bergen (NO); Orslev Kloster, Orslevkloster (DK); Kunst Asyl, Quedlinburg (DE); Museo MA*GA, Gallarate (IT); Dolomiti Contemporanee, Borca di Cadore (IT); Museum Folkwang, Essen (DE); One, Gent (BE);Istituto Italiano di Cultura, Parigi (FR); Nau 1, Barcellona (ES); Listen to the Sirenes, Gibraltar (UK); UnisArt. Unversità degli Studi di Salerno, Salerno (IT); MADRE,Napoli (IT); MAXXI, Roma (IT); Museion, Bolzano (IT); Kunst Halle Sankt Gallen (CH); ZKM, Karlsruhe (DE); Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia (IT).
La fondazione RWE Stiftung für Energie und Gesellschaft gGmbH indaga la questione dell’energia e la sua rilevanza sociale. Lo scopo è quello di aumentare la comprensione generale di questo argomento da parte della società. L’energia non è solo un fenomeno scientifico e tecnico. Essa ha anche una rilevanza sociale, economica e ambientale.
Stefano Cagol è nato a Trento, ha studiato a Berna, all’Accademia di Brera a Milano e alla Ryerson University di Toronto. Ha vinto il premio VISIT 2014 della Fondazione RWE, e il premio Terna per l’arte contemporanea nel 2009. Ha partecipato alla 55. Biennale di Venezia nel Padiglione Nazionale delle Maldive. Ha realizzato progetti personali, tra gli altri, presso: ZKM, Karlsruhe; Laznia, Gdansk; Museion, Bolzano; MARTa, Herford; Kunstraum Innsbruck; Mart, Rovereto; Barents Triennale; Singapore Biennale.

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