Vele al vento. Testimonianze della vocazione marinara di Napoli
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Vele al vento. Testimonianze della vocazione marinara di Napoli
Vele al vento. Testimonianze della vocazione marinara di Napoli
Dal 05 Aprile 2012 al 04 Giugno 2012
Napoli
Luogo: Palazzo Reale
Indirizzo: piazza del Plebiscito 1
Orari: 9-19; mercoledì chiuso
Enti promotori:
- Soprintendenza per i Beni Architettonici
- Paesaggistici
- Storici
- Artistici
- ed Etnoantropologici di Napoli
- Archivio di Stato di Napoli
Telefono per informazioni: +39 081 5808111
Sito ufficiale: http://www.palazzorealenapoli.beniculturali.it
In occasione dell'America's Cup, il più prestigioso torneo di vela della storia che si svolgerà a Napoli nella seconda settimana di aprile, il Museo di Palazzo Reale partecipa al programma di valorizzazione della città partenopea presentando la Mostra "Vele al Vento. Testimonianze della vocazione marinara di Napoli".
L'esposizione, frutto della collaborazione tra la Soprintendenza per i Beni Architettonici, Paesaggistici, Storici, Artistici, ed Etnoantropologici di Napoli e Provincia e l'Archivio di Stato di Napoli, intende celebrare il legame millenario che collega la città di Napoli al mare. Nelle Sale XIV, XV, XVI e XVII del piano nobile, la cosiddetta Galleria di Mezzogiorno, sono esposti disegni, incisioni e dipinti, alcuni dei quali mostrati al pubblico per la prima volta. Le opere, insieme con il ricco patrimonio grafico inedito conservato nell’Archivio di Stato, costituiscono lo spunto per rievocare la profonda vocazione marinara della città e dei suoi abitanti. La mostra nasce infatti dall’esigenza di esporre al pubblico, in chiave diversa dal solito, una parte del ricco patrimonio delle raccolte d’arte, dei documenti e più in generale delle testimonianze della tradizione marinara di Napoli soffermandosi sul ruolo navale e mercantile della città a cavallo tra il Settecento e l’Ottocento. Le opere in mostra raffigurano paesaggi, vedute e soprattutto imbarcazioni dell'epoca, straordinaria testimonianza dell'alto livello della tecnica costruttiva navale raggiunta. Di quasi nessuno dei magnifici vascelli resta traccia diversa dal segno su carta del progettista o dal ritratto su tela del pittore, che ebbe modo di ammirarlo mentre solcava le onde del mare, con le vele spiegate al vento. Protagonista, quindi, oltre al mare, è l'imbarcazione, nel suo aspetto non solo estetico ma anche più propriamente "tecnologico", che ci restituisce un'iconografia navale tanto ricca quanto affascinante, documento storico unico di manufatti ormai perduti.
L'esposizione, frutto della collaborazione tra la Soprintendenza per i Beni Architettonici, Paesaggistici, Storici, Artistici, ed Etnoantropologici di Napoli e Provincia e l'Archivio di Stato di Napoli, intende celebrare il legame millenario che collega la città di Napoli al mare. Nelle Sale XIV, XV, XVI e XVII del piano nobile, la cosiddetta Galleria di Mezzogiorno, sono esposti disegni, incisioni e dipinti, alcuni dei quali mostrati al pubblico per la prima volta. Le opere, insieme con il ricco patrimonio grafico inedito conservato nell’Archivio di Stato, costituiscono lo spunto per rievocare la profonda vocazione marinara della città e dei suoi abitanti. La mostra nasce infatti dall’esigenza di esporre al pubblico, in chiave diversa dal solito, una parte del ricco patrimonio delle raccolte d’arte, dei documenti e più in generale delle testimonianze della tradizione marinara di Napoli soffermandosi sul ruolo navale e mercantile della città a cavallo tra il Settecento e l’Ottocento. Le opere in mostra raffigurano paesaggi, vedute e soprattutto imbarcazioni dell'epoca, straordinaria testimonianza dell'alto livello della tecnica costruttiva navale raggiunta. Di quasi nessuno dei magnifici vascelli resta traccia diversa dal segno su carta del progettista o dal ritratto su tela del pittore, che ebbe modo di ammirarlo mentre solcava le onde del mare, con le vele spiegate al vento. Protagonista, quindi, oltre al mare, è l'imbarcazione, nel suo aspetto non solo estetico ma anche più propriamente "tecnologico", che ci restituisce un'iconografia navale tanto ricca quanto affascinante, documento storico unico di manufatti ormai perduti.
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