Sentieri di luce. In cammino con Morbelli e Nunes Vais

Angelo Morbelli, Battello sul Lago Maggiore (part.)

 

Dal 06 Maggio 2017 al 25 Settembre 2017

Novara

Luogo: Arengo del Broletto

Indirizzo: via Fratelli Rosselli 20

Curatori: Susanna Borlandell

Enti promotori:

  • Fondazione della Comunità del Novarese Onlus
  • Fondazione Cariplo
  • Comune di Novara



Dal 6 maggio al 25 settembre nell’Arengo del Broletto di Novara la grande mostra dedicata alla pittura dell’Ottocento promossa da Fondazione Cariplo e Fondazione Comunità Novarese Onlus, con la collaborazione del Comune di Novara che si inserisce nel più ampio programma di “OPEN”, il tour che nei prossimi anni porterà il patrimonio artistico dell’ente milanese nelle province di Novara, del Verbano e in tutta la Lombardia.
 
La rassegna pittorica svela la varietà, la ricchezza, la qualità delle raccolte d’arte di Fondazione Cariplo, Musei Civici di Novara e Galleria d’Arte Moderna “Paolo e Adele Giannoni”, attraverso 49 opere. Per l’occasione, iniziative culturali legate alla mostra e l’accurato restauro, voluto e sostenuto da FCN, di 12 opere di grande pregio, attualmente custodite nei depositi cittadini e ora restituite alla comunità.

“Sentieri di luce. In cammino con Morbelli e Nunes Vais è un percorso pittorico di 49 opere che svela la varietà, la ricchezza e la qualità delle raccolte d’arte di Fondazione Cariplo e dei Musei Civici - Galleria Giannoni condue guide d’eccellenza: Angelo Morbelli (autore di “Battello sul Lago Maggiore”) e Italo Nunes Vais (autore di “Ancora un bacio”). Un suggestivo viaggio nell’Ottocento che rievoca luoghi e modi di un tempo passato, dove affondano le nostre radici; seconda tappa del tour “Open” promosso da Fondazione Cariplo.
Il percorso espositivo, curato dalla storica dell’arte Susanna Borlandelli, con la collaborazione di Lucia Molino, responsabile della Collezione Cariplo, si snoderà in tre sezioni: “Una città di provincia dell’Ottocento” con alcune immagini di Novara e citazioni di vita ottocentesca, “Tra città e campagna” in cui la vita delle comunità rurali si alterna alle attività lavorative e alla quotidianità dalla Bassa fino alle Alpi e “Viaggio in provincia” “in treno” con Nunes Vais o “in battello” con Corbelli; sezione che suggerisce di percorrere la provincia lungo le vie d’acqua, per poi risalire alla ricerca dei luoghi che già dal XIX secolo erano meta di viaggiatori e di artisti (Cusio, Lago Maggiore, Mottarone, Valle Anzasca, Val Vigezzo). Un viaggio ideale, quindi, che dalla pittura di paesaggio romantica, attraverso l’età del naturalismo e le sperimentazioni divisioniste, approda all’interpretazione visionaria e simbolista di Paolo Sala e Antonio Ambrogio Alciati.
 
Un viaggio (dentro l’Arengo del Broletto) alla scoperta della Novara ottocentesca e del suo territorio che ne ripercorre idealmente la storia, i luoghi, i monumenti, il paesaggio. I pittori Angelo Morbelli e Italo Nunes Vais sono le due guide d'eccellenza che introducono e accompagnano i visitatori nel centro storico della città, fra le pareti domestiche dei suoi antichi edifici, lungo gli scenari orizzontali della pianura fino alle Alpi e tra gli scorci delle più rinomate località lacustri, restituendo un affascinante affresco dello spirito e dei valori di un’epoca.
 
L’intento del progetto, oltre a fornire un concreto momento di estrema Bellezza è quello di mettere in primo piano la vocazione civile e culturale delle Fondazioni di comunità, il loro essere istituzioni che promuovono l’arte come motore di cultura e d’identità, la coesione sociale come elemento imprescindibile per la diffusione del benessere della collettività.
 
 
 

Il progetto Artgate e la grande mostra di Novara
Dal 2007 Fondazione Cariplo promuove il progetto Artgate, un insieme di interventi volti alla divulgazione della propria Collezione d’arte (766 dipinti, 118 sculture e 53 arredi e oggetti) e articolato in varie proposte culturali, quali l’allestimento di un sito dedicato (www.artgate-cariplo.it), l’esposizione permanente del nucleo ottocentesco presso Gallerie d’Italia - Piazza Scala (Da Canova a Boccioni), i prestiti di opere d’arte a prestigiose mostre d’arte in Italia e all’estero, la partecipazione ad altri eventi culturali in sinergia con altre istituzioni culturali (ACRI- R’accolte, Google Art Project; FAI, Share your Knowledge). E in attività didattiche rivolte alle scuole (ArtL@b).
In questo scenario si colloca OPEN un’iniziativa che con “Artgate” apre alle Fondazioni di Comunità e al territorio. Un tour di eventi espositivi, costruiti a partire dalla Collezione Cariplo, che mettono in primo piano e testimoniano l’incessante impegno delle Fondazioni di Comunità a favore del benessere e della crescita culturale della propria comunità.
 
«Siamo da sempre convinti che le occasioni legate ad iniziative culturali creino opportunità di lavoro, realizzino la coesione sociale e facciano crescere le persone – dice Giuseppe Guzzetti, Presidente di Fondazione Cariplo – La tappa novarese è un’opportunità per far conoscere i capolavori della nostra collezione, ma è anche un momento con il quale, incontrando le persone, vogliamo restituire quanto la nostra Fondazione ha fatto con la fondamentale attività svolta delle organizzazioni e istituzioni locali, nel settore della cultura, ma non solo. La bella esposizione novarese rappresenta l’esempio tangibile delle possibili esplorazioni di una storia comune che attraversa le diverse realtà territoriali grazie al legame profondo che esiste fra le opere e i luoghi. E vuole testimoniare un’appartenenza e una memoria condivisa che ci auguriamo possano durare a lungo nel tempo».
 
Dal 1991 Fondazione Cariplo ha sostenuto sul territorio novarese 974 progetti per un importo complessivo di oltre 71 milioni di euro.
 
«Siamo orgogliosi di essere tra le prime Fondazioni Comunitarie ad ospitare il progetto “Open” – commenta Cesare Ponti, Presidente Fondazione Comunità Novarese Onlus - Uno degli ambiti di cui la nostra Fondazione si occupa è quello del restauro e della valorizzazione dei beni artistici del territorio intesi come contenitori di storia e, insieme, di quella cultura che è propria delle comunità.
L’esposizione diventa l’opportunità per offrire alla cittadinanza e ai visitatori tutti non solo un concreto omaggio alla Bellezza ma soprattutto un’occasione di riflessione sull’impegno sociale, sulla solidarietà, sulla capacità di donare che, a partire proprio dall’Ottocento (secolo che segna la nascita della beneficenza e dell’assistenza laica) ha reso grande il nostro generoso territorio».
 
L’evento nasce con l’obiettivo di coinvolgere numerosi soggetti, diventando, così, una mostra “di tutti” e “per tutti”.
 
«Un’importantissima opportunità culturale e, insieme, la dimostrazione dell’efficacia di un lavoro congiuntamente svolto da Fondazione Cariplo con i propri interlocutori del territorio, in questo caso FCN – afferma il Sindaco di Novara Alessandro Canelli - questo è per la nostra città la mostra “Sentieri di luce”. Questa iniziativa rappresenta un preciso segnale rispetto all’attenzione che Fondazione Cariplo ha da sempre nei confronti di Novara; attenzione basata anche sul riscontro che FCN, negli anni, ha avuto riguardo alla sensibilità nei confronti dell’arte, dimostrata dalla nostra comunità. Proprio questo interesse e questa sensibilità sono alla base dei numerosi progetti che FCN ha promosso per recuperare la bellezza del nostro patrimonio, come nel caso delle opere di proprietà del Comune, oggetto di restauro. A fronte di questo, l’Amministrazione è lieta di dare il proprio contributo: nei prossimi mesi i visitatori potranno ammirare opere uniche che raccontano le bellezze del nostro territorio e la Novara dell’Ottocento».

L’allestimento museografico
 
Il percorso si articola attraverso tre differenti sezioni espositive: partendo dalla città ottocentesca, idealmente si risale lungo gli itinerari che, attraverso la campagna, la collegano ai laghi e alle vallate alpine; luoghi un tempo compresi in un’unica grande provincia e già dal XIX secolo meta di viaggiatori e di artisti.
La mostra presenta, oltre ad opere provenienti dalla collezione di Fondazione Cariplo, alcuni capolavori della Galleria Giannoni e dei Musei Civici di Novara, per un totale di 46 pezzi cui si aggiungono due disegni in originale, conservati all’Archivio di Stato, dell’architetto Alessandro Antonelli e un pannello con riproduzione in scala doppia, sempre dell’Antonelli. I due disegni si riferiscono al quarto progetto della Cupola di San Gaudenzio, datato 1859 in metà sezione verticale e metà prospetto realizzato a matita, inchiostro nero e acquerello colorato e, sempre dell’architetto Antonelli, al quinto progetto per la Cupola di San Gaudenzio e della facciata della Basilica, datato gennaio 1860 in cui la Cupola assume, concretamente, la sua forma ultima e definitiva. (Vedi schede allegate con commento dell’Architetto F. Bordino).
Sempre di Alessandro Antonelli, ma in mostra mediante un pannello con riproduzione in scala doppia che oggi è conservato a Casa Bossi, anche il progetto dei portici che l’amministrazione comunale di Novara, aveva affidato all’architetto per l’allargamento del Corso di Porta Sempione, oggi Corso Cavour. (Vedi scheda allegata con commento dell’Architetto F. Bordino).
Per ricostruire al meglio le atmosfere ottocentesche e per inquadrare il contesto temporale, l’allestimento prevede anche alcuni oggetti, in prestito dal Museo Civico Etnografico Archeologico “C. G. Fanchini” di Oleggio. Abiti femminili in seta e cotone, una toeletta degli anni Dieci del XX secolo e un baule da viaggio della seconda metà del XIX secolo, una cappelliera, un bauletto e un cestino da viaggio, tre modelli di parasole e una serie di ombrelli e bastoni da passeggio oltre a un tabellone delle “Strade ferrate dello Stato. Prezzi delle corse da Oleggio” in carta stampata. Oggetti, dettagli e antiche tracce di vita che consentiranno al visitatore di effettuare un vero e proprio viaggio nel tempo.
 
Le tre sezioni lungo cui si dipana il percorso di visita sono:
1. Una città di provincia dell’Ottocento
2. Tra città e campagna
3. Viaggio in provincia
 
L’allestimento museografico, realizzato dagli Arch. Ruggero Biondo e Daniele Moro, rilegge le opere esposte reinterpretando, attraverso una complessa articolazione spaziale, le suggestioni e le visioni che le opere stesse trasmettono. La tipica geometria urbana, fatta di vicoli e strade caratterizzati da un disegno di matrice medievale viene riproposta attraverso pannellature scomposte che, con decisi cambi di direzione, danno la sensazione di un cammino attraverso una strada di città, “un passeggio urbano “.
I quadri esposti, unitamente ai complementi, dialogano continuamente tra loro, passando dalla presentazione della città reale alla città ideale immaginata da Antonelli per la Novara ottocentesca.
 
L’opera di Nunes Vais è messa in risalto attraverso una struttura leggera che ne consente una esposizione aerea: il quadro galleggia nello spazio e nel tempo, emergendo con forza dal fondale. Nunes Vais rappresenta anche il cambio di rotta del percorso: inizia il viaggio e il tema della vita rurale emerge con rinnovate cromie: l’opera di Ciolina diventa l’immagine - simbolo di questa sezione. Il continuo confronto pittorico che ruota intorno al tema della vita in campagna cede quindi il passo a nuovi paesaggi: si va verso i laghi: il Lago Maggiore, le vallate alpine. L’opera simbolo di questa sezione è il “viaggio in battello” proposto da Morbelli, isolato e proposto in una leggera “ansa”ricavata nella pannellatura blu. Proprio come il lago.
 
La luce è protagonista, sin dal titolo, della mostra: le opere emergono lasciando in penombra tutto il resto, quasi in segno di rispetto. L’obiettivo è quello di creare una sorta di scrigno in cui i quadri emergono come veri e propri gioielli. 
 
L’arte come strumento di filantropia.
Obiettivo di “Open” è mettere in primo piano la vocazione civile e culturale delle Fondazioni di comunità, il loro essere istituzioni che promuovono l’arte come motore di cultura e d’identità, la coesione sociale come elemento imprescindibile per la diffusione del benessere della collettività. E la viva testimonianza dell’attenzione verso la salvaguardia dei valori di identità e di cultura sono espressi attraverso l’arte, a partire dal grande patrimonio artistico di Fondazione Cariplo, affiancato dai patrimoni delle diverse città.
I capolavori in mostra intrecciano idealmente un dialogo con l'agire filantropico della Fondazione di comunità, in particolare richiamano la centralità del suo impegno in ambito sociale, fortemente focalizzato sul benessere delle persone nella propria comunità, in particolare dei giovani e delle fasce fragili della società. Il suo essere istituzione proiettata al “creare e fare cultura”.
 
Il restauro delle opere da parte di FCN
La mostra diventa occasione per il restauro di 12 dipinti della collezione Giannoni, attualmente collocati nei depositi cittadini e che saranno inseriti nel percorso espositivo. Nelle sale del Broletto, infatti, come è noto, trova collocazione solo un terzo del numero complessivo di opere donate da Alfredo Giannoni al Comune di Novara tra il 1930 e il 1938 (circa 900 pezzi).
L’ulteriore impegno, in questo senso, di FCN ne prova la sensibile attenzione per la salvaguardia del patrimonio locale e ne esplicita l’intento di fare della mostra uno strumento di promozione culturale.
Le opere restaurate da Federico Barberi sono:
 
1)    “L’Alpe” di Lorenzo Delleani (1880 – 1885)
2)    “A merenda” di Raffaele Tafuri (1895 – 1905)
3)    “La pollivendola” di Ruggero Focardi (1912)
4)    “La lavandaia” di Carlo Arpini (1915 circa)
5)    “Monte Bianco da Verano, di mattino” di Ambrogio Alciati (1926 - 1928)
6)    “La chiesa di Pecetto a Macugnaga” di Eugenio Gignous (1892 - 1897)
7)    “Paesaggio alpestre” di Filippo Carcano (1885 – 1890)
8)    “Lo sfoglio della meliga” di Antonio Discovolo (1930)
9)     “Monte Leone (Alpe Veglia)” di Federico Ashton (1896 – 1897)
10) “Pascolo alpestre” di Achille Tominetti (1910 – 1917)
11) “Balme” di Cesare Maggi (1924 – 1926)
12) “Donna allo specchio” di Paul Parfonray (1895)
 

Il progetto Alternanza Scuola - Lavoro
 
“Sentieri di luce – In cammino con Morbelli e Nunes Vais” è una mostra che vuole essere una “mostra di tutti e per tutti” grazie anche alla serie di collaborazioni messe in atto con gli enti del territorio.
I primi, ad avere intrapreso un percorso al fianco degli enti organizzatori sono gli studenti del Liceo Artistico Musicale e Coreutico “Felice Casorati” di Novara che hanno seguito un iter su più fronti sia per quel che riguarda la formazione in ambito di comunicazione, allestimento e didattica museale, sia per quel che attiene la realizzazione di veri e propri materiali di promozione riferiti alla mostra.

La prima collaborazione che ha interessato alcuni studenti del Liceo “Casorati” e che ha dato un frutto concreto è quella della realizzazione grafica dell’“Annullo filatelico” dedicato alla mostra, ossia un timbro che si appone sul francobollo per fini di collezionismo, allo scopo di impedirne la riutilizzazione.
Sei le classi che hanno partecipato al progetto. Dopo una fase di formazione iniziale, in cui sono state raccolte informazioni e studiate le richieste della committenza (Poste Italiane) gli alunni hanno realizzato, ciascuno individualmente, una progettazione completa. Una commissione di esperti ha decretato i vincitori: per l’annullo filatelico, la studentessa Erika Rinaldi; per la cartolina su cui verrà apposto l’annullo filatelico, la studentessa Elisabetta Depaoli; per la realizzazione di una seconda cartolina promozionale, invece, saranno utilizzati alcuni dettagli dei progetti elaborati dagli studenti: Sara La Falce, Francesca Di Santo, Martina Gemma, Lucia Cattaneo, Elena La Barbera.
 
Il giorno dell’inaugurazione, sabato 6 maggio 2017, dalle 16.30 alle 19.30 i rappresentanti di Poste Italiane saranno presenti con un punto informativo in cui l’annullo filatelico realizzato “ad hoc” verrà posizionato sulle cartoline anche queste progettate e create dagli alunni del Liceo “Casorati” per l’occasione.
 
 
Il progetto di Alternanza Scuola Lavoro del liceo “F. Casorati” di Novara, è stato, nel suo insieme, diviso in quattro aree tematiche, tutte precedute da momenti di formazione per gli studenti con esperti dei vari settori:
 
1)    Area Comunicazione con l’ideazione e la realizzazione di materiali pubblicitari relativi alla mostra (comunicati stampa, artefatti grafici, questionari, cartoline, inviti per specifici target…);
 
2)    Area Didattica Museale con attività laboratoriali grafiche, pittoriche e plastiche destinate agli alunni della scuola primaria;
 
3)    Area Documentazione di alcune fasi di restauro delle opere pittoriche attraverso un video girato nel laboratorio del restauratore della mostra e poi montato per raccontare le fasi più significative;
 
4)    Area Allestimento museografico con la produzione, da parte dei ragazzi, di proposte relative al percorso espositivo.
 
Tutte le attività hanno avuto l’obiettivo di sviluppare, negli alunni, la capacità di assumersi compiti e responsabilità operative appropriate al possibile contesto e di avvicinare gli allievi alle attività artistico - culturali promosse e organizzate sul territorio.
 
In mostra è anche previsto uno schermo che riprodurrà, in loop, filmati realizzati dagli alunni del Liceo “Casorati” riguardanti le attività proposte e realizzate in occasione della mostra, così da poter “restituire” direttamente ai visitatori le iniziative e le modalità di lavoro.






Un ricco calendario di eventi
 
Il percorso di visita alla rassegna, non si esaurirà all’interno della sala dell’Arengo, ma si aprirà sulla città e sul territorio, attraverso un fitto calendario di eventi collaterali, organizzati in collaborazione con diversi enti.
 
In occasione della mostra l’Agenzia Turistica Locale della Provincia di Novara (ATL Novara) organizza un calendario di visite guidate gratuite ai luoghi Antonelliani della provincia. Seguendo il progetto “Itinerario Antonelliano nel Novarese”, è stato creato un calendario di visite gratuite ai beni progettati dall’architetto ghemmese, raccontati dagli storici locali che hanno redatto la guida “Itinerari Antonelliani nel Novarese”, inserita nel progetto Cultura e Aree Urbane – Azione di sistema Itinerari Territoriali e Storytelling.
L’idea di proporre l’Antonelli e le sue architetture nasce dalla volontà di narrare un altro aspetto dell’arte e della cultura dell’800; insieme alla mostra “Sentieri di luce”, si darà così la possibilità al visitatore di immergersi in un viaggio, a 360°, nel patrimonio novarese. (Vedi allegato ATL)
 
Altri itinerari sono proposti dall’Agenzia Stopover Viaggi; percorsi che offriranno la possibilità, ai visitatori, di scoprire, dal vero, alcuni scorci osservati nei dipinti della mostra e suddivisi in due filoni ben precisi: “Laghi & Sacri Monti” e “Musei del Novarese”. Si tratta di itinerari di una giornata intera, in date prefissate con accompagnatori e guide esperte che si svolgeranno da maggio a settembre (Vedi allegato Stopover Viaggi).
 
Durante il fine settimana d’inaugurazione della mostra (6 e 7 maggio), Aiapp sezione Piemonte (Associazione Italiana di Architettura del Paesaggio) organizza l'appuntamento nazionale “Giardini & Paesaggi aperti” con aperture anche nel Novarese che ampliano l’offerta turistico – culturale dei primi giorni di visita, offrendo un’ulteriore modalità di visita del territorio. (Vedi allegato Aiapp)
 
In calendario durante il periodo di esposizione anche una serie di incontri con esperti che affronteranno le tematiche dell’arte e del viaggio.
 
Grazie all’Archivio di Stato e all’Associazione Scrinium in collaborazione con il Centro Novarese di Studi Letterari è in calendario “Fra viaggio e paesaggio”, ciclo di appuntamenti alla scoperta di alcuni aspetti della cultura ottocentesca (Vedi allegato Ass. Scrinium) con studiosi ed esperti del territoriomentre il Circolo dei Lettori propone gli incontri “Da Giotto a Picasso: artisti in viaggio” a cura del Prof. Simone Ferrari, professore associato di Storia dell’Arte Moderna all’Università di Parma; un vero e proprio viaggio nei secoli della storia dell’arte, da sempre considerata motore d’ispirazione della creatività umana (Vedi allegato Circolo dei Lettori).

“Sentieri di luce” sta per aprire le sue porte.
E’ in procinto di cominciare un incredibile viaggio che saprà indagare la storia, i luoghi, le abitudini e i monumenti di un tempo lontano; il tutto “riletto” attraverso la speciale lente d’ingrandimento dell’impegno sociale e della solidarietà.
Valigie pronte, si parte.
 
L’inaugurazione della mostra è fissata per le ore 16.30 di sabato 6 maggio 2017
 


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