Mario Schifano
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Mario Schifano, Treno giapponese
Dal 10 Aprile 2021 al 29 Maggio 2021
Palermo
Luogo: Centro d'arte Raffaello
Indirizzo: Via Notarbartolo 9/e
Orari: da lunedì a sabato dalle 10 alle 13 e dalle 16:30 alle 19:30. Domenica, lunedì mattina e festivi chiuso
Curatori: Giuseppe Carli
Telefono per informazioni: +39 091 7574592
Sito ufficiale: http://www.raffaellogalleria.com
Il Centro d'arte Raffaello è lieto di ospitare la personale dell'artista “Mario Schifano”, dall'omonimo titolo, a cura di Giuseppe Carli, che sarà avviata sabato 10 aprile ore 18:00 negli spazi espositivi di via Notarbartolo 9/e a Palermo. L'evento racchiude trenta opere grafiche; trattasi di serigrafie materiche a smalto edite dalla Torcular negli anni '80, di grande formato e valore. Il direttore artistico Sabrina Di Gesaro, in collaborazione con il fondatore della galleria Angelo Di Gesaro, suo padre, hanno deciso di offrire alla città questo tributo, ad un artista di rilievo come Mario Schifano, per contribuire in questo particolarissimo periodo storico alla rinascita collettiva del mondo della cultura.
“Questa esposizione ci insegna – commenta il curatore e critico Giuseppe Carli – quando un pittore meriti l'appellativo di “artista”. Mario Schifano è uomo del proprio tempo che, attraverso la disponibilità di strumenti tecnologici, ma in assoluta solitudine, si imbatte nella ricerca continua di nuove forme di sperimentazioni pittoriche e di comunicazione. Una condizione, la solitudine, che appartiene oggi all'artista contemporaneo: se, da un lato, appare sempre più vorace nel tessere confronti, dall'altro scarta l'ipotesi del gruppo; dicotomia che lo rende vittima di quella macchina della modernità caratterizzata dalla stampa, dalla fotografia, dalla televisione. Natura e cultura sono il sottofondo motivante per la sua attività di pittore, aspetti chiave della sua espressione, in un rapporto che ha accesso al lirismo del particolare approccio conoscitivo effettuato attraverso la novità e la libertà costruttiva del segno e lo splendore dei colori. Seppure - conclude Carli - con influenze artistiche di carattere internazionale, legato in parte all'ambito dei quadri astratti moderni, dal quale comunque Schifano si è distaccato guardando altrove, la sua pittura invoca a una centralità che ricorda l'“uomo vitruviano” inserito con le sue proporzioni armoniche in un universo perfetto; ed è proprio a questo universo che l'artista si rivolge, portando nel suo lavoro l'armonia di modelli a volte sentimentali, comuni anche alla poesia.”
L'inaugurazione non prevederà una serata evento nel rispetto delle normative di sicurezza sanitarie vigenti che vietano ogni sorta di assembramento ed evento ma, grazie all'ausilio della dimensione digitale e web, sarà possibile visitare la mostra anche sulla nuova piattaforma https://www.raffaellogalleria.com/ nella sezione dedicata alla mostra in corso.
“Questa esposizione ci insegna – commenta il curatore e critico Giuseppe Carli – quando un pittore meriti l'appellativo di “artista”. Mario Schifano è uomo del proprio tempo che, attraverso la disponibilità di strumenti tecnologici, ma in assoluta solitudine, si imbatte nella ricerca continua di nuove forme di sperimentazioni pittoriche e di comunicazione. Una condizione, la solitudine, che appartiene oggi all'artista contemporaneo: se, da un lato, appare sempre più vorace nel tessere confronti, dall'altro scarta l'ipotesi del gruppo; dicotomia che lo rende vittima di quella macchina della modernità caratterizzata dalla stampa, dalla fotografia, dalla televisione. Natura e cultura sono il sottofondo motivante per la sua attività di pittore, aspetti chiave della sua espressione, in un rapporto che ha accesso al lirismo del particolare approccio conoscitivo effettuato attraverso la novità e la libertà costruttiva del segno e lo splendore dei colori. Seppure - conclude Carli - con influenze artistiche di carattere internazionale, legato in parte all'ambito dei quadri astratti moderni, dal quale comunque Schifano si è distaccato guardando altrove, la sua pittura invoca a una centralità che ricorda l'“uomo vitruviano” inserito con le sue proporzioni armoniche in un universo perfetto; ed è proprio a questo universo che l'artista si rivolge, portando nel suo lavoro l'armonia di modelli a volte sentimentali, comuni anche alla poesia.”
L'inaugurazione non prevederà una serata evento nel rispetto delle normative di sicurezza sanitarie vigenti che vietano ogni sorta di assembramento ed evento ma, grazie all'ausilio della dimensione digitale e web, sarà possibile visitare la mostra anche sulla nuova piattaforma https://www.raffaellogalleria.com/ nella sezione dedicata alla mostra in corso.
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