Zanele Muholi. Personale
Dal 19 Gennaio 2013 al 17 Febbraio 2013
Palermo
Luogo: Palazzo Ziino
Indirizzo: via Dante 53
Orari: da martedì a sabato 9-18.30; domenica 9-13
Enti promotori:
- Comitato Palermo Pride
- Assessorato alla Cultura del Comune di Palermo
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 091 7407631
E-Mail info: ufficio.stampa@aqu.comune.palermo.it
Sito ufficiale: http://www.comune.palermo.it
Dopo DOCUMENTA 13 e il Museo Pecci di Prato, Palermo ospita un'importante personale di Zanele Muholi grazie alla collaborazione tra il comitato Palermo Pride e l'Assessorato alla Cultura del Comune di Palermo. Palermo inaugura così il suo percorso Verso il Pride Nazionale del 2013
Dalla presentazione in catalogo:
Il percorso culturale e politico che accompagnerà Palermo verso il Pride nazionale del prossimo giugno, parte significativamente da una mostra fotografica che segna la riapertura degli spazi espositivi di Palazzo Ziino. È una scelta, non è un caso: restituire alla città uno dei tanti spazi negati, attraverso una riflessione sui diritti negati.
Questa scelta non deve sembrare un azzardo ma l’inizio di un cammino che mette insieme il diritto alla fruizione dei beni comuni e il riconoscimento dei diritti fondamentali della persona, alla luce di un principio pieno e forte di cittadinanza. Sono due azioni che ci aiutano a ridisegnare una città che nelle sue scelte importanti si proietta nel futuro partendo dal riconoscimento pieno e convinto dei diritti civili.
Zanele Muholi, straordinaria artista visuale sudafricana, racconta le tante diversità che rendono ricco il mondo ma che continuano troppo spesso a segnare marginalità, disuguaglianze, emarginazione e sofferenze private. Ci aiuta ad iniziare un ragionamento che ci accompagnerà per un intero anno, l’anno del Pride nazionale a Palermo.
Un anno che dovrà restituirci una città che si confronta e dialoga sui temi fondanti del fare comunità.
All’interno del Pride c’è ampio spazio per le attività culturali, un programma da tempo pensato, voluto in ogni sua parte, un lavoro prezioso sul territorio. Inaugura l’artista sudafricana Zanele Muholi con una mostra personale anteprima di una serie di appuntamenti che fino a giugno declineranno una mappa di eventi di apertura all’arte nel quotidiano; arte che diventa educazione al rispetto delle diversità culturali e personali, al rispetto della vita.
Zanele Muholi, artista sudafricana nera lesbica coniuga la produzione artistica con I'impegno politico, dando vita a quello che lei stessa definisce "attivismo visuale": le sue fotografie producono immaginario, dando visibilità ai corpi lesbici, dando volto alla comunità nera di lesbiche, gay, bisessuali, trans e intersex. (LGSTI) in Sudafrica, combattendo razzismo, sessismo, patriarcato e violenza degli uomini contro le donne.
Smontando gli stereotipi della rappresentazione sociale dominante, le immagini di Muholi ritraggono la molteplicità di una comunità cancellata dalla storia ufficiale, con l'obiettivo di collezionare tracce visuali per una storia collettiva delle soggettività lesbiche, gay e trans. Muholi non indugia mai sulla vittimizzazione, ma al contrario rappresenta la forza e la bellezza delle persone che ritrae, e delle donne in prima istanza, traducendole in scatti di alto valore artistico ed estetico, oltre che sociale e politico.
Biografia
Zanele Muholi è nata a Umlazi (Durban) nel 1972. Ha studiato Advanced Photography al Market Photo Workshop a Newtown e ha tenuto la sua prima personale alla Johannesburg Art Gallery nel 2004. Ha lavorato come community relation officer per il Forum for the Empowerment of Women (FEW), un'organizzazione nera lesbica di Gauteng e come fotografa e reporter per Behind the Mask, una rivista online dedicata a questioni gay e lesbiche in Africa. Il suo lavoro rappresenta il corpo della donna nera in un modo franco e al contempo intimo, sfidando la tradizione del ritratto dei corpi delle donne nere nella fotografia documentaria.
La sua personale Only half the picture, esibita alla galleria Michael Stevenson nel marzo del 2006, ha partecipato dal Market Photo Workshop di Johannesborg all'Afrovibes Festival ad Amsterdam. Nel 2008 Muholi ha tenuto una personale a Le Case d'Arte, Milano, e nel 2009 ha partecipato a una mostra con Lucy Azubuike al CCA Lagos, in Nigeria. Nel 2005 ha ricevuto il Tollman Award far the Visual Arts, la prima BHP Billiton/Wits Universiry Visual Arts Fellowship nel 2006, e nel 2009 è stata artista residente Ida EIy Rubin al Massachusetts Institute of Technology (MIT). Nel 2012 è stata presente a Documenta 13 – Kassel (Neue Galerie) con la serie Faces and Phases.
Dalla presentazione in catalogo:
Il percorso culturale e politico che accompagnerà Palermo verso il Pride nazionale del prossimo giugno, parte significativamente da una mostra fotografica che segna la riapertura degli spazi espositivi di Palazzo Ziino. È una scelta, non è un caso: restituire alla città uno dei tanti spazi negati, attraverso una riflessione sui diritti negati.
Questa scelta non deve sembrare un azzardo ma l’inizio di un cammino che mette insieme il diritto alla fruizione dei beni comuni e il riconoscimento dei diritti fondamentali della persona, alla luce di un principio pieno e forte di cittadinanza. Sono due azioni che ci aiutano a ridisegnare una città che nelle sue scelte importanti si proietta nel futuro partendo dal riconoscimento pieno e convinto dei diritti civili.
Zanele Muholi, straordinaria artista visuale sudafricana, racconta le tante diversità che rendono ricco il mondo ma che continuano troppo spesso a segnare marginalità, disuguaglianze, emarginazione e sofferenze private. Ci aiuta ad iniziare un ragionamento che ci accompagnerà per un intero anno, l’anno del Pride nazionale a Palermo.
Un anno che dovrà restituirci una città che si confronta e dialoga sui temi fondanti del fare comunità.
All’interno del Pride c’è ampio spazio per le attività culturali, un programma da tempo pensato, voluto in ogni sua parte, un lavoro prezioso sul territorio. Inaugura l’artista sudafricana Zanele Muholi con una mostra personale anteprima di una serie di appuntamenti che fino a giugno declineranno una mappa di eventi di apertura all’arte nel quotidiano; arte che diventa educazione al rispetto delle diversità culturali e personali, al rispetto della vita.
Zanele Muholi, artista sudafricana nera lesbica coniuga la produzione artistica con I'impegno politico, dando vita a quello che lei stessa definisce "attivismo visuale": le sue fotografie producono immaginario, dando visibilità ai corpi lesbici, dando volto alla comunità nera di lesbiche, gay, bisessuali, trans e intersex. (LGSTI) in Sudafrica, combattendo razzismo, sessismo, patriarcato e violenza degli uomini contro le donne.
Smontando gli stereotipi della rappresentazione sociale dominante, le immagini di Muholi ritraggono la molteplicità di una comunità cancellata dalla storia ufficiale, con l'obiettivo di collezionare tracce visuali per una storia collettiva delle soggettività lesbiche, gay e trans. Muholi non indugia mai sulla vittimizzazione, ma al contrario rappresenta la forza e la bellezza delle persone che ritrae, e delle donne in prima istanza, traducendole in scatti di alto valore artistico ed estetico, oltre che sociale e politico.
Biografia
Zanele Muholi è nata a Umlazi (Durban) nel 1972. Ha studiato Advanced Photography al Market Photo Workshop a Newtown e ha tenuto la sua prima personale alla Johannesburg Art Gallery nel 2004. Ha lavorato come community relation officer per il Forum for the Empowerment of Women (FEW), un'organizzazione nera lesbica di Gauteng e come fotografa e reporter per Behind the Mask, una rivista online dedicata a questioni gay e lesbiche in Africa. Il suo lavoro rappresenta il corpo della donna nera in un modo franco e al contempo intimo, sfidando la tradizione del ritratto dei corpi delle donne nere nella fotografia documentaria.
La sua personale Only half the picture, esibita alla galleria Michael Stevenson nel marzo del 2006, ha partecipato dal Market Photo Workshop di Johannesborg all'Afrovibes Festival ad Amsterdam. Nel 2008 Muholi ha tenuto una personale a Le Case d'Arte, Milano, e nel 2009 ha partecipato a una mostra con Lucy Azubuike al CCA Lagos, in Nigeria. Nel 2005 ha ricevuto il Tollman Award far the Visual Arts, la prima BHP Billiton/Wits Universiry Visual Arts Fellowship nel 2006, e nel 2009 è stata artista residente Ida EIy Rubin al Massachusetts Institute of Technology (MIT). Nel 2012 è stata presente a Documenta 13 – Kassel (Neue Galerie) con la serie Faces and Phases.
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