Dalì. Tra arte e mito

Salvador Dalì, The Bacchus’ chariot, 1970, Arazzo, 76.5x105 cm. | Courtesy Museo Storico della Fanteria, Roma

 

Dal 27 September 2025 al 1 February 2026

Parma

Luogo: Palazzo Tarasconi

Indirizzo: Str. Luigi Carlo Farini 37

Orari: Dal lunedì al venerdì: ore 9:30 - 19:30 Sabato, domenica e festivi: ore 9:30 - 20:30

Curatori: Vincenzo Sanfo

Costo del biglietto: Intero: 15,00€ - Weekend e festivi Intero: 13,00€ - Feriali Ridotto in biglietteria: 10,00€ - Tutti i giorni: gruppi oltre 10 pax, disabili (legge 104/1992) Ridotto in biglietteria: 10,00€ da lun. a ven. e 13,00€ nei weekend e festivi per: giovani fino ai 14 anni, universitari con tesserino, convenzioni, over 65, accompagnatori disabili L. 104, giornalisti con tesserino in corso di validità Ridotto scuole: 5,00€ Biglietto Open: 17,00€ - Salta la fila Gratuito: bambini fino ai 5 anni

Telefono per informazioni: +39 371 170 4794

E-Mail info: prenotazioni@navigaresrl.com


Salvador Dalí, personalità artistica complessa e controversa, ammirata dal pubblico, ma spesso criticata dagli ambienti elitari culturali per la sua interpretazione eccessivamente commerciale dell’arte, è il protagonista della mostra Dalí tra arte e mito, dal 27 settembre al 1° febbraio 2026 al Palazzo Tarasconi di Parma. L’esposizione, prodotta dalla società Navigare srl, in collaborazione con Art Book Web Sg Group Srls, con la curatela di Vincenzo Sanfo, è patrocinata da Regione Emilia-Romagna, Provincia di Parma e dal Comune di Parma.
 
Della grande quantità di opere realizzate dal catalano Dalí (Figueras 1904 -1989), durante una carriera artistica che lo vide vicino ai movimenti surrealista e dadaista e attivo sperimentatore nei diversi ruoli di pittore, scultore, illustratore e molto altro, la rassegna si concentra sulle opere grafiche, i disegni, le ceramiche e gli oggetti di design, con oltre 200 opere provenienti da collezioni private.
 
 Il progetto espositivo esplora circa due decenni (1960-1980) dell’intenso percorso dell’artista vissuto tra Spagna, Francia e USA in un lungo periodo storico attraversato dalle due Guerre Mondiali e dal Regime franchista, e da incontri personali fondamentali, tra i quali: André Breton, André Masson e altri artisti surrealisti, con il poeta e scrittore Federico Garcia Lorca e con il regista francese Luis Buñuel, con il quale realizzò il celebre cortometraggio Un chien Andalou (1929).
 
Tra le opere esposte a Parma, si segnalano: La Divina Commedia di Dante illustrata da Salvador Dalí (1959-1963, edizione Les Heures Claires, Parigi), con 100 copie numerate di incisioni ad acquerello su legno, a colori, frutto di un lavoro durato circa 10 anni e originariamente commissionatogli dal Governo italiano (1950) per commemorare i 700 anni dalla nascita di Dante. E ancora, le 24 litografie prove di stampa dedicate al Purgatorio e al Paradiso danteschi, e le 18 racchiuse nel cofanetto intitolato I cavalli, in edizione limitata e numerata, oltre a 12 incisioni di disegni per Le Château d'Otrante, romanzo di Horace Walpole, considerato anticipatore del genere gotico, 21 incisioni a puntasecca del Tristano e Isotta, cui si aggiungono le 21 del Faust, e 10 serigrafie a colori di Romeo e Giulietta. Alla produzione grafica, si aggiunge anche quella del designer Dalí, con 10 bottiglie e boccette di profumo, oggetti di ceramica, un arazzo e una installazione con specchi.
 
A completare la rassegna, presenti anche 51 opere di 14 artisti entrati in contatto con l’universo daliniano o accomunati al Maestro dalla capacità visionaria. Tra questi: il grande amico Federico García Lorca, del quale sono esposte 30 litografie, Man Ray, Marc Chagall, Joan Miró, André Masson, Stanislao Lepri, Enrico Colombotto Rosso, Leonor Fini, Fabrizio Clerici, Michel Henricot.
 
L’itinerario espositivo si sviluppa con un approccio antologico, partendo dai primi anni della carriera dell’artista e dal fondamentale incontro con figure come il poeta Federico García Lorca, rappresentato in mostra da inediti disegni surrealisti – Spiega il curatore Vincenzo Sanfo – Questi legami hanno contribuito a plasmare il futuro di uno dei più grandi protagonisti dell’arte del Novecento. Il percorso continua attraverso tutte le fasi della produzione artistica di Dalí, fino alle ultime sperimentazioni oniriche degli anni finali della sua vita”.



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