Memo Fornasari. Memorabilia
Dal 20 Novembre 2021 al 19 Dicembre 2021
Montechiarugolo | Parma
Luogo: Palazzo Civico Montechiarugolo
Indirizzo: Via Liberazione 7
Orari: sabato e domenica 10.00 - 13.00 / 14.00 - 17.00
Curatori: Carlo Micheli
Enti promotori:
- Patrocinio di Comune di Montechiarugolo
Costo del biglietto: Ingresso gratuito con green pass
Telefono per informazioni: +39 0521 687759 / 0521 687736
E-Mail info: biglietteria@comune.montechiarugolo.pr.it
Sito ufficiale: http://www.comune.montechiarugolo.pr.it
Il genio multiforme di Memo Fornasari, in MEMORABILIA, la mostra a lui dedicata dal Comune di Montechiarugolo e curata da Carlo Micheli.
L’antologica sarà visitabile nelle sale del Palazzo Civico dal 20 novembre al 19 dicembre.
Domenico Fornasari è pittore vero che paga, in egual misura, il proprio eclettismo artistico e una critica inadeguata. Una duttilità, la sua, distraente che lo porta ora sulla strada del cinema, ora nel mondo della progettazione; una critica che innanzi al suo fare brancola tra narcisistici sproloqui e inutili definizioni delle sue galassie, incapace di proporre un accostamento che ne faccia emergere le affinità con i grandi del suo tempo.
Eppure quelle sue forme futuribili dicono di una pittura colta, d'avanguardia, attenta allo spazialismo di Fontana, ma anche a Vedova, Turcato, Corpora. Questa mostra intende indurre ad una riflessione sui valori artistici di Fornasari, non tanto per rivendicare primati o anticipazioni, bensì per affermare come l’artista mantovano fosse li, tra i grandi, nel momento giusto, in quegli anni '50 e '60 in cui fiorirono i più grandi nomi dell'Arte Contemporanea.
Nel 1973 dalle pagine del "Resto del Carlino" Marino Mercuri poneva un problema fondamentale: "Fornasari -bisogna dire- non è stato scoperto: le sue stagioni artistiche non sono agevolmente afferrabili per una giusta, più attendibile interpretazione. (...) Uscì dalla legione di seguaci del Futurismo con svolte incredibili che non furono segnalate dalla critica. E ancora "Ma come va visto il Fornasari rispetto a pittori come Adami, Pozzati, Pistoletto, Schifano?". Dopo alcuni mesi, nel segnalare l'incontro tra Guidi e Fornasari avvenuto alla mostra che quest'ultimo tenne a Recanati, lo stesso Mercuri afferma che le poche righe scritte da Guidi ("Tanti avvenimenti artistici del secolo l'ha messi lei, nella sua opera, dominandoli con maestria") sono da considerarsi la critica più approfondita che Fornasari potesse allora vantare.
Delle innumerevoli mostre personali tenute in tutto il mondo, non rimangono che scarni dépliant, superficiali e raffazzonati. Urge dunque un riesame approfondito dell’opera di questo artista inquieto e geniale, una rilettura che gli renda finalmente merito, collocandolo tra i protagonisti della sua epoca.
Questo è quanto si è cercato di fare con la mostra ospitata negli spazi del Palazzo Civico di Montechiarugolo, realizzata grazie anche e soprattutto all’impegno amorevole e appassionato dei nipoti Tiziano, Vanni, Roberta e Lorella.
Da non perdere.
Carlo Micheli
Inaugurazione sabato 20 novembre ore 16.00
L’antologica sarà visitabile nelle sale del Palazzo Civico dal 20 novembre al 19 dicembre.
Domenico Fornasari è pittore vero che paga, in egual misura, il proprio eclettismo artistico e una critica inadeguata. Una duttilità, la sua, distraente che lo porta ora sulla strada del cinema, ora nel mondo della progettazione; una critica che innanzi al suo fare brancola tra narcisistici sproloqui e inutili definizioni delle sue galassie, incapace di proporre un accostamento che ne faccia emergere le affinità con i grandi del suo tempo.
Eppure quelle sue forme futuribili dicono di una pittura colta, d'avanguardia, attenta allo spazialismo di Fontana, ma anche a Vedova, Turcato, Corpora. Questa mostra intende indurre ad una riflessione sui valori artistici di Fornasari, non tanto per rivendicare primati o anticipazioni, bensì per affermare come l’artista mantovano fosse li, tra i grandi, nel momento giusto, in quegli anni '50 e '60 in cui fiorirono i più grandi nomi dell'Arte Contemporanea.
Nel 1973 dalle pagine del "Resto del Carlino" Marino Mercuri poneva un problema fondamentale: "Fornasari -bisogna dire- non è stato scoperto: le sue stagioni artistiche non sono agevolmente afferrabili per una giusta, più attendibile interpretazione. (...) Uscì dalla legione di seguaci del Futurismo con svolte incredibili che non furono segnalate dalla critica. E ancora "Ma come va visto il Fornasari rispetto a pittori come Adami, Pozzati, Pistoletto, Schifano?". Dopo alcuni mesi, nel segnalare l'incontro tra Guidi e Fornasari avvenuto alla mostra che quest'ultimo tenne a Recanati, lo stesso Mercuri afferma che le poche righe scritte da Guidi ("Tanti avvenimenti artistici del secolo l'ha messi lei, nella sua opera, dominandoli con maestria") sono da considerarsi la critica più approfondita che Fornasari potesse allora vantare.
Delle innumerevoli mostre personali tenute in tutto il mondo, non rimangono che scarni dépliant, superficiali e raffazzonati. Urge dunque un riesame approfondito dell’opera di questo artista inquieto e geniale, una rilettura che gli renda finalmente merito, collocandolo tra i protagonisti della sua epoca.
Questo è quanto si è cercato di fare con la mostra ospitata negli spazi del Palazzo Civico di Montechiarugolo, realizzata grazie anche e soprattutto all’impegno amorevole e appassionato dei nipoti Tiziano, Vanni, Roberta e Lorella.
Da non perdere.
Carlo Micheli
Inaugurazione sabato 20 novembre ore 16.00
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