Anna Maria Guarnieri. La reincarnazione del Blu
Dal 08 Novembre 2014 al 30 Novembre 2014
Gubbio | Perugia
Luogo: Palazzo del Bargello
Indirizzo: via dei Consoli
Orari: da mercoledì a domenica 10.30-13 / 15-18
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 075 9142445
E-Mail info: palazzodelbargello.gubbio@gmail.com
Sito ufficiale: http://www.comune.gubbio.pg.it
Il 6 agosto 1994, Domenico Modugno - il Mr Volare - colui che ha davvero portato milioni di persone a sognare con occhi aperti, chiudeva per sempre i suoi, lasciando al mondo opere di grande e universale arte. A 20 anni dalla sua morte la Biannuale d'Arte Palazzo del Bargello di Gubbio con l'artista Anna Maria Guarnieri vuole dedicare all'insuperabile e rivoluzionario Mimmo, la mostra "La reincarnazione del Blu".
Il grande artista cantante Domenico Modugno nella canzone "Volare (nel blu dipinto di blu)" aveva certamente ben compreso il profondo significato del sogno e dell'immaginario. Mimmo certamente sapeva che i sogni, quelli a occhi chiusi, svaniscono all’alba, ma sapeva anche che esiste un immaginario da vivere a occhi aperti, tanto che invitava a continuare a sognare con questi versi: "Penso che un sogno così non ritorni mai più, mi dipingevo le mani e la faccia di blu, poi d'improvviso venivo dal vento rapito e incominciavo a volare nel cielo infinito ... ... Ma tutti i sogni nell'alba svaniscono, perché quando tramonta la luna li porta con sé, ma io continuo a sognare negli occhi tuoi belli che sono blu come un cielo trapunto di stelle”.
L’artista Anna Maria Guarnieri dimostra con la mostra e l’opera “La reincarnazione del blu”, di essere in piena sintonia col il grande Modugno, ma anche di provare a andare oltre, oltre le ere delle civiltà e oltre il nostro futuro. Solo l’arte può osare tanto, solo l’arte può dire ciò che in altro modo non è possibile descrivere, ma Anna Maria Guarnieri è abituata alle sfide e a percorrere strade difficili, quelle controcorrente e assai solitarie. Da anni questa artista “archeologa” mostra al mondo il libro aperto della storia, ove passano i respiri delle epoche e le voci dei tempi lontani, ma mostra anche che siamo ancora tutti come argonauti, alla perenne ricerca del vello d’oro. Nel grande ingranaggio della vita, tutta la materia si ricicla, dalla terra nascono i vegetali e poi gli erbivori e poi i carnivori, per poi tornare a essere tutti terra.
Il padre della chimica, Antoine-Laurent de Lavoisier parlava in termini scientifici di questo ciclo, declinando la “legge della conservazione della massa” la quale afferma che “in una reazione chimica, la massa complessiva dei reagenti è uguale alla massa complessiva dei prodotti”, ovvero che “nulla si crea e nulla si distrugge, ma tutto si trasforma”. Anna Maria Guarnieri ci racconta tutto questo con la sua arte e per farlo, ci dipinge, come ci ha insegnato Modugno, un cielo blu costellato di stelle e un profondo mare cosparso di frammenti, risale nelle epoche lontane, attraverso i miti, le leggende, la storia e le religioni, ma il suo fine è parlarci del ciclo universale del mondo, ove il blu si reincarna in modo infinito, dove il principio di conservazione dell’energia, non è solo una legge di fisica, ma anche un passato che ritorna e si trasforma in un uomo sempre nuovo e in un futuro sempre diverso e colmo di pulsanti e sognanti speranze.
Il grande artista cantante Domenico Modugno nella canzone "Volare (nel blu dipinto di blu)" aveva certamente ben compreso il profondo significato del sogno e dell'immaginario. Mimmo certamente sapeva che i sogni, quelli a occhi chiusi, svaniscono all’alba, ma sapeva anche che esiste un immaginario da vivere a occhi aperti, tanto che invitava a continuare a sognare con questi versi: "Penso che un sogno così non ritorni mai più, mi dipingevo le mani e la faccia di blu, poi d'improvviso venivo dal vento rapito e incominciavo a volare nel cielo infinito ... ... Ma tutti i sogni nell'alba svaniscono, perché quando tramonta la luna li porta con sé, ma io continuo a sognare negli occhi tuoi belli che sono blu come un cielo trapunto di stelle”.
L’artista Anna Maria Guarnieri dimostra con la mostra e l’opera “La reincarnazione del blu”, di essere in piena sintonia col il grande Modugno, ma anche di provare a andare oltre, oltre le ere delle civiltà e oltre il nostro futuro. Solo l’arte può osare tanto, solo l’arte può dire ciò che in altro modo non è possibile descrivere, ma Anna Maria Guarnieri è abituata alle sfide e a percorrere strade difficili, quelle controcorrente e assai solitarie. Da anni questa artista “archeologa” mostra al mondo il libro aperto della storia, ove passano i respiri delle epoche e le voci dei tempi lontani, ma mostra anche che siamo ancora tutti come argonauti, alla perenne ricerca del vello d’oro. Nel grande ingranaggio della vita, tutta la materia si ricicla, dalla terra nascono i vegetali e poi gli erbivori e poi i carnivori, per poi tornare a essere tutti terra.
Il padre della chimica, Antoine-Laurent de Lavoisier parlava in termini scientifici di questo ciclo, declinando la “legge della conservazione della massa” la quale afferma che “in una reazione chimica, la massa complessiva dei reagenti è uguale alla massa complessiva dei prodotti”, ovvero che “nulla si crea e nulla si distrugge, ma tutto si trasforma”. Anna Maria Guarnieri ci racconta tutto questo con la sua arte e per farlo, ci dipinge, come ci ha insegnato Modugno, un cielo blu costellato di stelle e un profondo mare cosparso di frammenti, risale nelle epoche lontane, attraverso i miti, le leggende, la storia e le religioni, ma il suo fine è parlarci del ciclo universale del mondo, ove il blu si reincarna in modo infinito, dove il principio di conservazione dell’energia, non è solo una legge di fisica, ma anche un passato che ritorna e si trasforma in un uomo sempre nuovo e in un futuro sempre diverso e colmo di pulsanti e sognanti speranze.
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