#Incursioni. Un dialogo fra le opere della Galleria Nazionale dell’Umbria e della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia
Dal 07 Luglio 2021 al 25 Maggio 2022
Perugia
Luogo: Palazzo Baldeschi
Indirizzo: Corso Pietro Vannucci 66
Orari: dal martedì al venerdì 15.30-19.30; sabato e domenica 10.30-13.30 / 15.30-19.30
Curatori: Carla Scagliosi
Prolungata: fino al 25 aprile 2022
Costo del biglietto: intero 7 euro; ridotto 4 euro
Telefono per informazioni: +39 075 5734760
E-Mail info: palazzobaldeschi@fondazionecariperugiaarte.it
Sito ufficiale: http://www.fondazionecariperugiaarte.it
Palazzo Baldeschi al Corso a Perugia ospita la mostra #Incursioni, che presenta una selezione di 20 opere provenienti dalla Galleria Nazionale dell’Umbria in dialogo con quelle delle raccolte d’arte della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia.
#Incursioni è un progetto importante che conferma la propensione della Fondazione e della Galleria Nazionale dell’Umbria a lavorare in rete con le altre Istituzioni, rafforzando il ruolo che i musei hanno nella vita culturale, al fine di promuovere e valorizzare un’idea condivisa di fruizione del patrimonio artistico da offrire ad una platea il più ampia possibile.
Le scelte espositive sottolineano i rapporti fra le opere e gli artisti presenti nelle due collezioni e la varietà dei generi pittorici, con la possibilità di mostrare al pubblico, in un contesto diverso, le opere più rappresentative della collezione moderna della Galleria Nazionale dell’Umbria, previste nel nuovo percorso espositivo, i dipinti conservati nei depositi e alcuni disegni, di solito non fruibili per chiare esigenze conservative. La rassegna, curata da Carla Scagliosi, conservatrice delle raccolte moderne e contemporanee del museo perugino, è un’occasione per poter fruire in parte del patrimonio della GNU durante la sua chiusura per i lavori di riallestimento. Una mostra “a km 0” dunque ed economicamente sostenibile, che in un momento molto difficile, in particolare per il mondo della cultura, intende dare un segnale positivo di vitalità e dinamismo e che si connota per i forti contenuti scientifici, trasformando gli spazi e instaurando nuove interpretazioni di senso, visioni o approfondimenti sulle opere che metteranno di volta in volta in dialogo o a confronto.
Il fil rouge è quello di un focus, nella direzione già avviata dagli studi dedicati alla pittura del XVII e del XVIII secolo in Umbria e da alcune recenti esposizioni, su alcuni aspetti e protagonisti della pittura del Seicento, con alcuni sconfinamenti nel Settecento e nel Barocco romano. Seguendo il percorso che si snoda nelle sale di Palazzo Baldeschi e le scelte museografiche della collezione permanente della Fondazione, le prime due ‘incursioni’ cambieranno l’aspetto della Sala dei paesaggi. Qui le due opere di Giacinto Boccanera dedicate a episodi dell’Antico Testamento saranno messe in relazione con altrettanti dipinti dedicati a episodi delle vite dei santi, mentre i bellissimi paesaggi di Pietro Montanini di proprietà della Fondazione dialogheranno con due dipinti di soggetto sacro della GNU in cui è comunque il paesaggio a essere il vero protagonista.
Nella Sala delle pale d’altare, i dipinti di Giovanni Baglione e Valentin de Boulogne permetteranno di confrontare le opere della giovinezza e della maturità dell’artista romano con la personale declinazione del caravaggismo e del naturalismo del pittore francese. Nello stesso spazio, si potranno apprezzare i lavori del perugino Giovanni Antonio Scaramuccia; alla luminosa Madonna del Rosario tra angeli e santi della Galleria sarà affiancato lo studio preparatorio per la Madonna con il Bambino della grande pala per il Duomo di Perugia, allo scopo di cogliere l’evoluzione dello stile dell’artista a contatto con la pittura del Baglione.
Nella sala dedicata a Gian Domenico Cerrini, detto il Cavalier Perugino, sarà esposta la Sacra Famiglia con i santi Giovannino e Anna della Galleria, così da intrecciare un dialogo con gli altri dipinti dello stesso autore di proprietà dalla Fondazione.
La grande stagione del Barocco romano sarà rappresentata da alcuni tra i nomi più illustri, quali Mola, Bernini, Schor, Velázquez, Pietro da Cortona. I ritratti della collezione Martinelli e le opere di Pietro da Cortona saranno accostati allo splendido Omero di Pier Francesco Mola di proprietà della Fondazione. I rapporti che intercorrono tra le componenti romana ed emiliana della pittura del Seicento saranno l’oggetto di una ulteriore ‘incursione’, nella quale il Bacco fanciullo attribuito a Elisabetta Sirani dialogherà con altri putti di ascendenza classicista ed emiliana, quelli di Luigi Scaramuccia, per il quale furono molto importanti i rapporti intrattenuti con il Guercino, del quale la Fondazione possiede un giovanile San Francesco in meditazione.
Una selezione di disegni permetterà di concludere il percorso espositivo offrendo un’ulteriore e diversificata visione sugli artisti protagonisti o sui temi individuati nelle #INCURSIONI.
#Incursioni è un progetto importante che conferma la propensione della Fondazione e della Galleria Nazionale dell’Umbria a lavorare in rete con le altre Istituzioni, rafforzando il ruolo che i musei hanno nella vita culturale, al fine di promuovere e valorizzare un’idea condivisa di fruizione del patrimonio artistico da offrire ad una platea il più ampia possibile.
Le scelte espositive sottolineano i rapporti fra le opere e gli artisti presenti nelle due collezioni e la varietà dei generi pittorici, con la possibilità di mostrare al pubblico, in un contesto diverso, le opere più rappresentative della collezione moderna della Galleria Nazionale dell’Umbria, previste nel nuovo percorso espositivo, i dipinti conservati nei depositi e alcuni disegni, di solito non fruibili per chiare esigenze conservative. La rassegna, curata da Carla Scagliosi, conservatrice delle raccolte moderne e contemporanee del museo perugino, è un’occasione per poter fruire in parte del patrimonio della GNU durante la sua chiusura per i lavori di riallestimento. Una mostra “a km 0” dunque ed economicamente sostenibile, che in un momento molto difficile, in particolare per il mondo della cultura, intende dare un segnale positivo di vitalità e dinamismo e che si connota per i forti contenuti scientifici, trasformando gli spazi e instaurando nuove interpretazioni di senso, visioni o approfondimenti sulle opere che metteranno di volta in volta in dialogo o a confronto.
Il fil rouge è quello di un focus, nella direzione già avviata dagli studi dedicati alla pittura del XVII e del XVIII secolo in Umbria e da alcune recenti esposizioni, su alcuni aspetti e protagonisti della pittura del Seicento, con alcuni sconfinamenti nel Settecento e nel Barocco romano. Seguendo il percorso che si snoda nelle sale di Palazzo Baldeschi e le scelte museografiche della collezione permanente della Fondazione, le prime due ‘incursioni’ cambieranno l’aspetto della Sala dei paesaggi. Qui le due opere di Giacinto Boccanera dedicate a episodi dell’Antico Testamento saranno messe in relazione con altrettanti dipinti dedicati a episodi delle vite dei santi, mentre i bellissimi paesaggi di Pietro Montanini di proprietà della Fondazione dialogheranno con due dipinti di soggetto sacro della GNU in cui è comunque il paesaggio a essere il vero protagonista.
Nella Sala delle pale d’altare, i dipinti di Giovanni Baglione e Valentin de Boulogne permetteranno di confrontare le opere della giovinezza e della maturità dell’artista romano con la personale declinazione del caravaggismo e del naturalismo del pittore francese. Nello stesso spazio, si potranno apprezzare i lavori del perugino Giovanni Antonio Scaramuccia; alla luminosa Madonna del Rosario tra angeli e santi della Galleria sarà affiancato lo studio preparatorio per la Madonna con il Bambino della grande pala per il Duomo di Perugia, allo scopo di cogliere l’evoluzione dello stile dell’artista a contatto con la pittura del Baglione.
Nella sala dedicata a Gian Domenico Cerrini, detto il Cavalier Perugino, sarà esposta la Sacra Famiglia con i santi Giovannino e Anna della Galleria, così da intrecciare un dialogo con gli altri dipinti dello stesso autore di proprietà dalla Fondazione.
La grande stagione del Barocco romano sarà rappresentata da alcuni tra i nomi più illustri, quali Mola, Bernini, Schor, Velázquez, Pietro da Cortona. I ritratti della collezione Martinelli e le opere di Pietro da Cortona saranno accostati allo splendido Omero di Pier Francesco Mola di proprietà della Fondazione. I rapporti che intercorrono tra le componenti romana ed emiliana della pittura del Seicento saranno l’oggetto di una ulteriore ‘incursione’, nella quale il Bacco fanciullo attribuito a Elisabetta Sirani dialogherà con altri putti di ascendenza classicista ed emiliana, quelli di Luigi Scaramuccia, per il quale furono molto importanti i rapporti intrattenuti con il Guercino, del quale la Fondazione possiede un giovanile San Francesco in meditazione.
Una selezione di disegni permetterà di concludere il percorso espositivo offrendo un’ulteriore e diversificata visione sugli artisti protagonisti o sui temi individuati nelle #INCURSIONI.
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