Cerratelli, i primi 100 anni
Dal 12 Maggio 2014 al 03 Agosto 2014
San Giuliano Terme | Pisa
Luogo: Villa Roncioni
Indirizzo: via Statale dell'Acetone 226, Pugnano
Orari: da martedì a domenica 16-20
Enti promotori:
- Comune di San Giuliano Terme
- Provincia di Pisa
- Università di Pisa
- Regione Toscana
- Banca di Pisa e Fornacette
Costo del biglietto: intero € 5, ridotto € 3
Telefono per informazioni: +39 050 817900 / 050 310920
E-Mail info: diegoarte@libero.it
Sito ufficiale: http://www.comune.sangiulianoterme.pi.it/
Dal 12 maggio al 3 agosto 2014 a Villa Roncioni, San Giuliano Terme, Pisa, si terrà la mostra “Cerratelli, i primi 100 anni”, un omaggio ai cento anni della Casa d’arte Cerratelli. Nata per volontà del baritono Arturo Cerratelli, uno dei primi interpreti della "Boheme" di Puccini, è divenuta col tempo un’eccellenza assoluta, espressione dell’arte sartoriale italiana in ambito teatrale.
In esposizione i costumi storici della Fondazione, che ripercorreranno i 100 anni di attività: dai primi costumi degli anni venti fino all’ultima produzione, il Gianni Schicchi di Giacomo Puccini realizzato per il Maggio Musicale Fiorentino nel 2012. Nel percorso espositivo, oltre ai celebri abiti indossati da attori e cantanti del calibro di Sofia Loren e Placido Domingo, sarà data grande attenzione ai molti settori della sartoria Cerratelli, come il reparto biancherie, con busti, camicie e sottostrutture, indispensabili per il costume storico, o la sezione cappelli con esempi eccezionali per forme ed espressione creativa.
Lo sguardo non sarà solo alla celebrazione del passato, ma il visitatore potrà anche ammirare sarti e tagliatori mentre lavorano. Si tratta dei giovani allievi del corso di Alta Formazione della Fondazione Cerratelli, che si tiene ogni anno e che rappresenta un’esperienza unica per entrare in contatto con il mondo del teatro e con le tecniche sartoriali e per produrre costumi teatrali d’eccezione e abiti d’alta moda su cartamodelli dei più importanti stilisti.
Grande e divertente novità di questa mostra, sarà la possibilità di indossare alcuni abiti e posare per una fotografia.
Molti sono i grandi personaggi del cinema e della lirica che hanno indossato i costumi Cerratelli in questi 100 anni: Sofia Loren, Claudia Cardinale, Anna Magnani, Stefania Sandrelli, Maria Callas, Renata Tebaldi, Katia Ricciarelli, Charlton Heston, Alec Guinness, Tito Gobbi, Mario Del Monaco, Luciano Pavarotti, Placido Domingo e molti altri ancora hanno potuto provare la grande emozione di indossare costumi Cerratelli e con questi indispensabili strumenti interpretare quei ruoli che gli hanno resi celebri nel mondo.
Molte le storie che la Fondazione Cerratelli conserva insieme ai suoi abiti. Come quando Maria Callas, per cui fu realizzato un manichino su misura, ancora oggi conservato, giunse alle prove dell’abito fortemente dimagrita. Così la diva si fermò in sartoria per farsi sistemare il costume e per ringraziare mandò alla sartoria un mazzo di fiori, con un biglietto che diceva: “mi avete resa felice!”. Oppure quando Anna Magnani, indossando per la prima volta il costume che Cerratelli realizzò per la Lupa di Verga con la regia di Zeffirelli utilizzando materiali originali trovati in piccoli paesini siciliani, disse "ora sono davvero Gnà Pina". E ancora, lo scompiglio che destò l'arrivo di Sofia Loren, nel 1964, per la prova costume per il film La caduta dell'Impero Romano. Mentre tutti erano folgorati dalla sua bellezza e sinuosità, Giorgio Tani, il capo sarto, era preoccupatissimo all’idea di dover vestire misure così difficili, una vita strettissima e un seno formoso. E quando Sofia Loren uscì con il suo primo costume, tutti rimasero ammutoliti da tanta grazia e bellezza, e lei disse: “eccomi qua, ora sono Lucilla!”.
Franco Zeffirelli, presidente Onorario della Fondazione Cerratelli, ha recentemente scritto: “per celebrare i leggendari costumi dei Cerratelli non basterebbe il tempo di una vita” e costumi che “oggi sono amorevolmente custoditi a San Giuliano Terme a perenne memoria e come esempio per i giovani che amano il mestiere del sarto”.
La mostra si inserisce in una serie di iniziative che si svolgeranno durante l’anno per celebrare la Casa d’arte Cerratelli.
In esposizione i costumi storici della Fondazione, che ripercorreranno i 100 anni di attività: dai primi costumi degli anni venti fino all’ultima produzione, il Gianni Schicchi di Giacomo Puccini realizzato per il Maggio Musicale Fiorentino nel 2012. Nel percorso espositivo, oltre ai celebri abiti indossati da attori e cantanti del calibro di Sofia Loren e Placido Domingo, sarà data grande attenzione ai molti settori della sartoria Cerratelli, come il reparto biancherie, con busti, camicie e sottostrutture, indispensabili per il costume storico, o la sezione cappelli con esempi eccezionali per forme ed espressione creativa.
Lo sguardo non sarà solo alla celebrazione del passato, ma il visitatore potrà anche ammirare sarti e tagliatori mentre lavorano. Si tratta dei giovani allievi del corso di Alta Formazione della Fondazione Cerratelli, che si tiene ogni anno e che rappresenta un’esperienza unica per entrare in contatto con il mondo del teatro e con le tecniche sartoriali e per produrre costumi teatrali d’eccezione e abiti d’alta moda su cartamodelli dei più importanti stilisti.
Grande e divertente novità di questa mostra, sarà la possibilità di indossare alcuni abiti e posare per una fotografia.
Molti sono i grandi personaggi del cinema e della lirica che hanno indossato i costumi Cerratelli in questi 100 anni: Sofia Loren, Claudia Cardinale, Anna Magnani, Stefania Sandrelli, Maria Callas, Renata Tebaldi, Katia Ricciarelli, Charlton Heston, Alec Guinness, Tito Gobbi, Mario Del Monaco, Luciano Pavarotti, Placido Domingo e molti altri ancora hanno potuto provare la grande emozione di indossare costumi Cerratelli e con questi indispensabili strumenti interpretare quei ruoli che gli hanno resi celebri nel mondo.
Molte le storie che la Fondazione Cerratelli conserva insieme ai suoi abiti. Come quando Maria Callas, per cui fu realizzato un manichino su misura, ancora oggi conservato, giunse alle prove dell’abito fortemente dimagrita. Così la diva si fermò in sartoria per farsi sistemare il costume e per ringraziare mandò alla sartoria un mazzo di fiori, con un biglietto che diceva: “mi avete resa felice!”. Oppure quando Anna Magnani, indossando per la prima volta il costume che Cerratelli realizzò per la Lupa di Verga con la regia di Zeffirelli utilizzando materiali originali trovati in piccoli paesini siciliani, disse "ora sono davvero Gnà Pina". E ancora, lo scompiglio che destò l'arrivo di Sofia Loren, nel 1964, per la prova costume per il film La caduta dell'Impero Romano. Mentre tutti erano folgorati dalla sua bellezza e sinuosità, Giorgio Tani, il capo sarto, era preoccupatissimo all’idea di dover vestire misure così difficili, una vita strettissima e un seno formoso. E quando Sofia Loren uscì con il suo primo costume, tutti rimasero ammutoliti da tanta grazia e bellezza, e lei disse: “eccomi qua, ora sono Lucilla!”.
Franco Zeffirelli, presidente Onorario della Fondazione Cerratelli, ha recentemente scritto: “per celebrare i leggendari costumi dei Cerratelli non basterebbe il tempo di una vita” e costumi che “oggi sono amorevolmente custoditi a San Giuliano Terme a perenne memoria e come esempio per i giovani che amano il mestiere del sarto”.
La mostra si inserisce in una serie di iniziative che si svolgeranno durante l’anno per celebrare la Casa d’arte Cerratelli.
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