Gazebook Sicily Photobook Festival. III Edizione

© Moises Saiman | Moises Saiman, dalla serie Discordia

 

Dal 08 Settembre 2017 al 10 Settembre 2017

Ragusa

Luogo: Punta Secca

Indirizzo: sedi varie

Sito ufficiale: http://www.gazebook.it/



Gazebook Sicily Photobook Festival, l’evento internazionale che promuove e diffonde la cultura fotografica attraverso il fotolibro, torna per la sua terza edizione a Punta Secca dall’ 8 al 10 settembre. Come ogni anno la manifestazione, aperta al pubblico, offrirà un ricco programma di incontri, presentazioni editoriali, proiezioni, seminari, mostre fotografiche e workshop.

Ideato nel 2015 da Teresa Bellina, Melissa Carnemolla e Simone Sapienza, in questa edizione ha come direttore artistico Lina Pallotta, fotografa, curatrice e docente di calibro internazionale.

Il tema attorno al quale si sviluppa questa terza edizione del festival è Symposium, rievocando una tra le più famose opere di Platone, Gazebook sarà il luogo in cui si discuterà del ruolo della fotografia e della comunicazione visiva in un momento storico di grande incertezza e caos sia politico che sociale.

‘La storia ufficiale è il risultato di un montaggio funzionale alle forme di potere che ne scrivono senso e significato assolutamente logico alla propria egemonia. Ne dettano le forme intrise di razzismo, classismo, omofobia, volti a giustificare guerre e sopraffazioni. La ricerca di narrazioni alternative, la cosiddetta “storia dal basso” o controstoria, resta la forma più importante di resistenza alle logiche di potere. In questo processo, la produzione di narrazioni visive che riprendono, interagendo, i problemi della contemporaneità, resta fondamentale. La domanda che sorge spontanea è: può la fotografia cambiare l’ordine delle cose, influire sulla opinione pubblica, la politica, la coscienza o le coscienze dei nostri tempi? Per questo, quanto si vede e quanto viene restituito attraverso essa, deve essere al contempo soggettivo e radicale, complesso e diretto, audace e introspettivo. Penso sia nostra responsabilità ricostruire un senso degli accadimenti, proporre punti di vista differenti, stuzzicare domande e soprattutto confronti sulle questioni difficili e complesse che ci interrogano. Possiamo, in quanto fotografi, interagire con un discorso politico più ampio senza cadere nella semplice propaganda? In questo senso la propria responsabilità nella comunicazione visiva diventa imprescindibilmente politica.’
Lina Pallotta, Artistic Director Gazebook 2017

Il Symposium aprirà la serata inaugurale del festival con una tavola rotonda in cui quattro oratori esporranno il proprio punto di vista relativo al legame tra fotografia e politica e alle modalità espressive ad essa connesse negli ambiti della curatela, dell’editoria e dei media. Moderatore e curatore dell’incontro sarà Colin Pantall, docente e fotografo. Interverranno: la curatrice Natasha Christia, il fotografo Matthieu Ma Asselin, Alejandro Acin, direttore creativo di Photobook Bristol e il co-fondatore della casa editrice Discipula, Marco Mfg Paltrinieri.

MOSTRE

La mostra principale è di Moises Saiman, fotografo pluripremiato dell’agenzia Magnumo Photo.
Il lavoro ‘Discordia’, a cura di Daria Birang, è frutto di un lavoro di quattro anni del fotografo che ha vissuto nella regione e si focalizza sullo stato di caos causato dalle rivoluzioni della primavera araba e sulla conseguente guerra civile in Siria. La mostra sarà allestita esternamente sul lungomare di Puntasecca creando un unico e ininterrotto labirinto di immagini che vuole rendere lo spettatore parte di quel caos e portarlo a riflettere sulle conseguenze della primavera araba.

La mostra ‘Hayati’ di Karim El Maktafi è stata organizzata e prodotta in collaborazione con FABRICA (Centro di Ricerca e di Comunicazione del Gruppo Benetton di Treviso, Italia) e Officine Fotografiche Roma. Le immagini sono una riflessione sull’identità da parte di un ragazzo italiano di seconda generazione, figlio degli immigrati marocchini, nato e cresciuto in Italia. L’autore ha cercato attraverso le immagini scattate con lo smartphone un equilibrio tra due mondi differenti per credenze, abitudini ed esperienze.

Leila Fatemi è una fotografa e artista che nel progetto ‘Clothebound’ ha lavorato sulla percezione da parte della cultura occidentale della donna musulmana velata. La serie di immagini costruite in dittici, lavora sui concetti di identità e stereotipo. La fotografa utilizza la fotografia come mezzo di espressione contro la cultura della donna musulmana oppressa, passiva e sottomessa, tipica del propagandismo orientale.

‘Control’ è la storia di una notte a Istanbul in cui la violenza è la vera protagonista. Cagdas Erdogan ci mostra il lato oscuro della Turchia dopo il 2000. Il ritorno a un clima politico estremamente rigido che ha contribuito alla nascita di alcune attività, sullo sfondo della notte turca, figlie di un’estrema opposizione, come gare di lotta fra cani o feste segrete di sesso e droga.

‘The moon was broken’ di Salvatore Vitale, a cura di Eliana Bambino, è un viaggio introspettivo, all’interno dell’identità del fotografo e del rapporto con il padre il quale rispecchia lo stereotipo dell’ uomo siciliano introverso, quasi privo di affetti. Una storia sulla memoria, sulle emozioni e sui rimpianti.

Miro Kuzmanovic ha vinto il premio “Premio Slideluck” a Gazebook 2016 con il lavoro ‘Ideology’. La storia inizia nel 200 in Serbia con l’arresto del leader serbo-bosniaco Rodovan Karadzic per crimini di guerra. Le immagini ripercorrono 25 anni di memoria autobiografica dell’autore passando attraverso i paesaggi dell’ex Jugoslavia negli anni Novanta.

Daria Adabbo ha vinto il “Premio Gazebook” al Festival di Foiano 2016 con il lavoro ‘Provincia Sospesa’. La mostra, a cura di Teodora Malavenda, è un viaggio fotografico in Italia da Nord a Sud, individuando la ‘provincia sospesa’ lontana, liquida, silenziosa, immobile e vacua, caratterizzata da tinte a tratti fiabesche e oniriche.

‘The iceberg’ di Giorgio di Noto a cura di da Chiara Capodici, è una ricerca sul web e sul deep web, la parte oscura delle rete in cui nulla è tracciabile e in cui anche le immagini vivono un’esistenza transitoria.

Infine sarà esposta la FUAM DUMMY BOOK AWARDS, il meglio dei dummy selezionati per Instanbul Photobook Festival.
TALK & LEMONADE

Il carattere informale degli incontri di Gazebook rimane la sua caratteristca principale. Infatti, oltre al simposio sono previste molte altre occasioni di incontro con professionisti del panorama fotografico.

Primo momento di incontro sarà un tributo a Lorenzo Tricoli, fotografo recentemente scomparso.

Presentazione Photo-Text Books extravaganza con Federica Chiocchetti.

“Be Back Soon” Akina, Books, joy and pain, con Valentina Abenavoli e Alex Bocchetto che racconteranno i cinque anni di pubblicazioni di Akina.

Another Meeting With Her in Vein, in compagnia di Amak Mahommodian. In programma una conversazione con Issa Touma, regista e fotografo francese, fondatore di Black and White Gallery, il primo spazio dedicato alla fotografia in Medio Oriente.

Here i’m, talk con la curatrice Natasha Christia e la fotografa Valentina Abenavoli che parlerà della sua trilogia incompiuta dal titolo “Amore”.

Infine, il festival si chiuderà il terzo giorno con uno degli incontri più importanti con Jason Fulford che parlerà di Fake Newsroom, un intenso esperimento redazionale, organizzato a San Francisco all'inizio di quest'anno. Il progetto è stato ispirato da una performance di Larry Sultan e Mike Mandel del 1983, Newsroom.

LAUNCH BOOK & WATERMELON

Durante le giornate di inaugurazione di Gazebook, all’interno del giardino del faro di Punta Secca, si svolgeranno le presentazione editoriali.
Discordia, con l’autore e fotografo Moises Saman e la curatrice Daria Birang che illustreranno il lavoro sulle rivoluzioni della primavera araba.
Monsanto, di Mathieu Asselin il quale parlerà del suo eccezionale lavoro di documentazione durato 5 anni attraverso il Vietnam e gli Stati Uniti, sulle grandi aziende chimiche.
All quiet on the home front, incontro con l’editore e designer Alejandro Acin che discuterà con il fotografo Colin Pantall il processo di editing, progettazione e pubblicazione del libro “All Quiet on the Home Front”.
Destino final, di Giancarlo Ceraudo e Miriam Lewin. Saranno presenti all’incontro il fotografo Giancarlo Caraudo e l’editore Maarten Schilt. Un lavoro sui “voli della morte” durante lo sterminio in Argentina degli oppositore al regime.
Limine: indagine ai limiti di una città, di Vincenzo Labellarte, Daniele Cametti Aspri, Mauro Quirini, Paolo Fusco, Michele Miele, Gabriele Lungarella, Michele Vittori, curato da Massimo Siragusa.
Exile, di Vasantha Yogananthan. Il lavoro costituisce il terzo capitolo di “A Myth of Two Souls", un progetto a lungo termine composto da sette libri, sul mito della Ramayana in India.

WORKSHOP E LETTURE PORTFOLIO

Durante le giornate inaugurali sarà possibile partecipare a due workshop e alle letture portfolio gratuite.

A Million Preachers con Jason Fulford. Due giorni di workshop in cui editare e rieditare lavori sarà un gioco di provocazione politica. ‘In tempi politici difficili, chiunque diventa un predicatore. Ed un milione di predicatori è piuttosto fastidioso. Questo è il punto: vorresti esser d'aiuto in questa situazione, ma come? Giornalismo, satira, saggi, commedia? Qual è la linea tra documentazione, fiction e propaganda? E tu, da che parte stai?’

La ricerca del NEO di Bellezza con Maria Teresa Salvati è un laboratorio pratico di personal branding che si pone come obiettivo quello di dare gli strumenti ai fotografi per poter creare la propria identità e il proprio brand attraverso i canali di comunicazione appropriati.

Durante le giornate di apertura sarò possibile far leggere gratuitamente il proprio portfolio a book designers, photo editors, fotografi, e ai referenti delle case editrici. I lettori saranno: Natasha Cristhia, Mathieu Asselin, Colin Pantal, Issa Touma, Alejandro Acin, Marco Paltrinieri, Maarten Shilt, Valentina Abenavoli, Alex Bocchetto, Daria Birang e Giancarlo Ceraudo.

SLIDELUCK NIGHT

Continua anche quest’anno la collaborazione tra Gazebook e Slideluck, piattaforma internazionale che coinvolge molte città nel mondo e permette a fotografi professionisti ed emergenti di divulgare e far conoscere il proprio lavoro. In questa edizione contest sarà a cura di Maria Teresa Salvati e Simone Sapienza; la sfida, quest’anno sarà trovare una connessione tra fotogrammi e multimedia. I curatori che selezioneranno una parte dei lavori sono Natasha Christia, Alejandro Acin, Marco Paltrinieri. Inoltre, quest’anno, Slideluck Gazebook, sarà in collaborazione con la piattaforma web di Aperture Foundation, che pubblicherà online un’intervista uno dei finalisti del contest.

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