Omaggio a Piero Guccione / Ricordo di Sonia Alvarez
Dal 12 Dicembre 2021 al 15 Gennaio 2022
Scicli | Ragusa
Luogo: Palazzo Spadaro / Movimento Culturale “Vitaliano Brancati”
Indirizzo: Sedi varie
Orari: tutti i giorni 10-14 / 15-19
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Fino al 15 gennaio 2021 Scicli rende omaggio alla memoria di due grandi artisti, compagni nella vita e nel lavoro, che hanno legato il loro nome alla piccola capitale del barocco ibleo, testimoni entrambi di una felice stagione di creatività condivisa con la comunità locale e non solo.
Si tratta di Piero Guccione (1935-2018) e Sonia Alvarez (1932-2021) al quale il Movimento Culturale “Vitaliano Brancati” dedica due mostre.
Al primo è dedicata “Omaggio a Piero Guccione” (Palazzo Spadaro, 12 dicembre – 15 gennaio 2022, visite tutti i giorni, h. 10-14 e 15-19, ingresso libero). Ispirate alla poetica di uno dei grandi maestri della pittura del Novecento, in mostra sono le opere di ventisei artisti che in vita hanno incrociato il percorso di Guccione che scelse Scicli – la sua campagna, il suo mare, la sua luce mediterranea – come rifugio. Sono Loredana Amenta, Ilde Barone, Salvatore Barone, Giovanni Blanco, Sandro Bracchitta, Carmelo Candiano, Mavie Cartia, Giuseppe Colombo, Monica Ferrando, Giovanna Gennaro, Maria Guastella, Giovanni La Cognata, Gianni Mania, Sebastiano Messina, Luigi Nifosì, Fernanda Paternò Castello, Franco Polizzi, Cetty Previtera, Giuseppe Puglisi, Lucia Ragusa, Gianni Robustelli, Manlio Sacco, Ninni Sacco, Giovanni Viola, Piero Zuccaro e Franco Sarnari.
“Il Brancati – spiega lo storico dell’arte Paolo Nifosì - ha voluto ricordare Guccione invitando quanti, tra gli artisti, hanno dialogato con più frequenza con lui. Il risultato è una corale e affettuosa organicità che mette i luce la presenza molto avvertita di Guccione, a tre anni dalla sua scomparsa; una presenza che ha determinato la vitalità artistica dell’area iblea e della Sicilia, proprio in virtù del suo carisma. Diversi i ritratti, e diverse le opere interpretate dagli artisti, oltre ai luoghi del microcosmo in cui la vita del maestro e dei suoi amici artisti è stata rivissuta”.
Sempre a Palazzo Spadaro, su iniziativa del Comune di Scicli che ne è proprietaria, è esposta nello stesso periodo una raccolta di incisioni di Piero Guccione del ciclo “Discorsi intorno a due nuove scienze” pubblicate con la prefazione di Papa Giovanni Paolo II nel 2001 in occasione della riedizione, da parte delle Edizioni Il Cigno, dell’opera omonima di Galileo Galilei.
Alla seconda è dedicata la mostra “Ricordo di Sonia Alvarez” in corso dal 6 novembre nella sede del Movimento Culturale “Vitaliano Brancati” e che sarà visitabile sempre fino al 15 gennaio 2022 (via Aleardi, visite dalle 17 alle 20, dal lunedì al sabato, ingresso libero). In mostra 24 opere della Alvarez, tre pastelli di Piero Guccione e un olio, un ritratto di grandi dimensioni del 1983 mai esposto in Sicilia. “Questa grande pittrice venuta da lontano, ma con una memoria greca – scrive il filosofo Giorgio Agamben, autore di uno dei saggi in catalogo - ha ritrovato in Sicilia, dove secondo la leggenda Persefone è stata rapita nell’Ade, la forma ancestrale del mistero. Gli interni, che ostinatamente dipinge, sono interni eleusini, le umili cose disseminate sulle sue tele, copriletti e lenzuoli, reggiseni e giubbotti, accappatoi e sciarpe dimenticati su una sedia ricordano i semplici oggetti che gli iniziati contemplavano a Eleusi, non meno che le marine di Guccione e le spiagge di Sampieri”.
Accompagna la mostra un catalogo con testi di Agamben, Tina Causarano, Monica Ferrando, Angelo Giavatto, Elisa Mandarà, Lucia Nifosì. La mostra voluta e curata dal Movimento culturale “Vitaliano Brancati” è sponsorizzata da Cora Banche, Gruppo Minardo, Confeserfidi, con il patrocinio del Comune di Scicli.
Si tratta di Piero Guccione (1935-2018) e Sonia Alvarez (1932-2021) al quale il Movimento Culturale “Vitaliano Brancati” dedica due mostre.
Al primo è dedicata “Omaggio a Piero Guccione” (Palazzo Spadaro, 12 dicembre – 15 gennaio 2022, visite tutti i giorni, h. 10-14 e 15-19, ingresso libero). Ispirate alla poetica di uno dei grandi maestri della pittura del Novecento, in mostra sono le opere di ventisei artisti che in vita hanno incrociato il percorso di Guccione che scelse Scicli – la sua campagna, il suo mare, la sua luce mediterranea – come rifugio. Sono Loredana Amenta, Ilde Barone, Salvatore Barone, Giovanni Blanco, Sandro Bracchitta, Carmelo Candiano, Mavie Cartia, Giuseppe Colombo, Monica Ferrando, Giovanna Gennaro, Maria Guastella, Giovanni La Cognata, Gianni Mania, Sebastiano Messina, Luigi Nifosì, Fernanda Paternò Castello, Franco Polizzi, Cetty Previtera, Giuseppe Puglisi, Lucia Ragusa, Gianni Robustelli, Manlio Sacco, Ninni Sacco, Giovanni Viola, Piero Zuccaro e Franco Sarnari.
“Il Brancati – spiega lo storico dell’arte Paolo Nifosì - ha voluto ricordare Guccione invitando quanti, tra gli artisti, hanno dialogato con più frequenza con lui. Il risultato è una corale e affettuosa organicità che mette i luce la presenza molto avvertita di Guccione, a tre anni dalla sua scomparsa; una presenza che ha determinato la vitalità artistica dell’area iblea e della Sicilia, proprio in virtù del suo carisma. Diversi i ritratti, e diverse le opere interpretate dagli artisti, oltre ai luoghi del microcosmo in cui la vita del maestro e dei suoi amici artisti è stata rivissuta”.
Sempre a Palazzo Spadaro, su iniziativa del Comune di Scicli che ne è proprietaria, è esposta nello stesso periodo una raccolta di incisioni di Piero Guccione del ciclo “Discorsi intorno a due nuove scienze” pubblicate con la prefazione di Papa Giovanni Paolo II nel 2001 in occasione della riedizione, da parte delle Edizioni Il Cigno, dell’opera omonima di Galileo Galilei.
Alla seconda è dedicata la mostra “Ricordo di Sonia Alvarez” in corso dal 6 novembre nella sede del Movimento Culturale “Vitaliano Brancati” e che sarà visitabile sempre fino al 15 gennaio 2022 (via Aleardi, visite dalle 17 alle 20, dal lunedì al sabato, ingresso libero). In mostra 24 opere della Alvarez, tre pastelli di Piero Guccione e un olio, un ritratto di grandi dimensioni del 1983 mai esposto in Sicilia. “Questa grande pittrice venuta da lontano, ma con una memoria greca – scrive il filosofo Giorgio Agamben, autore di uno dei saggi in catalogo - ha ritrovato in Sicilia, dove secondo la leggenda Persefone è stata rapita nell’Ade, la forma ancestrale del mistero. Gli interni, che ostinatamente dipinge, sono interni eleusini, le umili cose disseminate sulle sue tele, copriletti e lenzuoli, reggiseni e giubbotti, accappatoi e sciarpe dimenticati su una sedia ricordano i semplici oggetti che gli iniziati contemplavano a Eleusi, non meno che le marine di Guccione e le spiagge di Sampieri”.
Accompagna la mostra un catalogo con testi di Agamben, Tina Causarano, Monica Ferrando, Angelo Giavatto, Elisa Mandarà, Lucia Nifosì. La mostra voluta e curata dal Movimento culturale “Vitaliano Brancati” è sponsorizzata da Cora Banche, Gruppo Minardo, Confeserfidi, con il patrocinio del Comune di Scicli.
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