Il paesaggio. Sentieri battuti e nuove prospettive

Carlo Carrà, Marina, 1952, olio su cartone telato, cm. 31,5x49,5. Collezione privata

 

Dal 17 Dicembre 2022 al 05 Marzo 2023

Bagnacavallo | Ravenna

Luogo: Museo Civico delle Cappuccine

Indirizzo: Via Vittorio Veneto 1/a

Orari: martedì e mercoledì 15.00-18.00 giovedì 10.00-12.00 / 15.00-18.00 venerdì, sabato e domenica 10.00-12.00 / 15.00-19.00. Chiuso il lunedì, 25 dicembre e 1 gennaio

Curatori: Davide Caroli

Enti promotori:

  • Comune di Bagnacavallo

Costo del biglietto: ingresso gratuito

Telefono per informazioni: +39 0545 280911/13

E-Mail info: centroculturale@comune.bagnacavallo.ra.it

Sito ufficiale: http://www.museocivicobagnacavallo.it


Sabato 17 dicembre 2022 alle ore 18, negli spazi del Museo Civico delle Cappuccine di Bagnacavallo, apre al pubblico la mostra collettiva Il paesaggio. Sentieri battuti e nuove prospettive, a cura di Davide Caroli.
L’esposizione, promossa dal Comune di Bagnacavallo e organizzata dal Museo Civico delle Cappuccine, si innesta nella programmazione triennale dedicata al paesaggio, tema sul quale verterà la proposta culturale della città di Bagnacavallo fino al 2024.
 
La mostra, in programma dal 17 dicembre 2022 al 5 marzo 2023, intende concentrarsi sulle due declinazioni previste per il 2022 – Paesaggio naturale – e 2023 – Paesaggio urbano –, e presentare una lettura contemporanea della raffigurazione del tema paesaggistico, con particolare attenzione agli esempi più interessanti emergenti a livello nazionale.
L’ecologia, l’ecologismo, lo sviluppo sostenibile, il cambiamento climatico, la tutela dell’ambiente hanno portato questo tema ad essere in evidenza e in tendenza nella discussione politica, sociale e generazionale per l’urgenza con cui ad esempio si stanno rivelando avviati su un piano inclinato le mutazioni del clima che avranno ripercussioni anche sulle nostre società.
 
La discussione su cosa sia oggi il paesaggio, sulle sue precarie condizioni, dovute non unicamente al cambiamento climatico, alla sua considerazione a livello urbano, sociale e anche umano, ai tentativi messi in campo per tracciarne una documentazione e indirizzarne l’evoluzione su binari più rispettosi, sono piani paralleli e argomenti su cui si stanno sviluppano studi, ricerche e approfondimenti che negli ultimi anni stanno arrivando a conclusioni tanto raffinate quanto affascinanti.
Non pare quindi banale affrontare il discorso sul paesaggio anche dal versante culturale e artistico e portare contributi alla discussione partendo dalla visione di chi, attraverso un punto di osservazione meno strettamente scientifico, può offrire uno strumento prospettico per analizzare questo tema con occhi diversi.
 
La mostra, un percorso non cronologico ma tematico e stilistico per suggerire rimandi e affinità, immaginata come una vera e propria passeggiata, si apre con una prima sezione nella quale la strada è indicata da alcuni maestri del Novecento che hanno tracciato le linee lungo le quali si è sviluppata l’arte del XX secolo, Carlo CarràWilliam CongdonGiorgio MorandiEnnio MorlottiMario Schifano, Mario Sironi.

Seguono poi 2 sezioni dedicate agli elementi che costituiscono il paesaggio naturale:
Acqua, nella quale sono presenti opere di Ermes Bajoni, Luca Barberini, Ettore Frani, Guido GuidiVirgilio Guidi, Federica GiulianiniRoberto PagnaniMarco Palmieri, Marina ParisArmando Pizzinato;
Terra, con opere di Paola BabiniGiulia dall’OlioMassimiliano FabbriAndrea FrancolinoTakako HiraiErnesto TreccaniGiorgia Severi.

Una successiva sezione racconta il Sogno del paesaggio e vede esposte opere di CaCo3, Andrea ChiesiJosè D’apiceEron, Filippo FarnetiEnrico LombardiGiuseppe Maestri, Enrico Minguzzi, Enzo MorelliMattia MoreniMarco NeriMassimo Pulini, Giulio Ruffini, SalvoTono Zancanaro, Carlo Zauli.

Chiude la mostra un’ultima sezione con un ulteriore elemento naturale: Aria nella quale si fronteggiano un’opera di aeropittura futurista di Tato e un dipinto di Fabio Giampietro, a chiudere il cerchio spaziale e temporale del percorso.
Il progetto espositivo è accompagnato da un catalogo che include le immagini di tutte le opere e i testi di Davide Caroli, direttore del Museo Civico delle Cappuccine di Bagnacavallo, del Prof. Mario Angelo Neve, professore di Geografia presso l’Università di Bologna - Campus di Ravenna dal titolo: Ecologia dell’arte, ecologia della mente: il paesaggio, ed un saggio del Prof. Stefano Bruzzese, docente di Storia dell’arte moderna presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano dal titolo Il paesaggio nell’opera di Pier Paolo Pasolini.

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