Abel Herrero. Invasi
Dal 05 Ottobre 2013 al 03 Novembre 2013
Reggio nell'Emilia | Reggio Emilia
Luogo: Chiostri di San Pietro
Indirizzo: via Emilia San Pietro 53
Orari: venerdì 17-21; sabato 10-13/ 17-21; domenica 10-13/ 17-20. Aperture straordinarie: 11 ottobre 17-23; 12 ottobre 10-23; 13 ottobre 10-21; 1 novembre 10-13/ 17-21
Curatori: Bruno Corà
Enti promotori:
- Assessorato ai Progetti Speciali
- Assessorato alla Cultura del Comune di Reggio Emilia
Telefono per informazioni: +39 0522 456532/ 348 8080539
E-Mail info: patrizia.paterlini@municipio.re.it
Sito ufficiale: http://www.municipio.re.it/iat/iatre.nsf/schede/F988177AC7CA54FFC125693900582415?OpenDocument
‘Invasi’ l’evento, di respiro internazionale per la circolarità dell’opera di Herrero, fa il punto sull’attuale ricerca pittorico-plastica dell’artista che nel 2010 a la Avana, con la mostra “Osservatorio”, aveva dedicato un consistente numero di opere a celebrare i 500 anni della creazione del telescopio di Galileo Galilei. In quell’occasione, sotto il concetto di “osservazione”, Herrero aveva ideato e realizzato un articolato nucleo di dipinti e di opere plastiche che visualizzavano aspetti naturali, concetti scientifici e dimensioni poetico-immaginarie rivelanti nessi significativi tra arte e scienza con la propria forza ideativa e visionaria.
Di lui in Italia, d’altronde, si erano già potute ammirare, in differenti mostre presso gallerie private e spazi pubblici, pitture e sculture in cui il mondo animale sconfinava in quello umano, suscitando le ambiguità di confini antropo-zoomorfici che spesso hanno caratterizzato anche la letteratura latinoamericana da Borges a Cortazar. Il nuovo cammino di Herrero con questa mostra, che annovera quindici grandi tele e cinque sculture in marmo, appare diversamente affabulatorio, non privo di poderose metafore che lasciano trasparire considerazioni sulla realtà contemporanea invitando a riflettere su di essa. Infatti, i grandi paesaggi di mare, di terra e di cielo dipinti a olio e affiancati dalle cinque sculture di marmo ‘calacatta oro’ lavorato a Carrara, denominate “vasi comunicanti”, non sono esenti dal suscitare rivelazioni sorprendenti per le analogie riscontrabili con la storia e con la conflittualità quotidiana dell'individuo. Anche in questa circostanza Herrero conferma il suo spessore poetico e un’attitudine a infondere nell’opera una qualità epica e critica che fa di lui un artista mosso da una carica contemporaneamente etica ed estetica. Per la mostra è in preparazione un catalogo nel quale, al saggio critico sull’opera di Herrero, si affiancherà un significativo dialogo tra il filosofo Emanuele Severino e l’artista, dialogo frutto dell'amicizia e della stima che unisce l'artista al pensatore.
Abel Herrero: (L'Avana, 1971) ha frequentato a L'Avana la Escuela Elementar de Artes Plásticas e l'Academia de Pintura de San Alejandro. Pittore è anche autore di sculture (ha esposto alla Biennale di Carrara), fotografie, scenografie teatrali. Oltre che nella capitale cubana, ha tenuto mostre in Italia, in Europa (Strasburgo, Madrid, Barcellona, etc.) e negli Stati Uniti. Tra le esposizioni più recenti in Italia nel 2010 Pagine da un bestiario fantastico (Galleria Civica di Modena), nel 2011 alla Biennale di Venezia - Padiglione Emilia-Romagna, nel 2012 Pelle di donna (Triennale di Milano). Dal 1994 in Italia, vive fra Parma e la Toscana
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