Franco Reggiani. Evoluzione dell’ingegno
Dal 22 Marzo 2014 al 06 Aprile 2014
Reggio nell'Emilia | Reggio Emilia
Luogo: Chiostri di San Domenico
Indirizzo: via Dante Alighieri 11
Orari: da lunedì a venerdì ore 16-19, sabato e domenica ore 10-13 e 16-19
Enti promotori:
- Comune di Reggio Emilia
- Automobile Club Reggio Emilia
- Panathlon International Club Reggio Emilia
Telefono per informazioni: +39 0522 441618
E-Mail info: info.reggioemilia@acire.it
Sito ufficiale: http://www.acireggio.it
Dall'Autosole torna a Reggio Emilia, dove fu pensata e creata, l'opera "Evoluzione", realizzata da Franco Reggiani per celebrare il cinquantenario della Scuderia Ferrari. Completamente restaurata e collocata in una grande rotatoria lungo la via Trattati di Roma - in prossimità dei Ponti e a poca distanza dalla stazione ferroviaria Mediopadana di Santiago Calatrava, dunque nel contesto dell'Area Nord della città - la scultura testimonia l'ingegno di Franco Reggiani (Reggio Emilia, 1926-1991), artista e designer conosciuto in ambito nazionale ed internazionale. Al suo lavoro è dedicata un'ampia retrospettiva, a cura di Massimo Mussini, che sarà inaugurata sabato 22 marzo 2014, alle ore 17.00, ai Chiostri di San Domenico. Una storia che parte dalle Officine Reggiane, luogo storico e attuale dell'innovazione a Reggio Emilia dove Franco Reggiani si formò e operò, per parlare di arte, sport e cambiamento, immaginando il futuro.
"Franco Reggiani: Evoluzione dell'ingegno" è un progetto promosso da Automobile Club Reggio Emilia e Panathlon International Club Reggio Emilia in collaborazione con il Comune di Reggio Emilia, con il contributo di Car Server, la disponibilità di UniCredit, il supporto operativo di Fagioli SpA ed Autofficina Corradini.
L'opera "Evoluzione", ideata nel 1979 e successivamente convertita nella grande dimensione, risolve in chiave scultorea parti fondamentali di sette differenti autovetture, dal musetto dell'Alfa P12, con la quale Enzo Ferrari corse la sua prima gara come Scuderia Ferrari, al cofano e all'alettone della T5 di Villeneuve.
Il Comune di Reggio Emilia ha offerto un supporto tecnico e ha curato le predisposizioni per consentire l'installazione dell'opera, che è stata data in comodato d'uso gratuito dagli eredi Reggiani al Comune di Reggio.
«Accogliamo con grande piacere il "ritorno" a Reggio Emilia di questa opera, firmata dal nostro concittadino Franco Reggiani - dice il sindaco vicario di Reggio Emilia, Ugo Ferrari - frutto dell'importante sinergia tra i diversi attori di questa operazione e il Comune. E la sua collocazione è quanto mai significativa: chi arriverà a Reggio, uscendo dall'autostrada, verrà accolto da questa opera, come un biglietto da visita inconfondibile di arte, innovazione e capacità economica tipiche della storia, del presente e, tutti ci auguriamo, del futuro dell'Emilia. Capacità che trovano nuova sintesi nell'Area Nord di Reggio Emilia, con la stazione Mediopadana, il Parco Progetti di Santiago Calatrava, il nuovo Tecnopolo e il Parco dell'innovazione, conoscenza e creatività nell'Area Reggiane: un'Area Nord in cui l'opera "Evoluzione" è significativamente collocata».
«Esposta a Reggio davanti al Teatro, a Modena davanti alla Stazione Piccola - spiega Marco Franzoni, presidente Automobile Club Reggio Emilia - l'opera fu portata a Monaco su richiesta della BMW [...] e ritornò in Italia per la definitiva collocazione lungo l'Autostrada A1», nell'area di sosta Calvetro Ovest, dove rimase per 28 anni. «Panathlon ed Aci - prosegue Silvano Menozzi, già presidente Panathlon International Club di Reggio Emilia - hanno dato vita, insieme e con grande passione ed entusiasmo, alla realizzazione del sogno della famiglia Reggiani», salvando l'opera da uno stato di grave abbandono ed esaltando «la capacità tecnologica, imprenditoriale e sportiva della terra emiliana».
«Una composizione - conclude Massimo Mussini, già Ordinario di Storia dell'Arte all'Università di Parma - dal carattere esplicitamente surrealista e futurista, in cui l'impossibilità strutturale dell'oggetto dà vita al possibile dell'immaginazione e della metafora».
La mostra, allestita dal 22 marzo al 6 aprile 2014, negli spazi espositivi dei Chiostri di San Domenico (via Dante Alighieri 11, Reggio Emilia), presenta una selezione di sculture, disegni e fotografie, oltre ad alcune autovetture risalenti agli anni '50 e '70. Opere che illustrano il percorso di un artista poco conosciuto in città per la propria produzione scultoria, mantenuta su un livello quasi privato, cui erano ammessi soltanto alcuni amici, come Marco Gerra e Tonino Grassi, ma ampiamente apprezzato all'estero.
Come scrive il curatore, «con l'azione artistica egli dava forma alla sua immaginazione e alle sue emozioni, con quella imprenditoriale dava esistenza a oggetti funzionali. Tale divaricazione fra irrazionalità e razionalità era tuttavia apparente, poiché i due momenti altro non erano che la manifestazione dello stesso impulso creativo».
L'inaugurazione della mostra, preceduta dalla presentazione ufficiale dell'opera "Evoluzione" alla rotatoria di via Trattati di Roma dove è installata, si terrà sabato 22 marzo 2014, alle ore 17. L'esposizione, visitabile da lunedì a venerdì ore 16-19, sabato e domenica ore 10-13 e 16-19, è accompagnata da un ricco catalogo (Edizioni Delinea, Reggio Emilia, 2014) con testi di Massimo Mussini, Marco Franzoni, Silvano Menozzi e Vittorio Beccari.
Franco Reggiani nasce a Reggio Emilia nel 1926. Frequenta l'Istituto d'Arte e l'Istituto Industriale della città. Lavora alle Officine Reggiane e successivamente in Francia, come disegnatore di macchine per l'industria alimentare. Disegna profili e carrozzerie di automobili su meccaniche, Cisitalia, Stanguellini, Maserati ed altri. Espone la sua produzione artistica in mostre personali a Padova, Reggio Emilia e Treviglio. Le sue sculture, presenti in collezioni pubbliche e private, sono esposte a Milano, Washington, Basilea e Beirut. Scompare a Reggio Emilia nel 1991.
"Franco Reggiani: Evoluzione dell'ingegno" è un progetto promosso da Automobile Club Reggio Emilia e Panathlon International Club Reggio Emilia in collaborazione con il Comune di Reggio Emilia, con il contributo di Car Server, la disponibilità di UniCredit, il supporto operativo di Fagioli SpA ed Autofficina Corradini.
L'opera "Evoluzione", ideata nel 1979 e successivamente convertita nella grande dimensione, risolve in chiave scultorea parti fondamentali di sette differenti autovetture, dal musetto dell'Alfa P12, con la quale Enzo Ferrari corse la sua prima gara come Scuderia Ferrari, al cofano e all'alettone della T5 di Villeneuve.
Il Comune di Reggio Emilia ha offerto un supporto tecnico e ha curato le predisposizioni per consentire l'installazione dell'opera, che è stata data in comodato d'uso gratuito dagli eredi Reggiani al Comune di Reggio.
«Accogliamo con grande piacere il "ritorno" a Reggio Emilia di questa opera, firmata dal nostro concittadino Franco Reggiani - dice il sindaco vicario di Reggio Emilia, Ugo Ferrari - frutto dell'importante sinergia tra i diversi attori di questa operazione e il Comune. E la sua collocazione è quanto mai significativa: chi arriverà a Reggio, uscendo dall'autostrada, verrà accolto da questa opera, come un biglietto da visita inconfondibile di arte, innovazione e capacità economica tipiche della storia, del presente e, tutti ci auguriamo, del futuro dell'Emilia. Capacità che trovano nuova sintesi nell'Area Nord di Reggio Emilia, con la stazione Mediopadana, il Parco Progetti di Santiago Calatrava, il nuovo Tecnopolo e il Parco dell'innovazione, conoscenza e creatività nell'Area Reggiane: un'Area Nord in cui l'opera "Evoluzione" è significativamente collocata».
«Esposta a Reggio davanti al Teatro, a Modena davanti alla Stazione Piccola - spiega Marco Franzoni, presidente Automobile Club Reggio Emilia - l'opera fu portata a Monaco su richiesta della BMW [...] e ritornò in Italia per la definitiva collocazione lungo l'Autostrada A1», nell'area di sosta Calvetro Ovest, dove rimase per 28 anni. «Panathlon ed Aci - prosegue Silvano Menozzi, già presidente Panathlon International Club di Reggio Emilia - hanno dato vita, insieme e con grande passione ed entusiasmo, alla realizzazione del sogno della famiglia Reggiani», salvando l'opera da uno stato di grave abbandono ed esaltando «la capacità tecnologica, imprenditoriale e sportiva della terra emiliana».
«Una composizione - conclude Massimo Mussini, già Ordinario di Storia dell'Arte all'Università di Parma - dal carattere esplicitamente surrealista e futurista, in cui l'impossibilità strutturale dell'oggetto dà vita al possibile dell'immaginazione e della metafora».
La mostra, allestita dal 22 marzo al 6 aprile 2014, negli spazi espositivi dei Chiostri di San Domenico (via Dante Alighieri 11, Reggio Emilia), presenta una selezione di sculture, disegni e fotografie, oltre ad alcune autovetture risalenti agli anni '50 e '70. Opere che illustrano il percorso di un artista poco conosciuto in città per la propria produzione scultoria, mantenuta su un livello quasi privato, cui erano ammessi soltanto alcuni amici, come Marco Gerra e Tonino Grassi, ma ampiamente apprezzato all'estero.
Come scrive il curatore, «con l'azione artistica egli dava forma alla sua immaginazione e alle sue emozioni, con quella imprenditoriale dava esistenza a oggetti funzionali. Tale divaricazione fra irrazionalità e razionalità era tuttavia apparente, poiché i due momenti altro non erano che la manifestazione dello stesso impulso creativo».
L'inaugurazione della mostra, preceduta dalla presentazione ufficiale dell'opera "Evoluzione" alla rotatoria di via Trattati di Roma dove è installata, si terrà sabato 22 marzo 2014, alle ore 17. L'esposizione, visitabile da lunedì a venerdì ore 16-19, sabato e domenica ore 10-13 e 16-19, è accompagnata da un ricco catalogo (Edizioni Delinea, Reggio Emilia, 2014) con testi di Massimo Mussini, Marco Franzoni, Silvano Menozzi e Vittorio Beccari.
Franco Reggiani nasce a Reggio Emilia nel 1926. Frequenta l'Istituto d'Arte e l'Istituto Industriale della città. Lavora alle Officine Reggiane e successivamente in Francia, come disegnatore di macchine per l'industria alimentare. Disegna profili e carrozzerie di automobili su meccaniche, Cisitalia, Stanguellini, Maserati ed altri. Espone la sua produzione artistica in mostre personali a Padova, Reggio Emilia e Treviglio. Le sue sculture, presenti in collezioni pubbliche e private, sono esposte a Milano, Washington, Basilea e Beirut. Scompare a Reggio Emilia nel 1991.
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