Giovanni Scotti. La città del disincanto
Dal 07 Maggio 2016 al 05 Giugno 2016
Boretto | Reggio Emilia
Luogo: Casa Museo al Belvedere Pietro Ghizzardi
Indirizzo: via De Rossi 27/B
Curatori: Giovanni Chiaramonte
Enti promotori:
- Nicolò Cecchella e Giulia Morelli
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 340. 5072384 / 342. 9637325
E-Mail info: info@pietroghizzardi.it
Sito ufficiale: http://www.pietroghizzardi.it
La Casa Museo Al Belvedere “Pietro Ghizzardi” e l’Associazione Culturale “Pietro Ghizzardi” – Centro Documentale e Archivio Storico sono liete di presentare, nell’ambito del Festival Fotografia Europea 2016, la mostra La città del disincanto, del giovane fotografo napoletano Giovanni Scotti.
La mostra inaugurerà, alla presenza dell’autore e del curatore Giovanni Chiaramonte, sabato 7 maggio 2016 alle ore 16 e resterà aperta al pubblico, ad ingresso gratuito, per tutti i week-end del mese di maggio.
La Casa Museo “Pietro Ghizzardi” si inserisce per il secondo anno nel circuito di Fotografia Europea, dopo il successo dell’esposizione Ghizzardi/Berengo Gardin dello scorso anno, proseguendo il proprio percorso fotografico all’insegna della qualità della proposta estetica: il lavoro di Scotti che verrà presentato è stato infatti precedentemente segnalato al festival Photissima (Torino).
La cornice della mostra sarà la sala espositiva principale della Casa Museo “Pietro Ghizzardi” in cui sarà possibile esplorare un progetto artistico di grande interesse, che rivisita e rivela un luogo in abbandono, un parco dei divertimenti napoletano ormai desertificato.
Come la proposta di Scotti si inserisce nella cornice tematica di Fotografia Europea 2016, incentrata sulla Via Emilia? La città del disincanto interseca in diversi “luoghi” il concept di questa edizione: la mostra è nata da un incontro e un percorso condiviso – quello tra i promotori Nicolò Cecchella e Giulia Morelli della Casa Museo “Pietro Ghizzardi” e l’autore – , ha implicato un viaggio, fisico ed emotivo, e rivolge al pubblico l’invito a varcare un confine, a scoprirne le contraddizioni drammatiche che, filtrate dallo sguardo dell’artista, svelano la bellezza di ciò che sembrava finito per sempre.
Il fatto che il luogo in cui le fotografie di Scotti si inseriranno sia stato per anni la casa di un grande protagonista della vita culturale della Via Emilia del ‘900, Pietro Ghizzardi, chiude il cerchio su un percorso attorno all’antica asse viaria che taglia e unisce l’Emilia Romagna, che ad un primo sguardo potrebbe apparire eccentrico.
Ne La città del disincanto Scotti allinea una serie di scatti che ritraggono il degrado in cui versa Edenlandia, il primo parco tematico realizzato in Europa, nel 1965, nella periferia di Napoli, che versa in stato di abbandono dal 2011. Il fotografo rievoca con immagini rarefatte, poetiche ma al contempo spietate, la perdita dell’illusione dell’infanzia che si trova a coincidere con un’effettiva morte – fisica – dell’incanto di cui il parco giochi era diventato emblema negli anni del boom, quasi a riprova di un tramonto simbolico di una porzione di quella civiltà e della sua idea di spazio pubblico.
Per la Casa Museo Al Belvedere “Pietro Ghizzardi” la realizzazione di questa mostra inserita all’interno del circuito di Fotografia Europea 2016 rappresenta un ulteriore momento per promuovere e valorizzare il patrimonio artistico ed archivistico che essa conserva, rafforzando la propria presenza sul territorio ed allo stesso tempo aprendosi ad una fruizione più ampia legata alla circuitazione di un pubblico eterogeneo per composizione ed interessi – quello del Festival – offerta dalla manifestazione, particolarmente in forza della qualità estetica della proposta espositiva.
L’opportunità di ospitare un giovane talento della fotografia italiana ed un curatore che di essa è tra i massimi rappresentanti, Giovanni Chiaramonte, testimonia quanto la Casa Museo “Pietro Ghizzardi” sia riconosciuta come polo culturale importante sul territorio.
Durante l’opening verrà presentato il volume La città del disincanto (Rogiosi Editore, Napoli).
Mostra visitabile in tutti i fine settimana del mese di maggio su prenotazione.
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