Angelo Bellobono. Linea Appennino 1201
Dal 16 Gennaio 2019 al 28 Febbraio 2019
Roma
Luogo: AlbumArte
Indirizzo: via Flaminia 122
Orari: dal martedì al sabato dalle 15 alle 19
Curatori: Elisa Del Prete
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 06 3243882
E-Mail info: info@albumarte.org
Sito ufficiale: http://www.albumarte.org
Mercoledì 16 gennaio 2019 alle 18.30 inaugura ad AlbumArte Linea Appennino 1201, mostra personale di Angelo Bellobono in cui per la prima volta viene esposto un corpus di opere pittoriche che attraversa la sua ricerca artistica degli ultimi anni.
La mostra, che resterà aperta al pubblico fino al 28 febbraio 2019, è a cura di Elisa Del Prete.
Realizzata appositamente per AlbumArte, la mostra prende nome dal percorso che l'artista ha compiuto la scorsa estate lungo la dorsale appenninica, dal limite sud calabro-lucano del Pollino/Dolcedorme fino all’estremo nord del Monte Maggiorasca in Liguria, salendo le principali montagne di ogni regione italiana.
Ne è nato un nucleo di opere che l'artista ha realizzato con le terre originali di queste vette, tra cui Monte Appennino, un grande quadro in cui tutte si mescolano dando vita alla memoria di un monte immaginato. Linea Appennino 1201si inserisce nella ricerca di Bellobono sul Mediterraneo inteso come un grande lago incastonato tra le montagne, per lui luogo di costante esperienza, lavoro e ricerca, da ragazzino, poi istruttore di sci, come da artista. In tal senso è anche uno sguardo sull’Italia interna, un percorso di memoria e immaginazione, un ponte tra nord e sud, che arricchisce l'esplorazione che da anni compie sulla connessione tra territori.
Quando è nata questa mostra Angelo mi ha espresso l'urgenza di esporre la sua pittura dopo molto tempo in cui il suo impegno espositivo pubblico si era concentrato invece su "progetti", che erano indagini di territori, luoghi e origini, geologie e antropologie. La pittura è la parte più personale e privata di questa ricerca, l'espressione che ha ininterrottamente praticato per sostanziare d'arte tali esperienze. La pittura è – come dice spesso – un atto di restituzione, l'atto di restituzione della propria storia e della propria memoria. (Elisa Del Prete)
Dipingo per tornare a casa. La pittura è la mia mappa di sudore, vento, freddo, sole, salite e discese, è la costruzione del sentiero. (Angelo Bellobono)
Si ringrazia Casale del Giglio per la degustazione dei vini il giorno dell’opening.
Angelo Bellobono (Nettuno 1964) è un artista e un allenatore di sci. Usa la pittura distillando atmosfere e racconti sospesi, che indagano il rapporto tra antropologia, geologia, identità, confine e territorio. Sperimenta costantemente un senso di appartenenza corporale ai luoghi, esperienza necessaria a leggere sedimentazioni e memorie del paesaggio. Il ghiaccio archivio di memoria e montagne cerniere e ponti tra mondi, sono elementi importanti del suo lavoro. Bellobono negli anni ha avviato progetti interdisciplinari in cui l’arte, lo sport e la biosostenibilità, diventano strumenti di connettività sociale e sviluppo microeconomico, come nel caso di Atla(s)nowcon le comunità Amazigh dell'Alto Atlante marocchino, Before me and after my timeche coinvolge i Ramapough Lenape, i Nativi americani indigeni di New York e Io sono futuronelle aree appenniniche colpite dal sisma. Nell’estate 2018, nell’ambito del nuovo progetto “Linea Appennino 1201” ha realizzato la lunga traversata delle vette appenniniche dalla Calabria alla Liguria, una linea di cresta per immagazzinare terra, pittura e paesaggio. Ha partecipato alla XV Quadriennale di Roma e alla IV e V Biennale di Marrakech, alla mostra museale De prospectiva Pingendia Todi e Selvaticoa Cotignola. Ha esposto in spazi pubblici e privati come l’American University’s Katzen Art Center di Washington, lo spazio Mars di Milano, la Fondazione Volume di Roma, il Museo di arte moderna del Cairo e di Nuova Delhi, il Museo Macro di Roma, il Museo Ciac di Genazzano, il Palazzo Re Enzo di Bologna, la the Othersize gallery di Milano, la Galleria Wunderkammern di Roma, la Galleria Changing Role di Napoli e Envoy Gallery di New York, Frank Pages di Ginevra, Biasa ArtSpace di Bali. Ha vinto il premio Celeste per la pittura nel 2005 e il Drawing artslant nel 2009. È stato finalista del Premio Lissone, del premio Combat, del Premio Portali dello Scompiglio. Nel 2010 è stato invitato ai Martedì critici e nel 2015 al Tedx-Roma. Negli anni è stato invitato in varie residenze come Bocs Cosenza, Landina Cars Omegna, Fondazione La o le Mon San Ceasario di Lecce.
Mercoledì 6 febbraio 2019 alle ore 19.00 il pubblico sarà coinvolto in una serata di dibattito e proiezioni video dal titolo Le alte terre del Lago Mediterraneo e altri progetti, con Angelo Bellobono ed Elisa Del Prete.
L'incontro sarà l’occasione per conoscere e approfondire il lavoro di Angelo Bellobono (Nettuno, 1964; vive a Roma) attraverso le testimonianze video di alcuni dei progetti da lui realizzati negli ultimi anni: Atla(s)now cominciato nel 2011 con le comunità Amazigh dell'Alto Atlante marocchino; Before me and after my time che ha coinvolto i Ramapough Lenape, i Nativi americani indigeni di New York; Io sono futuro nelle aree appenniniche colpite dal sisma; Neveria – anteprima romana – una storia di ghiaccio palermitano connessa al Monte Pizzuta, a Piana degli Albanesi e alle antiche neviere; fino ad arrivare al video inedito sul progetto Linea Appennino 1201,la cui mostra a cura di Elisa Del Prete è in corso ad AlbumArte fino al 28 febbraio.
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