Arte in Memoria 10
Dal 20 Gennaio 2019 al 14 Aprile 2019
Roma
Luogo: Parco Archeologico di Ostia Antica
Indirizzo: viale dei Romagnoli 717
Orari: dal martedì alla domenica dalle ore 8.30; lunedì chiuso; dal 22 gennaio al 15 febbraio ultimo ingresso 15.30 con uscita 16.30; dal 16 febbraio al 15 marzo: ultimo ingresso 16.00 con uscita 17.00; dal 16 marzo all'ultimo sabato di marzo: ultimo ingresso 16.30 con uscita 17.30; dall'ultima domenica di marzo a fine mostra: ultimo ingresso 18.15 con uscita 19.15
Curatori: Adachiara Zevi
Costo del biglietto: la mostra si inserisce nel percorso di visita agli Scavi: intero € 10, ridotto € 5. La Biglietteria chiude un'ora prima dell’orario riportato
Telefono per informazioni: +39 06 56358099
E-Mail info: pa-oant@beniculturali.it
Sito ufficiale: http://www.ostiaantica.beniculturali.it
La Sinagoga di Ostia Antica ospita alla sua decima edizione Arte in memoria, la rassegna biennale di arte contemporanea di respiro internazionale a cura di Adachiara Zevi e organizzata dall’Associazione Culturale Arteinmemoria.
ARTE IN MEMORIA partecipa al Giorno della Memoria, istituito dai Parlamenti europei nella data di apertura dei cancelli di Auschwitz, il 27 gennaio, con la convinzione che un progetto sulla memoria non debba attestarsi a un livello meramente episodico e commemorativo, ma trovare una continuità nel tempo, impegnando ogni volta artisti diversi a cimentarsi con un tema così drammaticamente attuale e con un luogo così significativo dal punto di vista storico, artistico e simbolico.
La mostra, che inaugura domenica 20 gennaio alle ore 11 e che resterà aperta al pubblico fino al 14 aprile 2019, è promossa dal Ministero per i beni e le attività culturali - Parco Archeologico di Ostia antica, si avvale del patrocinio del Comitato di Coordinamento per le Celebrazioni in Ricordo della Shoah della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, della Comunità Ebraica di Roma, e ha il sostegno di: Forum austriaco di cultura, Istituto polacco di cultura, American Academy in Rome, Ferrovie dello Stato e Fondazione FS italiane.
L’idea nasce dalla storia della Sinagoga di Stommeln, in provincia di Colonia, sopravvissuta al nazismo, nella quale dal 1990 ogni anno un artista è invitato a creare un lavoro originale per il luogo.
Perché la memoria delle tragedie trascorse, recenti e in atto non si risolva nelle commemorazioni e nei discorsi rituali di un giorno, ARTE IN MEMORIA coinvolge la comunità degli artisti perché trasformi un luogo di culto in luogo di cultura, ripopolandolo con visioni ispirate alla storia ma radicate nell’attualità.
Gli artisti invitati alla decima edizione sono: Ruth Beraha (Milano, 1986), Norbert Hinterberger(Altmünster, Austria, 1949), Zbigniew Libera (Pabianice, Polonia, 1959), Karyn Olivier (Trinidad e Tobago, 1968) che, così come i 46 artisti che hanno esposto nelle 9 edizioni precedenti, creeranno un lavoro appositamente per il luogo sul tema della memoria. Si tratta di grandi installazioni collocate negli spazi della Sinagoga: la lunghissima rotaia di Libera a fianco del cancello; il grande muro-lavagna di Olivier lungo la cancellata che separa la Sinagoga dalla strada ad alta percorrenza; la grande buca dove è caduto Golia colpito da Davide di Beraha; l’anomalo capitello poggiato da Hinterberger in prossimità delle quattro alte colonne all’ingresso della Sinagoga. Il progetto di Karyn Olivier è stato reso possibile grazie al Fellows' Project Fund dell'American Academy in Rome.
Il catalogo di ARTE IN MEMORIA 9 sarà pubblicato in occasione dell’apertura di ARTE IN MEMORIA 10.
Il sito http://www.arteinmemoria.it/ documenta interamente le prime nove edizioni: gli intenti, il sito, gli artisti, le loro biografie e le opere esposte, i cataloghi relativi a ogni edizione, la rassegna stampa.
A memoria dell’iniziativa e come abbrivio di una possibile collezione di opere d’arte contemporanea in un sito archeologico, al termine dell’esposizione del 2002 hanno donato il loro lavoro Sol LeWitt (Senza Titolo), e Gal Weinstein (Blaster). Al termine dell’edizione del 2005 l’artista portoghese Pedro Cabrita Reis ha donato Untitled; a conclusione dell’edizione del 2011 Liliana Moro ha donato Stella polare; al termine della settima edizione del 2013 Michael Rakowitz ha donato Gheniza per Ostia, mentre a conclusione dell’ottava edizione del 2015, Stih&Schnock hanno lasciato due esemplari di Sinergia. A conclusione della nona edizione del 2017, infine, Ariel Schlesinger e Horst Hoheisel hanno lasciato le loro tracce nella Sinagoga.
Le opere, in dialogo permanente con le rovine, sono visibili dalla strada che collega gli Scavi di Ostia all’aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino.
Per raggiungere la Sinagoga di Ostia antica occorre attraversare tutta l'area archeologica di Ostia antica, seguendo il seguente percorso:
I più importanti edifici comunitari dell’ebraismo, le sinagoghe (dal greco ‘luogo in cui si sta insieme’), sono luoghi di culto, di lettura, di studio e di insegnamento della Torah. Eloquente testimonianza della presenza ebraica all’interno del contesto multi-etnico e multi-religioso della città romana, la Sinagoga di Ostia Antica rappresenta una delle più antiche testimonianze dell’ebraismo della Diaspora (è posteriore solo a quella di Delo, datata al I sec. a.C.), e si ritiene venne edificata nella seconda metà del I sec. d.C., a seguito della costruzione del porto voluto dall’imperatore Claudio in prossimità dell’antica linea di costa, lungo quella che sarà poi la via Severiana.
Dalle caratteristiche tipologiche simili alle altre sinagoghe dell’antichità, che prevedono l’orientamento dell’ingresso verso Gerusalemme, l’aula centrale con la zona sopraelevata e un propileo di ingresso, l’edificio era originariamente costituito da una grande aula rettangolare, con il lato breve di fondo incurvato, preceduta da un ingresso monumentale a quattro colonne. Questa sistemazione subì delle modifiche durante i secoli successivi, fino ad arrivare all’ampia ristrutturazione del IV sec. d.C., con la creazione di tramezzi che cambiarono la destinazione d’uso del vestibolo interno, l’ambiente rettangolare posto trasversalmente all’aula, al cui centro era disposta la piattaforma sopraelevata per la lettura dei testi sacri.
Scoperta nel 1961 durante i lavori di costruzione della strada diretta all’aeroporto di Fiumicino, la sinagoga, al suo stato attuale, presenta una serie di ambienti disposti in direzione est-ovest affacciati su un corridoio perpendicolarmente alla strada da cui si accede. Tra essi si notano i due ambienti principali, una sala per le riunioni e la sala maggiore, dove si custodiva l’arca con la Torah, una cucina con forno, necessario probabilmente alla preparazione del pane azzimo, un ambiente destinato al bagno rituale, un’edicola per il deposito dei rotoli della Legge, e un muro semicircolare preceduto da due colonnine con mensole che sorreggevano la trabeazione. Le pareti interne sono rifinite con un paramento a lastre marmoree colorate.
Inaugurazione: domenica 20 gennaio 2019 ore 11
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