Cristiano Carotti. Se l'occhio non fosse solare, come potremmo vedere la luce?
![Cristiano Carotti, Cinghiali, 2022, oil on canvas, 152x196 cm. Cristiano Carotti, Cinghiali, 2022, oil on canvas, 152x196 cm.](http://www.arte.it/foto/600x450/7a/129853-Cinghiali_oil_on_canvas_152x196cm_2022.jpg)
Cristiano Carotti, Cinghiali, 2022, oil on canvas, 152x196 cm.
Dal 27 Maggio 2022 al 30 Giugno 2022
Roma
Luogo: White Noise Gallery
Indirizzo: Via della Seggiola 9
Curatori: Eleonora Aloise e Carlo Maria Lolli Ghetti
E-Mail info: info@whitenoisegallery.it
Sito ufficiale: http://whitenoisegallery.it
Il 27 maggio verrà inaugurata "Se l'occhio non fosse solare, come potremmo vedere la luce?", terza personale in galleria di Cristiano Carotti che segna il suo ritorno alla pittura dopo anni dedicati alla ceramica.
Il titolo del progetto è mutuato da "La teoria dei colori" di Goethe, che si contrappone alle teorie positiviste che osservano la natura solo da un punto di vista scientifico.
La capacità di percepire negli elementi naturali il divino (concetto che ha tante definizioni e sfumature quanti sono gli esseri umani) è una nostra prerogativa ed il cardine di una spiritualità che lungo la strada abbiamo perso.
Cristiano Carotti sceglie per le sue tele una simbologia scarna e selvatica, immersa in paesaggi dalle cromie potenti e acide. I suoi lavori ci riportano alla terra con la stoica resistenza dei cardi, con branchi di animali allo stato brado e la poetica oscurità del cielo notturno a fare da sfondo.
Le musiche originali di Rodrigo D'Erasmo e Mario Conte sono composte con gli stessi colori e incrinature delle tele di Cristiano, divenendo una sorta di voce narrante che accompagna lo spettatore fino alla fine del percorso.
Le vipere in ceramica sono l'ultimo atto di un percorso che va dall'alba al tramonto.
Simboli mitologici di vita e morte, chiudono il cerchio regalandoci il timore e la speranza della rinascita.
Il titolo del progetto è mutuato da "La teoria dei colori" di Goethe, che si contrappone alle teorie positiviste che osservano la natura solo da un punto di vista scientifico.
La capacità di percepire negli elementi naturali il divino (concetto che ha tante definizioni e sfumature quanti sono gli esseri umani) è una nostra prerogativa ed il cardine di una spiritualità che lungo la strada abbiamo perso.
Cristiano Carotti sceglie per le sue tele una simbologia scarna e selvatica, immersa in paesaggi dalle cromie potenti e acide. I suoi lavori ci riportano alla terra con la stoica resistenza dei cardi, con branchi di animali allo stato brado e la poetica oscurità del cielo notturno a fare da sfondo.
Le musiche originali di Rodrigo D'Erasmo e Mario Conte sono composte con gli stessi colori e incrinature delle tele di Cristiano, divenendo una sorta di voce narrante che accompagna lo spettatore fino alla fine del percorso.
Le vipere in ceramica sono l'ultimo atto di un percorso che va dall'alba al tramonto.
Simboli mitologici di vita e morte, chiudono il cerchio regalandoci il timore e la speranza della rinascita.
SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI
![](/public/img/mostre_su.png)
-
Dal 18 luglio 2024 al 06 gennaio 2025 Urbino | Galleria Nazionale delle Marche - Palazzo Ducale di Urbino
Volponi corporale
-
Dal 18 luglio 2024 al 12 gennaio 2025 Domodossola | Musei Civici Gian Giacomo Galletti in Palazzo San Francesco
I tempi del Bello. Tra mondo classico, Guido Reni e Magritte
-
Dal 18 luglio 2024 al 27 ottobre 2024 Roma | Galleria Nazionale d’Arte Antica in Palazzo Corsini
Sant’Onofrio di Battistello Caracciolo e Tributo della moneta di Luca Giordano
-
Dal 17 luglio 2024 al 22 settembre 2024 Milano | Palazzo Reale
Valerio Adami. Pittore di Idee
-
-
Dal 17 luglio 2024 al 20 ottobre 2024 Roma | Museo di Roma in Trastevere
Dino Ignani