Daniel Dewar & Grégory Gicquel. The Bidet and the Jar
Dal 09 Giugno 2023 al 14 Gennaio 2024
Roma
Luogo: MACRO - Museo di Arte Contemporanea
Indirizzo: Via Nizza 138
Orari: Martedì, mercoledì, giovedì e venerdì: 12.00 – 19.00 Sabato e domenica: 10.00 – 19.00 Lunedì chiuso Ultimo ingresso 30 minuti prima della chiusura
Curatori: Luca Lo Pinto
Enti promotori:
- Assessorato alla Cultura di Roma Capitale
- Azienda Speciale Palaexpo
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 06 696271
E-Mail info: info@museomacro.it
Sito ufficiale: http://www.museomacro.it
Il duo di artisti franco-britannico composto da Daniel Dewar e Grégory Gicquel esplora le potenzialità delle forme della pratica scultorea e il loro rapporto con il lavoro manuale, attraverso l’utilizzo di tecniche di produzione artigianali e materiali tradizionali. Il loro lavoro – che si colloca tra la rappresentazione e la funzione, il ready-made e l’artigianato – si confronta con l’immaginario popolare producendo uno spostamento simbolico e della funzione degli oggetti quotidiani.
The Bidet and the Jar è la risposta degli artisti alla natura sperimentale della sezione Palestra del MACRO: la mostra è l’occasione per proseguire le loro incursioni nella creazione di opere d’arte in ceramica, mantenendo al tempo stesso un livello di incertezza rispetto al risultato atteso. Le sculture in grès esposte sono prodotte dagli stessi artisti con un forno a legna tradizionale, delle dimensioni necessarie per una produzione su larga scala, fabbricato nel loro studio. L’ampiezza del forno, la dedizione nel modellare a mano l’argilla e la tecnica di cottura a legna ad alta temperatura offrono a Daniel Dewar e Grégory Gicquel l’opportunità di sviluppare una pratica ceramica basata sulla ripetizione e aperta agli incidenti e al caso. In contrasto con questo approccio empirico e artigianale, il duo ha scelto di appropriarsi e riprodurre un repertorio di ceramiche industriali, prodotte abitualmente in serie all’interno di un ambiente industriale.
Le sculture raffigurano bidet, brocche, vasi, lavabi e piatti e sono disposte per tipologia e forma in un display composto da quattro tavoli identici. Alcune sono adornate semplicemente da smaltature ed effetti dovuti alla cottura, mentre altre sono decorate con rospi, rubinetti, conchiglie e frammenti di corpi umani. Pur essendo creato in serie, ogni pezzo appare come un originale, giocando così con la nozione di unicità dell’opera d’arte e mettendo in discussione la logica della produzione industriale.
Una serie di tovaglie verde pallido, disposte sui lunghi tavoli che ospitano le sculture, evocano una sala da pranzo, un’esposizione di articoli sanitari o un ambiente clinico: luoghi diversi in cui avviene lo scambio di liquidi dall’interno e dall’esterno di corpi e oggetti. Le opere, tutte rivestite da uno smalto verde-marrone, appaiono quindi come recipienti bagnati o come spazi negativi che possono essere attraversati, svuotati e riempiti dal rivolo di un ruscello fangoso così come dal flusso limpido di un rubinetto del bagno.
DANIEL DEWAR (1976, Forest of Dean, Regno Unito; vive e lavora a Bruxelles, Belgio) GRÉGORY GICQUEL (1975, Saint-Brieuc, FR; vive e lavora a Plévenon, Francia. Dewar e Gicquel lavorano come duo di artisti dal 1998. Le loro opere sono state esposte in mostre personali presso Vienna Secession; Kunsthalle Basel; Culturgest, Lisbona; Portikus, Francoforte; Kunstinstituut Melly, Rotterdam; KIOSK, Gand; Musée Rodin, Parigi; Centre Pompidou, Parigi e Palais de Tokyo, Parigi. Il loro lavoro è stato presentato in diverse mostre collettive, tra cui Biennale di Ginevra 2020; Biennale di Lione 2019; WIELS, Bruxelles; CAC, Vilnius; Santa Barbara Museum of Art; Irish Museum of Modern Art, Dublino; Triennale di Yokohama 2011; Musée d’Art Moderne de Paris; Raven Row, Londra; CAPC, Bordeaux; Artists Space, New York. Dewar & Gicquel hanno vinto il Prix Marcel Duchamp nel 2012. Le loro opere fanno parte delle collezioni del Centre Pompidou di Parigi, del Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris, del Fonds cantonal d’art contemporain di Ginevra, del FRAC Ile-de-France, del FRAC Aquitaine, del FRAC Basse-Normandie, del FRAC Pays De La Loire e del FRAC Corse.
Body of Work, una monografia completa dedicata al loro lavoro dal 2001, è stata pubblicata nel 2019 da KIOSK, Kunsthalle Basel, Portikus e Witte de With Center for Contemporary Art.
La mostra è realizzata con il sostegno di Trampoline, Association in support of the French art scene, Parigi e Institut Français, Parigi.
The Bidet and the Jar è la risposta degli artisti alla natura sperimentale della sezione Palestra del MACRO: la mostra è l’occasione per proseguire le loro incursioni nella creazione di opere d’arte in ceramica, mantenendo al tempo stesso un livello di incertezza rispetto al risultato atteso. Le sculture in grès esposte sono prodotte dagli stessi artisti con un forno a legna tradizionale, delle dimensioni necessarie per una produzione su larga scala, fabbricato nel loro studio. L’ampiezza del forno, la dedizione nel modellare a mano l’argilla e la tecnica di cottura a legna ad alta temperatura offrono a Daniel Dewar e Grégory Gicquel l’opportunità di sviluppare una pratica ceramica basata sulla ripetizione e aperta agli incidenti e al caso. In contrasto con questo approccio empirico e artigianale, il duo ha scelto di appropriarsi e riprodurre un repertorio di ceramiche industriali, prodotte abitualmente in serie all’interno di un ambiente industriale.
Le sculture raffigurano bidet, brocche, vasi, lavabi e piatti e sono disposte per tipologia e forma in un display composto da quattro tavoli identici. Alcune sono adornate semplicemente da smaltature ed effetti dovuti alla cottura, mentre altre sono decorate con rospi, rubinetti, conchiglie e frammenti di corpi umani. Pur essendo creato in serie, ogni pezzo appare come un originale, giocando così con la nozione di unicità dell’opera d’arte e mettendo in discussione la logica della produzione industriale.
Una serie di tovaglie verde pallido, disposte sui lunghi tavoli che ospitano le sculture, evocano una sala da pranzo, un’esposizione di articoli sanitari o un ambiente clinico: luoghi diversi in cui avviene lo scambio di liquidi dall’interno e dall’esterno di corpi e oggetti. Le opere, tutte rivestite da uno smalto verde-marrone, appaiono quindi come recipienti bagnati o come spazi negativi che possono essere attraversati, svuotati e riempiti dal rivolo di un ruscello fangoso così come dal flusso limpido di un rubinetto del bagno.
DANIEL DEWAR (1976, Forest of Dean, Regno Unito; vive e lavora a Bruxelles, Belgio) GRÉGORY GICQUEL (1975, Saint-Brieuc, FR; vive e lavora a Plévenon, Francia. Dewar e Gicquel lavorano come duo di artisti dal 1998. Le loro opere sono state esposte in mostre personali presso Vienna Secession; Kunsthalle Basel; Culturgest, Lisbona; Portikus, Francoforte; Kunstinstituut Melly, Rotterdam; KIOSK, Gand; Musée Rodin, Parigi; Centre Pompidou, Parigi e Palais de Tokyo, Parigi. Il loro lavoro è stato presentato in diverse mostre collettive, tra cui Biennale di Ginevra 2020; Biennale di Lione 2019; WIELS, Bruxelles; CAC, Vilnius; Santa Barbara Museum of Art; Irish Museum of Modern Art, Dublino; Triennale di Yokohama 2011; Musée d’Art Moderne de Paris; Raven Row, Londra; CAPC, Bordeaux; Artists Space, New York. Dewar & Gicquel hanno vinto il Prix Marcel Duchamp nel 2012. Le loro opere fanno parte delle collezioni del Centre Pompidou di Parigi, del Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris, del Fonds cantonal d’art contemporain di Ginevra, del FRAC Ile-de-France, del FRAC Aquitaine, del FRAC Basse-Normandie, del FRAC Pays De La Loire e del FRAC Corse.
Body of Work, una monografia completa dedicata al loro lavoro dal 2001, è stata pubblicata nel 2019 da KIOSK, Kunsthalle Basel, Portikus e Witte de With Center for Contemporary Art.
La mostra è realizzata con il sostegno di Trampoline, Association in support of the French art scene, Parigi e Institut Français, Parigi.
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