Digital Life 2012 – Human Connections
Dal 14 Novembre 2012 al 10 Gennaio 2013
Roma
Luogo: MACRO Testaccio/ La Pelanda
Indirizzo: piazza Orazio Giustiniani 4
Orari: da martedì a domenica 16-22
Enti promotori:
- Regione Lazio
- Filas - Società per lo sviluppo laziale
- Arcus - Società per lo sviluppo dell'arte
- della cultura e dello spettacolo
Costo del biglietto: intero euro 7, ridotto euro 5
Telefono per informazioni: +39 06 671070400
E-Mail info: promozione@romaeuropa.net
Sito ufficiale: http://www.romaeuropa.net./
Il 15 novembre a Roma apre al pubblico Digital Life 2012 – Human Connections, terza edizione della rassegna dedicata alle connessioni fra i linguaggi artistici contemporanei e le nuove tecnologie. L’iniziativa intende indagare, attraverso un’ampia mostra - divisa in due sezioni - e una nutrita serie di appuntamenti, le relazioni fra arti visive e arti sceniche e il modo in cui, tramite le tecniche digitali e i nuovi media, gli artisti della scena migrano negli spazi espositivi e gli artisti visivi irrompono sui palcoscenici.
Il progetto è ideato e creato dalla Fondazione Romaeuropa in partnership con Telecom Italia, promosso dalla Regione Lazio in collaborazione con Filas - Società per lo sviluppo laziale e con Arcus - Società per lo sviluppo dell'arte, della cultura e dello spettacolo, e realizzato insieme a MACRO - Museo d’Arte Contemporanea Roma e al Comune di Roma.
Il Comitato Scientifico è composto da: Monique Veaute, Presidente della Fondazione Romaeuropa Arte e Cultura; Bartolomeo Pietromarchi, Direttore MACRO; Fabrizio Grifasi, Direttore Fondazione Romaeuropa Arte e Cultura; Sandrini Mini, Addetto Culturale Ambasciata di Francia; Susanne Höhn, Direttore Goethe Institut; Alison Driver, Direttore Dipartimento Arti visive del British Council; Anna Lea Antolini, Consigliere Artistica danza italiana Fondazione Romaeuropa Arte e Cultura; Daniele Spanò, Consulente Artistico Fondazione Romaeuropa Arte e Cultura; Francesco Dobrovich, Direttore Esecutivo NUfactory.
La rassegna si articola in tre spazi: l’edificio ex GIL di Trastevere, il MACRO Testaccio e l’Opificio Telecom Italia, sede della Fondazione Romaeuropa, dove si tengono incontri e workshop con i protagonisti dell’innovazione in Italia, organizzati in collaborazione con i numerosi partner che partecipano al progetto Digital Life 2012. Sono coinvolti trentuno artisti fra i più significativi del panorama internazionale contemporaneo, eterogenei fra loro per generazione, poetica e ricerca stilistica, ma accomunati dall’attitudine alla sperimentazione e alla multidisciplinarietà. I lavori in mostra - installazioni multimediali, ambienti sonori, videoarte, opere interattive - dialogano con il mondo del cinema, del teatro, della musica, della danza, della scrittura, dell’architettura e del visual design, superando i confini tra i diversi linguaggi.
Il rapporto tra spazio, tecnologia e arte è il trait d’union delle opere esposte fino al 15 dicembre 2012 all’ex GIL. Le espressioni della creatività digitale e le sue fertili connessioni con le tecnologie più avanzate, sono il fulcro delle spettacolari installazioni site specific ideate da alcuni tra gli artisti e le realtà creative di nuova generazione più interessanti in Italia: Apparati Effimeri, Filippo Berta, Francesca Montinaro, NoideaLab, Overlab, Daniele Puppi, Quiet Ensemble.
Al MACRO Testaccio l’altra sezione della mostra, visitabile fino al 10 gennaio 2013, si sviluppa intorno alle connessioni tra arte visiva, arte digitale, performing arts e fotografia. Il corpo, come strumento d’indagine psicologica, punto di contatto, oggetto e soggetto di persecuzioni e fobie, è al centro delle opere di Marina Abramovi?, Vito Acconci, Ciriaca+Erre, Paola Gandolfi, Mike Kelley, Katarzyna Kozyra, Lech Majewski, Masbedo, Bruce Nauman ed Eddie Peake. Di nuovo il corpo - ma correlato al mondo della danza e della musica - è protagonista nei lavori di Jan Fabre, William Forsythe, OpenEndedGroup con Merce Cunningham e con Bill T. Jones, Cristina Rizzo, Piero Tauro e Paul Thorel. Il tema della Natura è presente nelle opere di Thierry De Mey e di Ryuichi Sakamoto e Giuseppe La Spada. I nuovi media e le possibilità creative offerte dalla tecnologia sono alla base della ricerca di Pietro Babina, Shilpa Gupta, Nam June Paik e Zbig Rybczynski.
Focus degli incontri all’Opificio Telecom Italia è una visione trasversale della creatività e dei suoi fautori. I temi oggetto di indagine sono lo start-up d’impresa nel territorio laziale, il digitale come motore dello sviluppo del distretto industriale territoriale, l’alfabetizzazione digitale e il digital divide, le smart cities, il rapporto tra arte, tecnologie e centri d’eccellenza della formazione universitaria.
La Sala Cinema all’interno del MACRO Testaccio ospita una serie di approfondimenti sui contenuti proposti in mostra attraverso la proiezione di film, documentari, video, corti di animazione e montaggi. Il ricco calendario di appuntamenti comprende, tra gli altri, film di Marina Abramovi?, Lech Majewski, Bruce Nauman, Zbig Rybczynski; documentari storici su Joseph Beuys, John Cage e Nam June Paik; una selezione di cortometraggi proposta da Cortoons (il Festival Internazionale di cortometraggi di animazione di Roma); diverse versioni – tra le quali quelle di Katarzyna Kozyra e Cristina Rizzo – dell’opera La Sagra della Primavera e serate dedicate alle carriere di artisti come Merce Cunningham, Anne Theresa De Keersmaeker, William Forsythe e Bill T. Jones.
Il progetto è ideato e creato dalla Fondazione Romaeuropa in partnership con Telecom Italia, promosso dalla Regione Lazio in collaborazione con Filas - Società per lo sviluppo laziale e con Arcus - Società per lo sviluppo dell'arte, della cultura e dello spettacolo, e realizzato insieme a MACRO - Museo d’Arte Contemporanea Roma e al Comune di Roma.
Il Comitato Scientifico è composto da: Monique Veaute, Presidente della Fondazione Romaeuropa Arte e Cultura; Bartolomeo Pietromarchi, Direttore MACRO; Fabrizio Grifasi, Direttore Fondazione Romaeuropa Arte e Cultura; Sandrini Mini, Addetto Culturale Ambasciata di Francia; Susanne Höhn, Direttore Goethe Institut; Alison Driver, Direttore Dipartimento Arti visive del British Council; Anna Lea Antolini, Consigliere Artistica danza italiana Fondazione Romaeuropa Arte e Cultura; Daniele Spanò, Consulente Artistico Fondazione Romaeuropa Arte e Cultura; Francesco Dobrovich, Direttore Esecutivo NUfactory.
La rassegna si articola in tre spazi: l’edificio ex GIL di Trastevere, il MACRO Testaccio e l’Opificio Telecom Italia, sede della Fondazione Romaeuropa, dove si tengono incontri e workshop con i protagonisti dell’innovazione in Italia, organizzati in collaborazione con i numerosi partner che partecipano al progetto Digital Life 2012. Sono coinvolti trentuno artisti fra i più significativi del panorama internazionale contemporaneo, eterogenei fra loro per generazione, poetica e ricerca stilistica, ma accomunati dall’attitudine alla sperimentazione e alla multidisciplinarietà. I lavori in mostra - installazioni multimediali, ambienti sonori, videoarte, opere interattive - dialogano con il mondo del cinema, del teatro, della musica, della danza, della scrittura, dell’architettura e del visual design, superando i confini tra i diversi linguaggi.
Il rapporto tra spazio, tecnologia e arte è il trait d’union delle opere esposte fino al 15 dicembre 2012 all’ex GIL. Le espressioni della creatività digitale e le sue fertili connessioni con le tecnologie più avanzate, sono il fulcro delle spettacolari installazioni site specific ideate da alcuni tra gli artisti e le realtà creative di nuova generazione più interessanti in Italia: Apparati Effimeri, Filippo Berta, Francesca Montinaro, NoideaLab, Overlab, Daniele Puppi, Quiet Ensemble.
Al MACRO Testaccio l’altra sezione della mostra, visitabile fino al 10 gennaio 2013, si sviluppa intorno alle connessioni tra arte visiva, arte digitale, performing arts e fotografia. Il corpo, come strumento d’indagine psicologica, punto di contatto, oggetto e soggetto di persecuzioni e fobie, è al centro delle opere di Marina Abramovi?, Vito Acconci, Ciriaca+Erre, Paola Gandolfi, Mike Kelley, Katarzyna Kozyra, Lech Majewski, Masbedo, Bruce Nauman ed Eddie Peake. Di nuovo il corpo - ma correlato al mondo della danza e della musica - è protagonista nei lavori di Jan Fabre, William Forsythe, OpenEndedGroup con Merce Cunningham e con Bill T. Jones, Cristina Rizzo, Piero Tauro e Paul Thorel. Il tema della Natura è presente nelle opere di Thierry De Mey e di Ryuichi Sakamoto e Giuseppe La Spada. I nuovi media e le possibilità creative offerte dalla tecnologia sono alla base della ricerca di Pietro Babina, Shilpa Gupta, Nam June Paik e Zbig Rybczynski.
Focus degli incontri all’Opificio Telecom Italia è una visione trasversale della creatività e dei suoi fautori. I temi oggetto di indagine sono lo start-up d’impresa nel territorio laziale, il digitale come motore dello sviluppo del distretto industriale territoriale, l’alfabetizzazione digitale e il digital divide, le smart cities, il rapporto tra arte, tecnologie e centri d’eccellenza della formazione universitaria.
La Sala Cinema all’interno del MACRO Testaccio ospita una serie di approfondimenti sui contenuti proposti in mostra attraverso la proiezione di film, documentari, video, corti di animazione e montaggi. Il ricco calendario di appuntamenti comprende, tra gli altri, film di Marina Abramovi?, Lech Majewski, Bruce Nauman, Zbig Rybczynski; documentari storici su Joseph Beuys, John Cage e Nam June Paik; una selezione di cortometraggi proposta da Cortoons (il Festival Internazionale di cortometraggi di animazione di Roma); diverse versioni – tra le quali quelle di Katarzyna Kozyra e Cristina Rizzo – dell’opera La Sagra della Primavera e serate dedicate alle carriere di artisti come Merce Cunningham, Anne Theresa De Keersmaeker, William Forsythe e Bill T. Jones.
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