Duilio Cambellotti. Mito, sogno e realtà

Duilio Cambellotti. Mito, sogno e realtà

 

Dal 06 Giugno 2018 al 11 Novembre 2018

Roma

Luogo: Musei di Villa Torlonia

Indirizzo: via Nomentana 70

Orari: da martedì a domenica ore 9-19. La biglietteria (unica presso il Casino Nobile) chiude 45 minuti prima

Curatori: Daniela Fonti, Francesco Tetro

Enti promotori:

  • Roma Capitale - Assessorato alla Crescita culturale-Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali
  • Archivio dell’Opera di Duilio Cambellotti di Roma
  • Civico Museo “Duilio Cambellotti” di Latina

Telefono per informazioni: +39 060608

Sito ufficiale: http://www.museivillatorlonia.it



Con la mostra monografica Duilio Cambellotti. Mito, sogno e realtà, la città di Roma avrà l’opportunità di conoscere nelle sue diverse sfaccettature l’opera di uno degli artisti più versatili della prima metà del ‘900, in un contesto museale fra i più affascinanti di Roma Capitale. 

Nel verde della storica Villa Torlonia, all’interno dei prestigiosi spazi del Casino dei Principi e del Casino Nobile, integrati nel percorso dalle famose collezioni di vetrate Liberty della Casina delle Civette, viene presentato un percorso monografico che consente di ricollocare ed apprezzare appieno il lavoro multidisciplinare di un artista spesso presente nei più grandi eventi espositivi nazionali e internazionali.

La mostra - promossa da Roma Capitale - Assessorato alla Crescita culturale-Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, dall’Archivio dell’Opera di Duilio Cambellotti di Roma, dal Civico Museo “Duilio Cambellotti” di Latina e realizzata con il fondamentale sostegno della “Fondazione Cultura e Arte”- è curata da Daniela Fonti, responsabile scientifico dell’Archivio dell’Opera di Duilio Cambellotti e da Francesco Tetro, ideatore e direttore del Civico Museo “Duilio Cambellotti” di Latina.

Duilio Cambellotti (Roma 1876-1960) fu orafo, ceramista, illustratore, pittore, scenografo teatrale e cinematografico, costumista, infine fotografo e collezionista (anche di ceramiche popolari, acquisite dal Civico Museo del Paesaggio di Maenza, LT); ma soprattutto fu uno scultore originalissimo che la più recente storiografia artistica identifica come il vero antagonista del dinamismo plastico boccioniano.

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