Global Exchange: Astrazione geometrica dal 1950
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Alejandro Puente, Sistema, 1967, óleo sobre tela, 180 x 240 cm
Dal 07 Maggio 2014 al 14 Settembre 2014
Roma
Luogo: MACRO - Museo d’Arte Contemporanea Roma
Indirizzo: via Nizza 138
Orari: da martedì a domenica 11-19; sabato 11-22
Curatori: Joe Houston
Costo del biglietto: intero non residenti 12,50 €, residenti 11,50 €. Ridotto non residenti 10,50 €, residenti 9,50 €
Telefono per informazioni: +39 06 671070400
E-Mail info: stampa.macro@comune.roma.it
Sito ufficiale: http://www.museomacro.org
Il MACRO – Museo d’Arte Contemporanea Roma ospita, dal 7 maggio al 14 settembre 2014, la mostra Global Exchange: Astrazione geometrica dal 1950 (Global Exchange. Geometric Abstraction since 1950) a cura di Joe Houston e con la collaborazione di Micol Di Veroli e Massimo Scaringella.
Il MACRO accoglie, per la prima volta, un’importante collezione di opere di astrazione geometrica provenienti da un grande museo internazionale, il MACBA - Museo d’arte contemporanea di Buenos Aires.
La mostra, organizzata da Glocal Project Consulting, è infatti un’ideale estensione di Intercambio global. Abstracción geométrica desde 1950, presentata al MACBA nel 2012, e racchiude una selezione di cinquanta opere di astrazione geometrica realizzate da artisti prestigiosi e appartenenti alla collezione del museo.
Si tratta di importanti opere che, pur mostrando singolarmente le specificità dovute alle differenze di provenienza e approccio personale degli artisti, rivelano nel loro complesso il filo conduttore che le vincola al contesto più ampio del linguaggio dell’astrazione geometrica, descrivendo sapientemente l’evoluzione di questo movimento, in Europa e in America, durante gli ultimi 60 anni.
Il progetto di Joe Houston rappresenta un’importante testimonianza della sua ipotesi personale secondo la quale lo sviluppo dell’astrazione è stato alimentato da scambi culturali tra artisti locali ed internazionali:
“Nel corso degli ultimi sessant’anni l’astrazione geometrica si è trasformata in un linguaggio formale multiforme che ha innescato un dialogo vitale tra artisti di livello internazionale. Adattata e trasformata da artisti di diverse prospettive culturali, quest’arte riconferma i concetti comuni di innovazione, progresso ed ottimismo. Tali ideali per così dire universali, oggi radicati nella storia dell’arte geometrica, continuano a motivare le nuove astrazioni contemporanee”.
Fra gli artisti italiani presenti si sottolineano i nomi di Marina Apollonio, Franco Grignani, Ennio Chiggio, Grazia Varisco, Manfredo Massironi e Getulio Alviani.
Il Nord America è invece presente con opere di Francis Hewitt, Ernst Benkert, Jorrit Tornquist, Howard Mehring, Georg Karl Phaler, Gene Davis, Paul Reed, James Hilleary, Paul Feeley, John McLaughlin, Jean Gorin e Charles Biederman.
Presente in mostra anche una selezione di opere di artisti argentini, sia storicizzati come Manuel Espinosa, Juan Melé, Horacio Garcia Rossi, che protagonisti del contemporaneo come Fabián Burgos e Gabriela Böer.
Il MACRO accoglie, per la prima volta, un’importante collezione di opere di astrazione geometrica provenienti da un grande museo internazionale, il MACBA - Museo d’arte contemporanea di Buenos Aires.
La mostra, organizzata da Glocal Project Consulting, è infatti un’ideale estensione di Intercambio global. Abstracción geométrica desde 1950, presentata al MACBA nel 2012, e racchiude una selezione di cinquanta opere di astrazione geometrica realizzate da artisti prestigiosi e appartenenti alla collezione del museo.
Si tratta di importanti opere che, pur mostrando singolarmente le specificità dovute alle differenze di provenienza e approccio personale degli artisti, rivelano nel loro complesso il filo conduttore che le vincola al contesto più ampio del linguaggio dell’astrazione geometrica, descrivendo sapientemente l’evoluzione di questo movimento, in Europa e in America, durante gli ultimi 60 anni.
Il progetto di Joe Houston rappresenta un’importante testimonianza della sua ipotesi personale secondo la quale lo sviluppo dell’astrazione è stato alimentato da scambi culturali tra artisti locali ed internazionali:
“Nel corso degli ultimi sessant’anni l’astrazione geometrica si è trasformata in un linguaggio formale multiforme che ha innescato un dialogo vitale tra artisti di livello internazionale. Adattata e trasformata da artisti di diverse prospettive culturali, quest’arte riconferma i concetti comuni di innovazione, progresso ed ottimismo. Tali ideali per così dire universali, oggi radicati nella storia dell’arte geometrica, continuano a motivare le nuove astrazioni contemporanee”.
Fra gli artisti italiani presenti si sottolineano i nomi di Marina Apollonio, Franco Grignani, Ennio Chiggio, Grazia Varisco, Manfredo Massironi e Getulio Alviani.
Il Nord America è invece presente con opere di Francis Hewitt, Ernst Benkert, Jorrit Tornquist, Howard Mehring, Georg Karl Phaler, Gene Davis, Paul Reed, James Hilleary, Paul Feeley, John McLaughlin, Jean Gorin e Charles Biederman.
Presente in mostra anche una selezione di opere di artisti argentini, sia storicizzati come Manuel Espinosa, Juan Melé, Horacio Garcia Rossi, che protagonisti del contemporaneo come Fabián Burgos e Gabriela Böer.
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